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Il partito radicale a scuola di guerra preventiva dai neo cons americani

Publie le martedì 20 aprile 2004 par Open-Publishing

DICHIARAZIONE DI PAOLO RAIMONDI, PRESIDENTE DEL MOVIMENTO SOLIDARIETÀ

Che Pannella e co. avessero sempre avuto un debole per i narcodollari di
George Soros lo si sapeva da tempo. Adesso scopriamo anche che i rampolli
emergenti del Partito Radicale hanno sentito il bisogno di un corso
accelerato di guerra preventiva e di scontro di civiltà alla scuola dei neo
conservatori americani più estremisti. Il 9 marzo scorso Daniele Capezzone,
segretario del Partito Radicale, è andato a Washington per partecipare come
"ospite d’onore" a una conferenza organizzata da Michael Leeden
all’American Enterprise Institute (AEI), uno dei massimi centri neo
conservatori americani fautori dell’esportazione della democrazia sulla
punta delle baionette. Si tratta dello stesso Leeden che a suo tempo
l’Ammiraglio Martini definì "persona non grata" in Italia per le attività
che svolse nel periodo della destabilizzazione terroristica degli anni
settanta e ottanta.

Capezzone nel suo intervento ha pienamente sposato le linee di scontro dei
neo conservatori come Cheney, Wolfowitz, Perle, Leeden e co. che si
possono identificare in questi tre punti da lui sostenuti:

1)un "nuovo ordine mondiale" richiede un uso ben regolato delle forza e un
efficiente polizia internazionale,

2) ai paesi debitori non si deve concedere nessuna cancellazione dei
debiti; al contrario, bisogna costringerli a pagare, altrimenti si
aiuterebbero i dittatori e i militari a comprare più armi,

3) costruire una "Comunità delle Democrazie" capace di tenere a bada le
nazioni facenti parte della Conferenza Islamica e dell’Organizzazione dei
Paesi Non Allineati.

Questi sono i tre punti di partenza dell’ideologia neocoservatrice,
forgiata dalla scuola di pensiero di Leo Strauss, per un nuovo impero
basato sulle guerre preventive e lo scontro di culture e di civiltà.

C’è da sperare che durante la sua permanenza a Washington, Capezzone abbia
saputo cogliere anche il cambiamento di tendenza in corso nelle
istituzioni, oltre che nei due partiti americani, contro i neo
conservatori, che potrebbe portare all’allontanamento dei vice presidente
Dick Cheney. A un anno dall’inizio della guerra preventiva contro l’Iraq,
Cheney e i suoi collaboratori sono indagati e accusati di aver falsificato
le informazioni sul pericolo delle armi di distruzione di massa di Saddam
Hussein per giustificare l’intervento militare in Medio Oriente. Forse
Capezzone ha fatto un piccolo errore: invece di arrivare in mattinata, si è
presentato al crepuscolo.