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La tutela del diritto di asilo: una Guantanamo tutta italiana
Publie le mercoledì 21 luglio 2004 par Open-PublishingTUTTI A FIUMICINO!!!!
ICS news asilo 21 luglio 2004
migrazioni@icsitalia.org
COMUNICATO STAMPA
La tutela del diritto di asilo: una Guantanamo tutta italiana
Cinque dei trentasette cittadini stranieri della Cap Anamur, trattenuti nel centro di permanenza di Ponte Galeria a Roma, sono stati oggi espulsi dall’Italia. Destinazione Nigeria. I legali - dopo ore di richieste - sono riusciti a ricevere questa informazione solo nella tarda mattinata di oggi. Sono stati rimpatriati solo in cinque. Probabilmente sul charter non c’erano più posti disponibili. Per gli altri sarà questione di giorni, di ore.
"E’ inaudito, inaccettabile!" afferma Gianfranco Schiavone, vice presidente di ICS "Legali che non possono accedere ai loro assistiti. Sentenze della Corte Costituzionale delle quali non si tiene conto. Identificazioni e procedure oltre ogni legalità".
Daniele Borghi, presidente di ICS, commenta amaramente "Ci scandalizziamo quando leggiamo notizie su Guantanamo. Ma Guantanamo è qui in Italia, per i cittadini stranieri, trattati sempre come non persone. Resi invisibili, inavvicinabili da un sistema che criminalizza i migranti, limitandoli nelle loro libertà fondamentali. Disumanizzati e sviliti al punto di non riconoscerli più come portatori di diritti".
I ventidue che erano rimasti nel centro di Caltanissetta e per i quali si ventilava il rilascio di un permesso di soggiorno per protezione umanitaria, sono stati anch’essi imbarcati su un volo Catania - Roma.
Non si conosce ancora la loro destinazione finale. Si lascia spazio alle ipotesi. La più grave e preoccupante è che saranno probabilmente trasferiti anch’essi nel centro di detenzione di Ponte Galeria, pronti per essere rimpatriati. Questo vuol dire che per loro cade ogni prospettiva di protezione umanitaria.
"A questo punto è legittimo porsi delle domande e farsi arrovellare da dubbi." continua Schiavone "Perché in ventidue sono stati trattenuti fino a ora a Caltanissetta? Rispetto ai loro casi, come aveva deciso la Commissione centrale per il riconoscimento dello status di rifugiato? Le dichiarazioni di ieri dell’onorevole Mantovano portavano a intendere che ci sarebbe stata per loro la protezione umanitaria. Perché allora il trasferimento di oggi in gran segreto? E’ fondamentale a questo punto conoscere come la Commissione aveva deliberato in origine. Se, come e chi è intervenuto per ribaltare le decisioni dell’organo che competente in Italia sulle istanze di asilo".
Intanto in queste ore si aspetta la decisione della Corte di Strasburgo. E’ attesa per il pomeriggio. Un ultimo tentativo a cui aggrapparsi per tutelare i diritti di chi - dopo le violenze e un’odissea in mare - cercava protezione in Italia. Un’ultima speranza. Non per tutti: cinque sono già in Nigeria.
FINE COMUNICATO
Roma, 21 luglio 2004
Per contatti:
ICS - Consorzio Italiano di Solidarietà
Tel. 06 85355081