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Israele bombarda Gaza: 15 palestinesi morti. Ferrero (Prc): Atti criminali con la complicità di Europa e Usa

Publie le venerdì 16 novembre 2012 par Open-Publishing

Quindici palestinesi morti e decine di feriti nelle ultime 24 ore a Gaza e tre vittime nel sud di Israele. La tensione è alta a causa dell’operazione "Pillar of Defense" lanciata da Israele nella Striscia di Gaza, che ieri ha portato all’uccisione del capo militare di Hamas, Ahmad al Jabari, la cui auto è stata centrata da un razzo israeliano. L’Egitto ha invitato gli Stati Uniti a mettare fine "all’invasione israeliana contro Gaza" e in un discorso al Paese il presidente egiziano ha affermato che si schiera "accanto al popolo palestinese per mettere fine all’aggressione israeliana su Gaza". "L’aggressione israeliana nella Striscia è inaccettabile e porta solo instabilità nella regione", ha aggiunto il presidente.

Ieri l’ambasciatore egiziano in Israele è stato richiamato. Il consiglio di Sicurezza dell’Onu si è riunito, ma tanto per cambiare non è stata presa nessuna decisione ufficiale, solo un appello a entrambe le parti perché pongano fine agli scontri. L’Occidente chiede ad Hamas di fermare gli attacchi come se le esecuzioni di Israele fossero solo atti di autodifesa.

Paolo Ferrero è tra i pochi politici italiani ad intervenire accusando Israele: "I bombardamenti israeliani a Gaza sono atti criminali, non autodifesa. Israele è una potenza occupante che bombarda per l’ennesima volta Gaza e i suoi omicidi sono esecuzioni extragiudiziali. È scandaloso il silenzio del governo italiano e l’assenso di Obama. Condanniamo l’ennesimo barbaro attacco di Israele, e la complicità degli Stati uniti e dell’Europa nel sostenere questo governo reazionario e guerrafondaio. Il nostro cordoglio per le 13 vittime palestinesi della nuova offensiva militare israeliana".

15-11 1400 morti, di cui quasi un terzo bambini. In meno di un mese, tra dicembre 2008 e gennaio 2009 Israele ha lanciato su Gaza una pioggia ininterrotta di missili e bombe, su case, ambulanze, scuole. Una popolazione, quella di Gaza, rinchiusa tra mura e check point, che non può uscire dalla gabbia in cui si trova, e che costantemente deve scappare da bombardamenti e cascate di missili.

Ora l’incubo di "Piombo Fuso" sta tornando: negli ultimi giorni sono morte più di 10 persone, e solo nella giornata di oggi diversi attacchi aerei hanno colpito edifici civili a Gaza city e a Beit Lahia, provocando 9 vittime, tra cui una bambina di 4 anni e il comandante militare di Hamas. Israele ha così dichiarato l’inizio dell’operazione "Pillar of Defence", dicendo di voler intensificare gli attacchi sulla Striscia anche forte del fatto che le sue dichiarazioni non scandalizzano nessuno, anzi, trovano supporto da chi si riempie ancora la bocca di termini come terrorismo e sicurezza per Israele.

Il Nobel per la pace Obama si è affrettato a dare pieno sostegno ai carnefici sionisti, mentre il resto del mondo o tace o applaude silenzioso, mentre la divisione all’interno della compagine politica palestinese fa da ulteriore supporto all’occupazione sionista.

Le scelte e i progetti dell’ANP, così come quelli di Hamas non fanno altro che allontanare il popolo palestinese dall’unità, unica strada da percorrere per rivendicare i propri diritti liberandosi del giogo sionista. Il popolo palestinese ha il diritto di unirsi e di lottare contro l’occupazione, il popolo sionista ha il diritto di resistere.

Chiunque creda nell’universalità dei diritti umani e nella legge internazionale ha il dovere di supportare la resistenza palestinese.

Quella tra Israele e Palestina non è una guerra, ma una pesantissima violazione permessa all’unico Paese che si permette tutt’oggi di violare più di 74 Risoluzioni ONU.

Il mondo tace, e intanto a Gaza si muore.

Redazione PalestinaRossa