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La supervisione diretta di Sharon nell’uccisione di Ahmed Yassin

Publie le lunedì 22 marzo 2004 par Open-Publishing

Ora Israele teme la vendetta di Hamas: stato di allerta
in tutto il paese e soldati in licenza richiamati in servizio

A Tel Aviv un palestinese aggredisce a coltellate i passanti
esplosione al valico di Erez, per l’esercito è una bomba

GERUSALEMME - E’ la stessa radio statale israeliana a fornire i particolari sull’operazione "Yassin". Secondo la fonte ufficiale l’uccisione dello sceicco ha avuto al diretta supervisione del premier israeliano Ariel Sharon, che ha seguito tutte le fasi dell’operazione dalla sua fattoria nel Neghev. Un comunicato dell’esercito dello stato ebraico ha annunciato: "Lo sceicco Ahmed Yassin, capo dell’organizzazione terroristica Hamas, responsabile di numerosi attentati e della morte di molti cittadini israeliani e stranieri, è stato ucciso questa mattina in una operazione dell’esercito nel nord della Striscia di Gaza"

Sharon ha previsto, sempre secondo la radio statale, anche la ritorsione di Hamas e per questo in tutto Israele è in vigore ora lo stato di massima allerta.La polizia ha mobilitato tutte le sue unità e poliziotti e soldati in licenza sono stati richiamati in servizio.

Allerta anche nelle prigioni dove sono detenuti quattromila palestinesi, un migliaio dei quali di Hamas. Le unità antisommossa sono state mobilitate e sono pronte a intervenire nel caso di rivolta dei detenuti. In un carcere, intanto, 400 detenuti palestinesi, dopo aver appreso dell’ uccisione di Yassin, si sono rifiutati per protesta di fare colazione.

Tutto il mondo politico israeliano ha reagito all’uccisione del leader spirituale di Hamas con commenti di ogni genere. Secondo il ministro delle finanze Binyamin Netanyahu "Anche se nel breve periodo sono possibili dure reazioni, nel lungo periodo Hamas sarà costretto a essere più cauto, perché ora sa che anche i suoi leader possono essere assassinati".

Due ministri di gabinetto di Ariel Sharon, Poraz e Lapid, hanno invece disapprovato l’azione che ha portato all’uccisione dello sceicco Ahmed Yassin, capo spirituale degli integralisti di Hamas. Molti israeliani pagheranno con la vita questo omicidio, secondo il ministro dell’Interno Avraham Poraz, che ha aggiunto in un commento oggi alla radio: "Certamente quelli che stanno preparando atti di terrorismo sono un nostro target, ma Yassin non era una "bomba pronta a esplodere"".

Poraz ha detto che nel consiglio dei ministri lui e il responsabile della Giustizia Yosef Lapid avevano espresso la scorsa settimana il loro dissenso su un’azione mirata per eliminare Yassin - dopo il doppio suicidio di due palestinesi che era costato la vita a dieci persone in Israele. "Ho paura che abbiamo aperto una fase in cui molti moriranno", ha detto Poraz.

Intanto non si sono fatte attendere le vendette, anche immediate e spontanee. Un palestinese ha aggredito a coltellate stamane alcuni passanti in una strada di Ramat Gaza, vicino a Tel Aviv, ferendo in modo pare non grave tre o quattro persone. Al valico di Eretz, al confine tra Israele e la striscia di Gaza, c’è stata un’esplosione, che secondo i soldati israeliani è stata causata da una bomba sul lato palestinese del valico.

http://www.repubblica.it/2004/c/sezioni/esteri/moriente6/diretsharon/diretsharon.html