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L’assemblea fantasma di FIM UILM FISMIC e UGL
par Circolo PRC Fabbriche Pomigliano
Publie le venerdì 5 ottobre 2012 par Circolo PRC Fabbriche Pomigliano - Open-PublishingNei giorni scorsi è ricominciata la mobilitazione a Pomigliano sul caso FIAT, i lavoratori hanno messo in piedi una serie di iniziative volte a far emergere i problemi che si vivono in quella vertenza.
Non tutti sanno infatti che a Pomigliano d’Arco è vero che Fiat a portato una nuova produzione "FIAT PANDA" ma che oltre il 50% dei lavoratori di quella fabbrica non sono ancora rientrati a lavoro. I sindacati firmatari fino ad oggi continuano a calmare gli animi esasperati di lavoratori, che continuano a vivere in condizioni economiche inquietanti, e che oltre tutto hanno una tagliola che pende sulla loro testa, e cioè il termine della cassa integrazione per cessazione di Attività a Luglio prossimo. I lavoratori si sono quindi resi protagonisti di una serie di blocchi stradali e in più, alcune iniziative volte a far dichiarare un’assemblea per toccare i vari temi. Risultato di queste iniziative è stato respingere un assemblea in Fabbrica alla quale poteva partecipare anche la FIOM per farne una in un Hotel a 4 stelle solo con pochi intimi.
Il nodo centrale della decisione è la mancata firma da parte della FIOM dell’accordo aziendale sul quale si svolse il famoso "referendum " il giugno del 2010. Ma c’è molto di più dietro questa decisione dei sindacati firmatari, inanzitutto una difficoltà oggettiva nel difendere quell’accordo alla luce delle dichiarazioni dell’A.D. FIAT sul fallimento del piano Fabbrica ITALIA, e la difficoltà di dare risposte a quei lavoratori che fino ad oggi ascoltavano le continue rassicurazioni e le voci messe in campo ad arte per tranquillizzare, sull’arrivo di nuovi modelli o nuovi investitori vedi Mazda, che però ha categoricamente smentito per ora l’avvio di produzioni nelle fabbriche fiat italiane.
Siamo arrivati quindi al paradosso di un assemblea convocata con metodiche Carbonare per evitare accuratamente la nostra presenza e quella dei vari attivisti FIOM. La loro operazione però è fallita miseramente di fronte al fatto che molti lavoratori ci hanno preventivamente informati di questa assemblea.
Il clima molto disteso di stamattina all’hotel Ferrari di San vitaliano a circa dieci km di distanza dallo stabilimento di Pomigliano si è di molto irrigidito all’arrivo nostro e di alcuni dirigenti di Fabbrica della FIOM.
L’assemblea surreale è iniziata con il segretario della FIM Napoletana Terracciano che ha provato a fare una analisi, a dire il vero molto scadente e con molte lacune, sulle vendite, fino al punto in cui difendendo l’operato FIAT, si è spinto a dire che il problema delle vendite deve essere risolto innanzitutto attraverso uno sforzo nostro di acquistare la nuova Panda. La cosa che ovviamente ha creato imbarazzo nella platea viste le difficoltà chiare, di riuscire anche solo a campare con i soldi della cassa.
Senza proporre assolutamente nulla per risolvere il problema occupazionale cosa che ha ovviamente infastidito i presenti. Chiara è apparsa la difficoltà nel risolvere il problema hanno continuato con altri interventi in cui semplicemente rassicuravano i lavoratori richiamando l’accordo che secondo la loro visione garantisce la piena occupazione entro luglio del 2013 mesi di scadenza della cassa.
Poi abbiamo chiesto la parola ed è intervenuto Mimmo Loffredo segretario del circolo FIAT PRC nonchè attivista FIOM e lavoratore di quella fabbrica, in un silenzio innaturale, in modo diretto ha chiesto rivolgendosi in primo luogo ai lavoratori di costruire delle iniziative volte innanzitutto a risolvere il problema cassa integrazione, attraverso la riassunzione di tutti in fabbrica e un auspicabile rotazione tra tutti i lavoratori. Utilizzando a pretesto l’accordo di cui i firmatari continuamente fanno riferimento, li ha incalzati ponendo al centro in modo semplice, che se tutti devono essere riassunti non si capisce il perchè ciò non possa avvenire nel più breve tempo possibile anzichè aspettare fino a Luglio prossimo. Proponendo una campagna dal nome "Natale in FIP" dove FIP stà per la nuova società costituita dalla FIAT dopo il referendum. Molti dei presenti tra gli operai sono stati assolutamente concordi con questa proposta tanto da accompagnarla con sonori apllausi. L’assemblea è proseguita ancora un pò, con interventi che non hanno raccolto minimamente l’invito a riflettere su quanto detto e poi nel momento in cui da parte di un altro lavoratore della FIOM si è tentato di riproporre qualche iniziativa è stata improvvisamente dichiarata chiusa l’assemblea. Molti lavoratori sono rimasti alquanto infastiditi da questo atteggiamento tanto che nonostante i dirigenti sindacali e la loro CLAP ha deciso di andarsene si sono trattenuti ancora per discutere di come si costruisce una mobilitazione per portare avanti queste rivendicazioni. Tanto è vero che Mercoledì prossimo si sono dati appuntamento fuori i cancelli della Fabbrica alle 9 30 per produrre ulteriori iniziative.
Di certo l’intento di rassicurare non è riuscito a questi "sindacati", grazie alla generosità di compagni che sono riusciti a sfruttare un occasione che non a caso era stata loro nascosta. Ma la dimostrazione dell’inadeguatezza di questi personaggi continuerà a stupire, chissà che altro gioco si inventeranno pur di non confrontarsi con il loro fallimento politico-sindacale, dopo aver giocato a nascondino?
Circolo PRC Fabbriche Pomigliano