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Inizia finalmente la rivolta ... con le banche al centro del mirino

par InfoAut_Bnl

Publie le venerdì 5 ottobre 2012 par InfoAut_Bnl - Open-Publishing

Bnl Bologna - Via Rizzoli - 5 Ottobre 2012

Lo avevamo previsto ed auspicato.

Venerdì 5 Ottobre i giovani studenti, precari e disoccupati, in
tutta Italia da Torino a Palermo, hanno iniziato la rivolta ...

E le banche, e la Bnl in modo particolare, sono al centro del mirino,
era persino ovvio.

Mentre si discute stancamente di primarie, riforme elettorali, scandali
indicibili, spread, in ogni caso storie tutte interne al panorama
politicante e
comunque istituzionale, i giovani hanno deciso che è ora di ribellarsi
ed hanno indiduato le banche, e soprattutto quelle internazionali, come
principali responsabili della crisi.

Come dargli torto ?

E la Bnl, tra primati mondiali nel finanziamento ai traffici di armi,
licenziamenti politici, "truffe" a giovani precari e disoccupati
perpetrate e realizzate nei suoi locali, condanne dell’Antitrust,
favori
di ogni tipo alle varie "caste", protagonismo del Presidente Abete
in vicende esterne di precarietà e licenziamenti, ha veramente fatto di
tutto negli scorsi mesi per farsi notare.


5 Ottobre, Bologna - Assaltata sede Bnl con uova e petardi - Bruciata a
fine corteo una bandiera della stessa Bnl

BANDIERA IN FIAMME - Il corteo è terminato con una bandiera della Bnl
data alle fiamme. La bandiera è quella che era appesa fuori dalla
filiale della banca che si trova in via Rizzoli: così come poco prima
era successo con il vessillo del consolato greco, uno studente armato
di
scala l’ha staccata e «consegnata» ai manifestanti, che l’hanno
agganciata al furgone e fatta strisciare per tutta via Ugo Bassi fino
in
piazza San Francesco, dove si è concluso il corteo. Un ragazzo a volto
coperto, a quel punto, si è arrampicato sul tetto del furgone ed
incendiato la bandiera con la fiamma di un fumogeno. «Questa la fine
che faranno le banche», si urla dal microfono. Uova e petardi, in
precedenza, avevano colpito sia la Bnl di via Rizzoli che diverse
filiali Unicredit incrociate lungo il percorso.

http://corrieredibologna.corriere.it/bologna/notizie/politica/2012/5-ottobre-2012/corteo-studenti-centro-bandiera-greca-presa-consolato-2112115237490.shtml

FOTO :

http://www.ilrestodelcarlino.it/bologna/cronaca/2012/10/05/782222-manifestazione-studenti-contro-crisi-austerita.shtml


Gli studenti scelgono l’Europa delle lotte

Grande giornata di conflitto oggi in tutta Italia. A partire
dall’appello lanciato quest’estate dal network StudAut direttamente dal
campeggio studentesco No Tav svoltosi quest’estate, migliaia e migliaia
di studenti hanno invaso le piazze di decine di città con cortei
selvaggi, blocchi stradali, occupazioni, sanzionamenti di banche,
scontri con la polizia, assalti a ministeri e sedi istituzionali
italiane e internazionali.

Una generazione in lotta contro l’austerità che ha riportato nelle
strade comportamenti antagonisti ed irrappresentabili, all’assalto di
un
presente sempre più negato. Una composizione di giovani precari di
seconda generazione che ha risposto all’appello che viene dall’Europa
dei movimenti antagonisti: rilanciare una mobilitazione autonoma dentro
e contro la crisi in grado di aprire squarci destituenti nei progetti
di
impoverimento e distruzione delle caste e delle elites per costruire
processi costituenti di riappropriazione di forme di vita e futuro.

Europa, dicevamo. “Ce lo chiede l’Europa” non può più essere la
formula con la quale si fanno passare sopra le teste di milioni di
persone provvedimenti assassini.

Alcune sigle dello studentismo ideologico di cui approfittano le
cricche, oggi assenti dalle piazze, scrivono nei loro manifesti: “Una
scuola di qualità ce la chiede l’Europa!” Ma quale Europa? Quella del
Bologna Process e del 3+2 nelle università, quella della meritocrazia,
del precariato a vita, delle barriere all’accesso ai saperi, degli
infiniti tagli al mondo della formazione? Evidentemente non è a questa
Europa che dobbiamo rispondere e a cui guardavano le decine di migliaia
di studenti e studentesse che hanno riempito le strade oggi.

L’Europa che ci chiede qualcosa è l’Europa della Grecia insorgente,
della Spagna indignata, del Portogallo in sciopero generale, della
Francia in rivolta contro Hollande. Ma ci chiede qualcosa anche la
sponda sud del Mediterraneo dei giovani e giovanissimi ribelli nei cui
volti si riconoscono gli studenti e le studentesse scese oggi in piazza
in Italia.

Dove non è sul piano di una rappresentanza politica sempre più in
crisi e supina alle direttive della Troika (senza particolari
distinzioni tra le forze partitiche), ma è sul terreno delle lotte che
si configura un’alternativa possibile. Un piano transnazionale di lotte
che non può esimerci dalla necessità di continuare a lavorare sulla
strada della generalizzazione del conflitto.

Ilva, Alcoa, Tav e tante altri conflitti ancora: dopo una fine estate
che ha fatto emergere una costellazione di lotte sparse per il paese,
l’autunno si apre con il protagonismo studentesco che ha scandito
parole
chiare attaccando il governo Monti ed il ministro Profumo.

La determinazione e la gioia nel disarticolare le retoriche
meritocratiche ed individuare le controparti è un importante segnale
che conferma come negli ultimi anni si sia sedimentato un tessuto
conflittuale nelle scuole. Un primo importante segmento insorgente in
grado di parlare un linguaggio ampio e accogliente e segnare
traiettorie
di generalizzazione possibile.

E’ solo l’inizio? Noi siamo certi che le piazze continueranno a
chiederselo, lotta dopo lotta.

5 Ottobre 2012

InfoAut_Redazione

http://www.infoaut.org/index.php/blog/editoriali/item/5675-gli-studenti-scelgono-leuropa-delle-lotte


"E se noi non siamo come voi
una ragione forse c’è
e se non la sapete voi
ma che colpa abbiamo noi ?"

The Rokes, 1966

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