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ITALIAN PSYCHO

par Lucio Galluzzi

Publie le sabato 15 dicembre 2012 par Lucio Galluzzi - Open-Publishing

Non si tratta nemmeno più di incandidabilità, è questione sanitaria psichiatrica.
E’ un’emergenza nazionale che dura da troppo.
Un Paese diviso in due.
Da una parte tutti noi, i cittadini, quelli che lavorano, i disoccupati, i precari, gli anziani, i poveri sempre più numerosi; dall’altra loro, contrapposti, nemici del popolo, ladroni, avanzi di galera, mafiosi, fascisti camuffati da democratici rossi, gentaglia bugiarda, strafottenti, ma soprattutto malati.
Noi serviamo solo al voto, quando e come vogliono loro e a mantenerli a colpi di appropriazione indebita.
Poi si arrabbiano per la sacrosanta battuta di Luciana Littizzetto, l’esatta identica che decine di milioni di italiani sottocrivono e urlano, da anni.
Il cretino di turno ci fa anche la prima pagina del giornale del duce: "Luciana, questa volta hai rotto tu...".
Perché la politica in questo Paese è diventata gioco di bambini deficienti e dispettosi, anzi: neppure.
I bambini anche più problematici hanno maggiore dignità.
Si costruiscono le ville da sceicchi in ambienti con vincolo paesaggistico, ottengono i permessi dai sindaci loro amici e poi se li portano a lavorare al ministero.
Una mano lava l’altra, salvo lasciare la faccia piena di merda e andare in televisione a piangere miseria: "Io non ho i soldi per pagare l’IMU e me li sono dovuti far prestare dalla banca..."
Tra poco avranno anche il coraggio di fare una maratona Telethon per aiutare questi poveri falliti pallisti.
E gli imbecilli nostalgici della peggiore democrazia cristiana mafiosa verseranno l’obolo per questi mostriciattoli orribili, pronti anche a ridargli il voto.
Quell’altro che si è fatto regalare, dagli esponenti della Cricca, a sua insaputa, la casa con vista Colosseo, si è dimesso, è stato per un po’ a godersi il riposo meritato per merito cialtronistico, ora è ritornato in vita.
Visto che la mummia è in caduta libera verso le fogne, lo smemorato d’Imperia, si fa la lista sua per le prossime elezioni e naturalmente nel logo ci mette "la pulizia".


Poi viene l’ex Fido Bau, quello che lui "le puttane ad Arcore non le ho mai portate, faceva tutto Lele Mora" e considerato che nessuno lo caga più, pure lui si fa la sua lista e la presenta in un teatro completamente vuoto, neppure i giornalisti sono andati, però c’erano le amiche, due: la Colli e la Maiolo, gran bella rappresentanza di "voglia di vivere". [http://www.youtube.com/watch?v=cQmydTsb-kc


[Colloquio del 22 agosto 2011, Emilio Fede al telefono con Lele Mora ... "Lele, studiamo insieme... Gli dico: ’Senti, ho visto Lele, non sta bene ed è preoccupato, forse credo che una mano bisognerebbe dargliela... Quest’uomo c’ha dato tutto ed è quello che ci ha dato soprattutto la riservatezza... lui rischia la bancarotta... allora diventa peggio il problema".Quindi, ecco il piano: a Berlusconi, Fede chiederà per conto di Mora "uno e due (1,2 milioni di euro, ndr), di cui 100 (Mora) li dà a me in due rate che ho prestato 50 e 50, capito? Vuol dire che possono diventare uno e mezzo: io ne prendo quattro e tu otto, va bene?"]


Se non fanno le "liste flop" come potranno poi continuare a fottersi i finanziamenti pubblici?


La torta è grossa, da mangiare ce n’è per tutti loro e allora: le pensano di notte le puttanate, di giorno le concretizzano, tanto non lavorano, hanno una beata minchia da fare il tempo, lo devono pur impegnare in qualche modo no?
Ci sarà sempre il Minzolini di turno, il cardinal Vespa, Rossella, Giordano, Sallusti, Feltri, Barbara d’Urso, Mediaset tutta, gran parte della RAI che faranno da grancassa sciancata di risonanza, con sciacquone finale.
Perché se lo dice la Televisione che questi sono buoni, poveri, caritatevoli, perseguitati dalla Magistratura, vergini e soprattutto tutti nipoti di Mubarak, allora gli italioti ci credono, "l’hanno detto anche a Pomeriggio Cinque".
E’ un esercito di malati gravi, uno peggio dell’altro, non passa giorno che non si sappia di ladri [sempre dalla stessa parte] che si appropriano dei soldi pubblici per i loro piccoli e imbecilli divertimenti personali.
40 sono gli indagati alla Regione Lombardia per aver "comprato" con i soldi nostri tutto il possibile che serve di certo al loro mandato politico: lecca lecca, cartucce da caccia, cioccolatini, aperitivi offerti all’una di notte, pizze da asporto, biglietti gratta e vinci, videogiochi da mediawold/sigarette/bibite comprati da Renzo Bossi, Cesare Bossetti [Lega Nord] nel 2011 paga 15.000 euro [sempre con il finanziamento pubblico] per fare colazioni con brioches e comprare pasticcini, Angelo Giammario [PdL] usa, a fini personali, 27.000 euro per noleggiare taxi e auto.
Ma il caso più schifoso è quello della Minetti: avrebbe usato i finanziamenti pubblici pure per comprarsi il libro "Mignottocrazia" che parla di lei: costo 15 euro!
Naturalmente Formigoni resta al suo posto, a lui non frega nulla se i suoi rappresentanti rubano, anche qui: una mano lava l’altra, sono sempre PdL e Lega Nord che vanno a braccetto, si accoppiano, fanno finta di scoppiarsi, si riuniscono di nuovo, avanti così, loro pensano all’infinito.
La Storia insegna che non può essere all’infinito un processo di distruzione di una Repubblica.
Tutti sappiamo ormai come andrà a finire, ma non ce lo diciamo, perché abbiamo paura e quelle parole non si pronunciano quasi più, è diventato pericoloso anche scriverle in questo Paese devastato dal fascismo piduista e mafioso.
Bersani farà le sue ennesime Prendicularie a Natale.
Alfano e Dell’Utri si fanno i dispetti perché uno ha i coglioni grossi, l’altro no.
La Mummia non lo sa che farà, forse scende in campo oppure scende in campo, tanto è pazzo furioso.
Napolitano esegue la commedia imparata a memoria, peccato che solo lui non si accorga che è una tragedia oligarchica.
Non ci sarà alcuna forza politica o sindacale che possa aiutare l’Italia a mandare via tutto questo pattume infetto.
Lo possono fare solo il popolo e i lavoratori uniti.
La libertà costerà sangue.
Mettiamocelo bene in testa.
Hanno rotto il cazzo!


Lucio Galluzzi


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