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LA CAMERA DEL SINDACALISMO DI BASE DI JESI CHIEDE CON URGENZA UN INCONTRO CON IL SINDACO...
Publie le mercoledì 14 aprile 2004 par Open-PublishingCOMUNICATO STAMPA
LA CAMERA DEL SINDACALISMO DI BASE DI JESI, STRUTTURA UNITARIA DEL S.IN.COBAS E DELLA RDB/CUB, CHIEDE CON URGENZA UN INCONTRO AL SINDACO ED AI GRUPPI CONSILIARI SULLA SITUAZIONE DELLA SANITÀ JESINA
La Camera del sindacalismo di Base di Jesi ritiene necessario richiamare l’attenzione delle Istituzioni sull’effettiva fruibilità del Diritto alla Salute, contemplato dall’art.32 della Costituzione, nel territorio di Jesi.
Ad una situazione oggettivamente difficile per i lavoratori, che vedono il proprio contratto scaduto da 28 mesi , piante organiche insufficienti, costretti a centinaia di ore di straordinario e privi di alcune voci salariali previste dal vigente CCNL, si aggiungono le notevoli problematiche con cui si confronta l’utenza.
Nulla è stato risolto per quanto riguarda l’unica ambulanza del 118 di Jesi, vecchia di 17 anni e plurincidentata, nessun servizio territoriale è stato potenziato e, problema fondamentale, le liste di attesa continuano ad essere scandalosamente lunghe. A meno che non si scelga di pagare !
In questa situazione la chiusura di 53 posti letto per acuti ci preoccupa; riteniamo ci debbano essere precise rassicurazioni sull’attivazione dei posti letto di RSA, sul potenziamento dei servizi territoriali, tanto domiciliari che ambulatoriali, sul drastico taglio dei tempi di attesa per le prestazioni sanitarie e diagnostiche.
Il nuovo Ospedale, sui cui tempi di consegna definitiva non abbiamo dati precisi, non sarà un miracoloso toccasana, e stiamo rischiando di arrivere alla sua apertura con una sanità depauperata, dei lavoratori demotivati, dei servizi che tempi di attesa esageratamente lunghi rendono, nei fatti, poco fruibili.
Riteniamo necessario mantenere alta la guardia per la difesa ed il miglioramento dei livelli della sanità pubblica nel territorio della Zona 5, così come riteniamo urgenti e necessari investimenti sulla sanita’ jesina, anche in termini occupazionali, che non deve essere sacrificata a vantaggio di altre realta’ vicine, forse più "coperte" dal punto di vista politico-economico.
P/CSB - Jesi
Il Portavoce
(Sergio Ruggeri)