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Le notizie degli ultimi giorni rendono evidente che in Iraq vi è un’occupazione militare di un paese
Publie le giovedì 15 aprile 2004 par Open-PublishingLe notizie degli ultimi giorni rendono evidente che in Iraq vi è un’occupazione militare di un paese sovrano.
L’Italia è in guerra. Partecipa, contro l’art. 11 della Costituzione italiana, a tale occupazione.
Solo negli ultimi giorni i morti e feriti iracheni sono stati migliaia: morti e feriti anche a
Nassyria, per mano dei soldati italiani e sotto gli ordini del comando americano.
Non è più rinviabile la richiesta di ritiro immediato del contingente italiano. Lo chiede il
movimento pacifista, lo chiedono importanti organizzazioni sindacali, politiche, religiose. Lo chiede
l’art. 11 della Costituzione italiana: il Capo dello Stato ha il dovere morale e istituzionale di
far rispettare il dettato costituzionale.
Il FORUM CONTRO LA GUERRA aderisce a tutte le manifestazioni che si svolgerenno nei prossimi
giorni per chiedere:
Ø La fine immediata di ogni repressione del popolo iracheno;
Ø Il ritiro immediato del contingente italiano;
Ø La riconsegna dell’Iraq agli iracheni.
Il 25 Aprile sarà l’anniversario della Liberazione dell’Italia dalle truppe di occupazione
naziste. Una giornata nella quale l’intero movimento pacifista, insieme alle organizzazioni dei
partigiani d’Italia, scenderà in piazza per chiedere il ritiro immediato del contingente Italiano e il
rispetto della Costituzione italiana, nata dalla lotta antifascista.
Il 17 aprile vi sarà a Brescia, oltre a una manifestazione contro la guerra, un’assemblea
nazionale per dare continuità alle iniziative che chiedono la chiusura delle basi militari americane e
NATO in Italia. Crediamo sia importante la piena riuscita di questa iniziativa, soprattutto in
risposta ai tentativi di internazionalizzare l’occupazione dell’Iraq, magari facendola gestire
direttamente alla NATO, come sembrano auspicare alcuni settori dell’amministrazione Bush. Le stesse
dichiarazioni di alcuni esponenti dell’opposizione sulla disponibilità ad accettare l’occupazione
dell’Iraq sotto l’egida dell’ONU e con la partecipazione diretta della NATO impongono al movimento
pacifista la ripresa delle iniziative contro la guerra e per la messa in discussione della NATO e dei
vincoli di subalternità che legano l’Italia alla politica di guerra del governo USA.
Ce lo impone la Costituzione italiana, ce lo chiede il popolo iracheno.