Home > La Bossi-Fini è incostituzionale
La decisione della Corte Costituzionale, che dichiara illegittimi i
provvedimenti di espulsione coatta e l’arresto obbligatorio per i
clandestini recidivi da ragione a quanti si battono contro la Bossi-Fini e
i CPT, ma soprattutto da torto a quelli che intendono trattare
l’immigrazione come una questione di ordine pubblico.
E’ evidente dunque
che dopo il superamento della Bossi-Fini, il dibattito sulla questione
andrà riaperto mettendo in discussione anche l’impianto della
Turco-Napolitano e la politica delle quote, che ha portato, certo in un
altro scenario, all’istituzione dei CPT. Anche a Bologna, con le
dichiarazioni della vicesindaco, la nuova amministrazione evidenzia la
volontà di cambiare rotta.
Rifondazione Comunista e i Giovani Comunisti hanno da sempre espresso la
propria contrarietà a questo tipo di politiche. Ci siamo sempre opposti al
CPT di Modena perché riteniamo queste istituzioni inaccettabili, in quanto
imprigionano uomini e donne per un illecito amministrativo e ne limitano la
libertà personale senza diritto di difesa e di processo, trattenendole in
una sorta di limbo al di fuori della legalità, completamente private dei
loro diritti. Ora anche la Corte Costituzionale ci da ragione.
Chiediamo quindi alla nuova amministrazione modenese che si torni a
ragionare sul CPT e che si mettano in atto tutte le azioni di competenza
del Comune di Modena per arrivare alla chiusura del CPT modenese.
Romina Bertoni
Responsabile provinciale immigrazione PRC Modena