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Le "misure" di Bush... e i diritti umani

Publie le venerdì 16 luglio 2004 par Open-Publishing

di ELSON CONCEPCIÓN PÉREZ
(traduzione U. Torti)

Mancanza di democrazia e violazione dei diritti umani, certamente termini
fin troppo abusati in questi anni, adesso tornano ad essere riproposti come
le ragioni di W. Bush in questa nuova guerra controCuba.
Appoggiata dal potere mediatico a suo servizio, l’Amministrazione
nordamericana (il Presidente, i funzionari e i portavoce) ripete
all’infinito "che con le nuove misure si castigherà un regime
antidemocratico che non rispetta i diritti umani".

L’argomentazione, espressa in giugno 2004, sembra estratta da una
registrazione dell’anno 1959, quando gli yankis incominciarono a rendersi
conto che in Cuba questa volta c’era davvero una Rivoluzione.
45 anni di trasformazioni rivoluzionarie, di lotta, di resistenza, di
sviluppo, consacrazione, di avanzamento culturale e scientifico non hanno
tuttavia fatto cambiare il linguaggio al potente vicino del Nord, nè lo
hanno fatto più credibile al momento di affrontare quello che ha denominato"
il tema cubano".

Per questo motivo ora che ha dato inizio al "nuovo piano"- in realtà lo
stesso di sempre, solo più rafforzato- si adottano nuove e vecchie misure
come preambolo di un’aggressione armata, vale la pena ricordare alcuni
esempi eccellenti di come gli Stati Uniti rispettano i diritti umani, sia
nel proprio paese che nel mondo.

Ricorderemo che questo termine lo utilizzano ogni anno nell’imbarazzante
commissione che si riunisce a Ginevra come un marchio per ricattare,
corrompere sino a comprare i governanti che appoggino i lorodisegni , ed
anche per inventare una guerra o massacrare milioni di persone.
Per esempio, nel caso che ci riguarda, le misure che pretendono di
asfissiare il popolo cubano, distruggere le famiglie, boicottare il turismo
e gli investimenti stranieri, far cessare i viaggi dei cubani -americani e
le rimesse che inviano ai propri familiari nell’Isola, e molti altri
interventi ancora, sono tutti - secondo l’Imperatore ed il suo clan- "in
difesa di questi diritti nell’Isola".

Bene, adesso andiamo ad analizzare quali sono stati in questi ultimi 60 anni
i fulgidi esempi di difesa dei diritti umani da parte delle diverse
amministrazioni statunitensi.
Ne esporremo solo alcuni:
 Gli Stati Uniti sono stati l’unico paese del pianeta che ha impiegato armi
atomiche offensive ( in due occasioni contro il Giappone) con conseguenze
devastanti sino ad oggi, a 59 anni da quel genocidio.

La bomba che lanciRONO contro Hiroshima causó nell’immediato 85 000 morti,
mentre altre 70 000 persone morirono posteriormente all’esplosione.
A Nagasaki, l’altra bomba nucleare lanciata da un aereo nordamericano
procurò altri 100 000 morti e un numero equivalente di feriti.

In entrambi gli avvenimenti , esemplari della vera filosofia dei "diritti
umani "dei governi nordamericani, sono morti successivamente e sino ai
nostri giorni, decine di migliaia di persone, molte di queste nate con
malformazioni e tumori provocati dalla radiazione.
 Viet Nam è un altro esempio.

Contro la nazione asiatica gli USA, oltre ad inviare migliaia di loro
soldati con ogni tipo di armamento, utilizzarono armi biologiche proibite,
inondando con 72 milioni di litri di "agente arancione" (NAPAL n.d.t)che
distrusse totalmente circa il 14% della copertura forestale del paese e
causaronomorte e ferite a centinaia di migliaia di vietnamiti.

Le morti provocate dalla guerra contro il Viet Nam e dagli agenti biologici
utilizzati superarono le 3.400.000 persone, senza contare che negli anni
successivi è stat segnalata la nascita di oltre 50.000 bambini affetti da
malformazioni provocate dagli agenti chimici e biologici proibiti utilizzati
durante il conflitto.
 In Yugoslavia, l’aviazione statunitense bombardò installazioni civili,
ospedali, asili nido, scuole; distrusse tutti i ponti sul Danubio,
utilizzando bombe all’uranio impoverito, proibito dalle convenzioni
internazionali, centinaia di tonnellate di uranio impoverito giacciono
ancora sotto terra e nel fiume.
 In Afganistan ed Irak hanno usato bombe a grappolo, anch’esse proibite
internazionalmente, le cui conseguenze sono già evidenti con l’aumento del
200% di nascite di bambini con leucemia ed altre formazioni cancerose
provocate dalle radiazioni.

E’ dimostrato che l’azione mortale dell’uranio impoverito sopra gli esseri
umani può durare qualche centinaio di migliaia di anni.
 In Guantánamo, dove occupano illegalmente una parte di territorio cubano,
hanno tra i 600 ed i 1000 detenuti senza nessun capo d’ accusa, nè diritto
alla difesa ed in molti casi oggetto di maltrattamenti e torture.
 Negli stessi Stati Uniti si eseguono giornalmente dalle 5 alle 6 condanne a
morte, in molte occasioni secondo reiterate denunce, esse riguardano persone
inferme di mente o per le quali non sono state comprovate le accuse.
In questo paese, fino ad alcuni anni orsono, il linciaggio di persone negre
era così normale che si arrivarono a sommare oltre 5.000 persone che
morirono senza un’evidenza legale di colpevolezza.
- L’ultima grande limitazione dei diritti umani degli stessi statunitensi
l’ha impiantata W. Bush in ragione degli attentati dell’11 settembre 2001,
con l’introduzione della chiamata legge Patriottica, che concede a
istituzioni federali facoltà di intercettare e controllare le comunicazioni
telefoniche o dei messaggi di posta elettronica, ed anche perquisire
abitazioni senza mandato, nè qualsivoglia legittimità giuridica.

Questi pochi esempi, di un arsenale molto più vasto, dimostrano che gli USA
non hanno la benchè minima legittimazione morale per parlare di diritti
umani, dal momento che i loro governanti sono gli inventori delle torture,
delle morti extragiudiziali, delle bombe atomiche, delle armi chimiche e
biologiche, delle guerre preventive o delle crudeli sanzioni per uccidere
bambini e anziani , asfissiando attraverso la fame intere popolazioni.
Diritti umani col vento in poppa!secondo la versione delle amministrazioni
yankis.

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