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I SIGNORI DEL FUTURO

par salvo rappa

Publie le mercoledì 15 agosto 2012 par salvo rappa - Open-Publishing

VOGLIONO COSTRUIRE IL LORO FUTURO NASCONDENDO IL NOSTRO PRESENTE.

Tutti i democraticismi della storia umana, che siano stati monarchici o oligarchici, tutti si sono svolti sulle menzogne e sugli inganni, sempre pagati con la pelle dei poveri (il popolo), sempre oppressi, sempre disarmati e sempre mutilati alla lingua.

La voce dei tiranni si e sempre innalzata al di sopra di tutti, dai rullii dei tanburi in pelle alle ipnosi delle reti unificate digitalizzate, e che nessuno si permetta di ostacolarli nei loro piani di distruzione di massa.

Oggi che hanno abbattuto, loro malgrado, il "nemico paravento" di sempre, i regimi finti-comunisti, si trovano nuovamente di fronte ad una crisi di idee "affascinati", indispensabili per continuare ad ingannare i popoli "ignoranti".

Al-qaeda, non basta più, bisogna trovare un altro impiego mentale per distrarre i buoi durante i pascoli nei loro supermercati dei veleni.

Bisogna saltare, possibilmente, il baratro della triste realtà quotidiana, perchè essa nemica del potere dei ricchi, perchè nemica dell’ottimismo e della fiducia dei loro mercati. Meglio se si parla dei nuovi "sogni americani" di la da venire.

Allora perchè non parlare di futuro? La democrazia fascista di mussolini, dopo tutto l’ha diffusa a pieno campo, seminata dalle parole dei soliti intellettuali (sempre servi) e maturata in cenere.

Vediamo da vicino questi nuovi promotori del nuovo futurismo, della provincia italica.

Futuro e libertà, tipici fascisti che utilizzano il raffinato vocabolario pluraristico del potere delle camere delle signorie democratiche, e la pistola contro le maifestazioni popolari (genova 2001).

Italia futura; un ricco parasssita al comando, che usurpa il frutto di un paio di decine di migliaia di stipendi degli operai del suo gruppo, giornalmente ricattati e schiavizzati.

Poi abbiamo la fronda sostenitrice fatta dai signori della finanza e dell’economia (veri padroni del potere) che si fanno chiamare "l’italia che verrà".

Non può mancare il caio gracco di turno del pd che in questi giorni si diletta ad incantare le poche persone che le sono rimaste, con il solito tema "siamo il futuro mgliore", senza ovviamente fare un accenno ai cocenti problemi del presente.

Anche mr. bunga-bunga, anche lui alle prese col "suo" futuro partito, ...sicuramente col nome "futuri bordelli".

Abbiamo poi i saltacarrozze degli scudi crociati e i crociati della padania, per loro il futuro è accodarsi.

E poi vi sono i vari ambulanti della democrazia, aspiranti ladri e cantastorie di favole sulla morale politica e sull’onestà che non c’è mai stata nella storia democratica.

I valori, i grilli, le vendole, i rifondatori del fintocomunismo, i radicali, il psi ....anche tutto questo pattume progetta il "loro futuro" e questi travestiti di buon senso, sono i peggiori.