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IMMIGRAZIONE, CONSULTA BOCCIA LA BOSSI-FINI
15/07/2004 - 11:51
Roma, 15 lug. (Apcom) - La Consulta si è pronunciata sulle "Disposizioni urgenti recanti misure di contrasto all’immigrazione clandestina e garanzie per soggetti colpiti da provvedimenti di accompagnamento alla frontiera", la legge Bossi-Fini, e ne ha dichiarato la parziale illegittimità costituzionale.
E’ stata così bocciata la possibilità di eseguire l’accompagnamento alla frontiera da parte del questore prima che ci sia la convalida da parte dell’autorità giudiziaria. Con diversa sentenza la Consulta ha anche annullato la parte della norma che prevede l’arresto obbligatorio in flagranza. I giudici hanno, quindi, bocciato quella parte della normativa in cui non si prevede "che il giudizio di convalida debba svolgersi in contraddittorio prima dell’esecuzione del provvedimento di accompagnamento alla frontiera, con le garanzie della difesa".
Soddisfazione sulla decisione della Consulta da parte di Paolo Cento e Alfonso Pecoraro Scanio dei Verdi e di Ermete Realacci, dell’esecutivo della Margherita, che così commenta: "Un provvedimento di civiltà che raddrizza una legge in radicale contrasto con le più elementari regole di umanità e democrazia, e contraria agli interessi del nostro Paese. Un’altra batosta per questa maggioranza in panne". Dello stesso parere Marco Rizzo, capogruppo dei Comunisti italiani alla Camera: " La sentenza della Corte Costituzionale che boccia in larga parte la legge Bossi-Fini sull’immigrazione è significativa di un altro flop del governo che appunto produce leggi pessime ed anticostituzionali".