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Livio Maitan: ci ha lasciati

Publie le venerdì 17 settembre 2004 par Open-Publishing
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Dazibao


Salvatore Cannavò

Livio Maitan, lo storico dirigente della quarta internazionale,dirigente del
P.R.C. e collaboratore di questo giornale, è morto ieri sera a Roma all’età di
81 anni.

Il suo cuore non ha retto allo stress che lo ha colpito negli ultimi
mesi e si è fermato in serata dopo una corsa in rianimazione che, purtroppo, non
ha potuto essergli di aiuto. Si è spento verso le 22 al S.Filippo Neri di Roma,
assistito dai suoi due figli, Gianni e Marco.

Per chi scrive e per
moltissimi
compagne e compagni è una notizia tristissima. Nonostante fosse malato da
alcuni
mesi, le sue condizioni non erano mai peggiorate oltre la soglia
dell’irrimediabile: un cuore che fino a poco più di un anno fa gli
consentiva
ancora di giocare a pallone, lo ha poco a poco tradito fino all’arresto di
ieri
sera.

Tra gli ultimi a vederlo,ieri mattina, il segretario di Rifondazione,
Fausto Bertinotti, che era andato a trovarlo a casa per una visita privata:
" Ho
visto Livio stamattina - ha dichiarato Bertinotti alla notizia della sua
morte -
era molto stanco, ci siamo dati appuntamento per continuare la nostra
discussione politica.

La politica, la nostra politica, la politica degli
oppressi, quella grande del lavoro, della vita di ogni giorno è stata la sua
vita. Perdiamo un compagno, un uomo cui abbiamo voluto bene. E’ un giorno
molto
triste per Rifondazione Comunista e per il movimento operaio". Profondo il
cordoglio di Alessandro Curzi, di Rina Gagliardi e di tutta la redazione di
Liberazione.

Per noi è un giorno che chiude un pezzo della nostra vita. A Livio, non
solo
abbiamo voluto bene ma lo abbiamo ascoltato con passione quando, molto
giovani
ci raccontava la storia del movimento operaio, di quel movimento a cui ha
dedicato ogni minuto della sua vita, con lo sguardo di chi l’aveva vissuto
in
controtendenza.

E poi abbiamo condiviso con lui un percorso molto originale,
che
ci ha portato dall’esperienza della LCR, la sezione italiana della quarta
internazionale,alla confluenza in Democrazia Proletaria e poi alla
fondazione di
questo nostro partito, Rifondazione Comunista, cui Livio ha dato molto di
più di
quanto ha ricevuto.

Ma soprattutto abbiamo ammirato il suo rigore morale, il
suo
ineguagliabile stile politico che lo ha fatto rispettare anche da avversari
caparbi e lo ha reso molto amato da quelli che hanno condiviso la sua
azione.

Non possiamo in queste poche righe che scrivere di corsa mentre il giornale
va
in tipografia, dire della sua lunga vita, del suo pensiero e del suo lavoro.
E
forse nemmeno saremo capaci ( lo faremo domani con più tempo e più
energie ).

In
questi minuti si stanno accumulando messaggi di condoglianze, forse anche
più
di quelli che ci saremmo aspettati. Fra tutti va citato quello di "Un ponte
per...." : un messaggio che, visto il momento, è particolarmente prezioso e
spiega meglio di tante parole quello che Livio ha rappresentato.

Da
ricordare
assolutamente, in queste poche righe, è quello cui Livio si è abbarbicato
fino a
quando ha potuto trovare un briciolo di forza dentro il suo cuore malato,
ciò di
cui ci ha parlato ogni volta che siamo andati a trovarlo: il suo ultimo
libro:
la storia della Quarta Internazionale, che pochi giorni fa ci ha affidato
per la
pubblicazione e che seguiva la biografia " La strada percorsa" uscita lo
scorso
anno. E’ stata la sua preoccupazione più forte. Per ricordarlo come merita
sarà
anche la nostra. Ai figli Gianni e Marco, ma anche a tutti noi, un sincero
saluto e un abbraccio.

Da Domenica mattina e per tutta la giornata la salma sarà esposta per un
ultimo saluto presso la sede nazionale del partito in via del Policlinico

I funerali di Livio Maitan, cui parteciperanno Fausto Bertinotti e Krivine,
si
terranno Lunedì mattina alle ore 11 al Verano

Liberazione

Messaggi

  • Ho un bel ricordo di Livio Maitan, di quando militavo nella IV Internazionale. Ogni volta che parlava, era un altro mondo che si apriva, fuori da ogni schematismo, da ogni rigidità.
    Da molti anni non lo vedevo, ma lo ricorderò sempre, sempre un po’ disordinato nel vestire, ma eloquente e incantatore come un antico bardo.
    Sono triste a pensare che non c’è più.
    Vittorio

  • La mattina di giovedì 16 Livio era ancora lucidissimo (aveva chiamato
    telefonicamente molti dei suoi amici e compagni di lotta e aveva ricevuto
    una visita di Fausto Bertinotti), nel pomeriggio ha avuto un aggravamento
    ed è morto in serata.

    Nei prossimi numeri di Bandiera Rossa News pubblicheremo materiali per
    ricordarlo. Per ora ci limitiamo a segnalare le molte pagine di articoli
    (molto belli quelli di Lidia Cirillo e Rina Gagliardi) apparsi su
    “Liberazione” di oggi 18 settembre insieme a molte testimonianze e
    messaggi, un articolo di Antonio Moscato su “il manifesto” (breve per
    limiti imposti dalla redazione) e uno de “la Repubblica”.

    I funerali vedranno una prima fase domenica alle 12 nella camera ardente
    allestita nella sala Libertini della Direzione del PRC in viale del
    Policlinico 129 (che sarà aperta aperta dalle 10 alle 21), mentre lunedì 20
    settembre alle ore 11 in piazza del Verano a Roma ci sarà la commemorazione
    di Fausto Bertinotti, Alain Krivine e Lidia Cirillo.

    Bandiera Rossa News

  • Il seminario di ERRE/Bandiera rossa dedicato a Livio Maitan

    Il seminario politico annuale organizzato, prima dalla rivista Bandiera
    Rossa e poi da ERRE, è stato un appuntamento a cui Livio Maitan è sempre
    stato presente con il suo contributo di approfondimento e riflessione e il
    suo impegno militante.

    Ancora 15 giorni fa Livio sperava di poter partecipare ai nostri lavori del
    17-19 settembre. Non ce l’ha fatta. La sua morte, che tanto ci sconvolge e
    addolora, comporta una modifica radicale di questa scadenza sia dal punto di
    vista dei tempi che dei contenuti, diventando in primo luogo un omaggio
    alla sua figura e al suo impegno.

    L’appuntamento resta quindi a Genzano per il venerdì pomeriggio e la mattina
    del sabato. Saremo invece tutte e tutti a Roma, domenica mattina, presso la
    Direzione nazionale del Prc (via del Policlinico 131) dove sarà allestita la
    camera ardente e dove alle ore 12 si svolgerà un’orazione funebre con Alain
    Krivine e Lidia Cirillo. Saremo ovviamente lunedì mattina alle ore 11 in
    piazza del Verano, insieme a Fausto Bertinotti, per l’ultimo saluto al
    compagno Livio Maitan.

    La rivista ERRE
    L’associazione Bandiera Rossa

  • Livio Maitan: dolore, riconoscenza e ricordi
    Lo spirito critico, la lucidità analitica...

    Una figura storica del movimento operaio
    Antifascista
    e anticolonialista
    Cari compagni, abbiamo appreso con molta tristezza della morte di Livio Maitan. Militante antifascista e anticolonialista riconosciuto, Livio aveva giocato, lo sappiamo, un ruolo importante nell’attività e nella direzione di Rifondazione comunista.

    Daniel Cirera, responsabile delle relazioni internazionali del Partito comunista francese

    Il privilegio
    di averlo conosciuto
    I trotzkisti giapponesi esprimono il loro dolore per la scomparsa di Livio Maitan. Personalmente incontrai per la prima volta Maitan alla scuola di Amsterdam nel 1988. Da allora ho avuto più volte l’occasione di incontrarlo. Tutte le volte sono rimasto colpito dai suoi discorsi ed interventi. E’ stato un privilegio aver potuto dibattere con Livio, da cui ho potuto imparare molte cose.

    Kenji Kunitomi, a nome del segretario generale della Japan Revolutionary Comunist League

    Una grande
    tristezza
    E’ con molta tristezza che abbiamo appreso della morte del compagno Livio Maitan.

    Socialist Initiative del Sud Africa

    Un compagno
    battagliero
    Cari compagni, care compagne, rimaniamo sconvolti alla notizia della morte di Livio. Ci rimane in mente come personaggio di costituzione robusta, agile e sempre presente, con analisi perspicaci, battagliero, amico. L’ultima volta l’avevamo invitato a Colonia nell’autunno del 2001 in occasione della ricostituzione del nostro gruppo. Livio ci ha parlato delle esperienze di Rifondazione, tanto più eccitanti e importanti del nostro minuscolo mondo politico, bussola anche per una comprensione più larga della nostra impostazione politica. Livio ha seguito le vicende in Germania sempre con particolare attenzione: non solo per la sua posizione internazionalista ma per interesse diremo biografico. Conosceva bene la nostra lingua e amava la letteratura tedesca che leggeva nel testo originale. Era sempre presente ad aiutarci con la sua esperienza e non ha mai disdegnato di venire da noi, sebbene svolgesse nella sinistra politica del suo paese un ruolo altrimenti più importante. Questo per noi è stato altrettanto significativo che le sue brillanti analisi.

    Angela Klein, della sezione tedesca della Quarta Internazionale

    L’eredità
    del suo esempio
    Condivido il vostro lutto e la vostra tristezza per la scomparsa del nostro caro Livio, amico caloroso che ha dedicato tutta la sua vita alla lotta per l’emancipazione degli sfruttati e degli oppressi. Come latino-americano provavo un affetto particolare per "il vecchio", che ha contribuito molto all’impegno della nostra Internazionale nelle lotte di liberazione in America Latina. Ci mancherà molto, con la sua esperienza, la sua forza di convinzione, il suo coraggio di andare contro corrente. Ci lascia in eredità il suo esempio di militante internazionalista e di rivoluzionario umanista che, per citare il Che, sentiva «come un affronto personale ogni aggressione, ogni attacco alla dignità e alla felicità dell’uomo, ovunque nel mondo». Grazie al suo ultimo libro, sul quale abbiamo avuto occasione di parlare a più riprese, la storia della Quarta Internazionale non andrà persa per le generazioni future.

    Michael Löwy, filosofo, dirigente della Quarta internazionale

    Quella passione
    per il calcio…
    Le sue passioni Livio le ha voluto seguire fino all’ultimo. La politica, lo studio, lo scrivere, l’imparare (ho sempre invidiato la sua facilità di apprendere un numero veramente impressionante di lingue) e anche la voglia di inseguire un pallone di calcio. Apparentemente esile Livio aveva una forza interiore impressionante. Ci mancherà il suo acume, la sua lettura dei processi economici internazionali, la sua testardaggine marxista. Soprattutto ci mancherà la sua umanità.

    Alfio Nicotra, responsabile pace Prc

    L’esempio,
    l’insegnamento
    Grazie Livio, per l’esempio e l’insegnamento.

    Aurelio Speranza, coordinatore nazionale Traspoti Prc

    Il mio primo
    leader politico
    Perdo con Livio Maitan il mio primo leader politico. Era il 1946, avevo 17 anni e militavo nella federazione giovanile dell’allora Psiup. Livio era uno dei più amati e seguiti dirigenti nostri. Ci insegnò molte cose: a studiare per capire come si poteva e si doveva essere rivoluzionari; a rifiutare ogni tatticismo, a ripudiare l’opportunismo, a non credere nelle scorciatoie, a credere nel socialismo, volendolo. Grazie Livio. Non ti dimenticherò.

    Gianni Ferrara

    Un saluto affettuoso
    e riconoscente
    Ancora un ultimo saluto affettuoso e riconoscente per la lucida fiera intelligenza che ho sempre riconosciuto nelle tue numerose e impegnate battaglie. Ci mancherai, mi mancherai compagno di aspri confronti e di appassionate discussioni. Nulla però andrà perduto continueremo a sognare e a lottare.

    Patrizia Sentinelli

    Ci sentiamo
    più poveri
    Caro Livio, la tua semplicità, il tuo sorriso, i suoi suggerimenti, la rigorosità del tuo pensiero, il tuo spirito critico ci mancheranno e ci sentiremo più poveri.

    Francesco Ferrara, Milziade Caprili

    Una traccia che va
    oltre l’Italia
    Ho appreso con dolore le notizia della scomparsa di Livio Maitan. Della sua lunga esperienza politica ho condiviso gli ultimi quindici anni (Dp, Rifondazione). Ricordo con particolare commozione il fatto che, trovandoci insieme a Parigi, volle che fossi io (che ero allora vice presidente della Garanzia) a rappresentare il Prc ai funerali di Mandel. In quell’occasione egli pronunciò una commossa orazione funebre. Lunedì al Verano altri parleranno di Livio e del contributo che ha dato alla sinistra, lasciando una traccia che va oltre l’Italia. Si associano con me al lutto le compagne e i compagni di "Alternative" del cui comitato editoriale egli faceva parte.

    Domenico Jervolino

    Una figura storica
    e scomoda
    Con Livio Maitan, scompare una figura storica (talvolta anche scomoda) di dirigente politico del movimento operaio. Ha saputo far coincidere la figura dell’intellettuale organico a quella del semplice militante. Al suo insegnamento devo, in parte, la mia formazione politica. Il rigore scientifico del metodo e dell’analisi politica, l’anticonformismo politico, la coerenza e la modestia ne caratterizzavano il tratto.

    Marco Dal Toso, via e-mail

    E Maitan,
    che dice?

    1974: Biblioteca della John Hopkins University di Baltimora. Il Bibliotecario è italiano. Saputo che lo sono anch’io e sono di sinistra mi chiede notizie sulla situazione politica italiana. Cerco di illustrargliela, e poi mi chiede. «E Maitan, che dice Maitan?»

    Sergio Brenna, Milano

    Una vita
    controcorrente
    Di certo Livio Maitan ha dato al movimento anticapitalistico italiano molto più di quanto abbia ricevuto. Eppure negli ultimi anni era circondato come pochissimi da una stima e un rispetto pressoché unanimi. Livio non ha mai dismesso la sua notevole lucidità analitica, e le sue elevate capacità critiche: dunque, non si è mai sottomesso alle tendenze, alle mode, ai vezzi ideologici, culturali e politici dominanti per il solo fatto che essi erano maggioritari nel pensiero della sinistra. Non è mai stato un "politico" nel senso corrente del termine, qualcuno cioè che antepone ai principi generali del proprio agire la ricerca degli equilibri tra le forze, le scelte immediate più "opportune", la mediazione tattica più efficace. Infine, Livio non ha mai chiesto niente per sé, né cariche, né onori, né ruoli istituzionali, né pubblicità. E per tutte queste ragioni, anche se non è stato "glorificato" in vita, resterà nella storia del movimento comunista.

    Piero Bernocchi, Confederazione Cobas

    Un lascito
    da non disperdere
    Esprimo la mia profonda tristezza per la scomparsa dell’amico e compagno Livio Maitan. Il suo essere "partigiano", l’intelligenza critica, lo stile politico e il rigore morale, sono un lascito da non disperdere.

    Mario Brunetti

    Mi mancherai,
    ci mancherai
    Ho conosciuto meglio Maitan nel corso della fase dell’ultimo congresso, avendo avuto l’incarico di concludere il congresso della Federazione di Catanzaro, dalla quale è stato delegato al Congresso nazionale. Mi ha colpito molto la sua grande passione politica e la sua coerenza e vivacità intellettuale, ma anche il suo essere intelligentemente in disaccordo e il dare gratuitamente l’impegno senza nulla pretendere. Sicuramente, mi mancherai, ci mancherai tanto.

    Pino Commodari

    Hasta siempre,
    compañero
    Care compagne e cari compagni, con dolore abbiamo saputo della morte dell’amico Livio Maitan. I militanti dello Spazio alternativo hanno condiviso molto di lui e con lui. Ci univa la battaglia comune per una società altra, contro le ingiustizie sociali. Ci univa la passione internazionalista. Accogliamo la sua morte con dolore e con tristezza. Insieme a lui se ne va un simbolo della storia del movimento operaio. Hasta siempre, compañero.

    La segreteria dell’Espacio alternativo

    Un appuntamento
    mancato
    Il seminario politico annuale organizzato, prima dalla rivista Bandiera Rossa e poi da "Erre", è stato un appuntamento a cui Livio Maitan è sempre stato presente con il suo contributo di approfondimento e riflessione e il suo impegno militante. Ancora 15 giorni fa Livio sperava di poter partecipare ai nostri lavori del 17-19 settembre. Non ce l’ha fatta. La sua morte, che tanto ci sconvolge e addolora.

    La rivista ERRE, L’associazione Bandiera Rossa

    Ci ha indicato
    la rotta
    Con la scomparsa del compagno Livio Maitan abbiamo perso uno dei migliori intellettuali della sinistra rivoluzionaria.

    Ho imparato ad apprezzarlo attraverso i suoi libri e l’impegno in Bandiera Rossa per l’affermazione del Movimento operaio e per la costruzione di un’altra società, un’intelligenza critica fuori dal comune unita ad una grande umanità ed umiltà. Non deve essere facile condurre una vita politica ed intellettuale sempre controcorrente e fuori dal coro, una vita aliena da compromessi. Ma il tuo ricordo vivrà nell’enorme lascito di scritti che ci hai dato per tentare, ancora una volta, di comprendere l’esistente ed indicarci la rotta.

    Roberto Aureli, via e-mail

    La tua parte
    l’hai fatta
    Comprendere i processi mondiali e il ruolo del movimento operaio e comunista nella ricerca e tensione rivoluzionaria per cambiare lo stato di cose presenti ha permeato tutta la sua vita. Per questa scelta e per questo impegno a 80 anni chiese al partito di non essere considerato politicamente un pensionato e così è stato. Grazie compagno Maitan, ti ricorderemo, ora riposa perché la tua parte l’hai fatta.

    La federazione Prc di Ravenna

    Ci ha fatto
    conoscere Trotzkij
    La perdita di Livio, va ad amputare uno dei principali simboli del movimento operaio rivoluzionario. La presenza di Maitan sarà sempre viva nella storia, grazie all’innumerevole lavorio letterario lasciatoci, tutti i compagni trotskisti al di là della loro impostazione strategica devono molto a questa figura che ha avuto il grande merito di far conoscere le opere di Trotzkij a tutti i comunisti italiani.

    Associazione Progetto comunista di Roma

    Quelle volte
    che sei sceso dal palco
    In questo momento ci piace ricordare tutte quelle volte che sei sceso dal palco delle "persone importanti" per stare, più a tuo agio, tra i compagni e le compagne. Grazie Livio
    I tuoi compagni e le tue compagne di Latina

    Un compagno
    di viaggio
    Ho avuto modo di conoscerlo quando è venuto a trovarci in Calabria e poi in altre occasioni. Non ho parole per descrivere la stima che provo per questo nostro compagno, un vero compagno di viaggio nella difficile costruzione di questo nostro Partito.

    Francesco Quaranta, federazione Catanzaro

    Per la libertà e
    la giustizia sociale
    Esprimo profondo dolore per la scomparsa del compagno Livio, che ha lottato per la libertà degli uomini e delle donne e per la giustizia sociale.

    Isabella Marchino, Montegabbione (Tr)

    Ci mancheranno
    le sue parole
    Livio ci ha dato molto, con le sue analisi, con le sue spiegazioni, con la sua chiarezza e semplicità. Credeva nei giovani e i suoi discorsi erano supportati da una grande gioia. Ci ha insegnato a vedere nelle situazioni i loro elementi strutturali e ideologici; ci ha insegnato la storia, la storia del movimento operaio, la storia delle internazionali, la storia delle "lotte". Oggi resta tanto dolore: le sue parole domani ci mancheranno.

    Marta Seravalli, Fabrizio Ragucci, Marco Piracci, Alessandro Micheli, Laura Rossi, Alice Cuzzaniti, Sonia Luche e gli altri giovani comunisti del circolo "Guido Puletti"

    Un maestro
    umile edisponibile
    Per molti di noi è stato un vero maestro, sempre umile e disponibile. Lo ricordiamo con la sua spartana borsa da viaggio, instancabile esempio di dirigente rivoluzionario, uomo di profonda cultura e semplicità. Per lui valgono le parole di un altro grande rivoluzionario scomparso, Ernest Mandel: «Coloro che verranno a conoscenza della storia della sua vita si chiederanno forse come mai un uomo dalle qualità tanto notevoli confondesse il proprio destino con quello di una piccola organizzazione rivoluzionaria... un movimento che non poteva permettere loro un facile successo, né gloria, né onore e neanche un minimo di agiatezza materiale… in un lungo e ingrato lavoro, e spesso in un doloroso isolamento da quel proletariato cui hanno inteso dare tutto».

    Le compagne e i compagni del circolo del Prc di Cattolica (Rn)

    Un compagno
    indispensabile
    Con Livio Maitan non se ne va solamente un protagonista del movimento operaio del ’900 ma anche un’intellettuale militante che ha dato il suo contributo al partito alla comprensione del nuovo movimento operaio. Un compagno indispensabile che ci mancherà nel proseguio del percorso della rifondazione.

    Comitato Politico regionale del Prc, Friuli Venezia Giulia

    Circolo del Prc Chianti; I compagni e le compagne della Federazione di Pistoia; La segreteria del Prc di Lecce; Piero Quassia, Triggiano (Ba); Segreteria provinciale Prc Vibo Valentia; Circolo Prc di Pescia (Pt); Le compagne e i compagni del circolo del Prc di Cattolica (Rn)

    http://www.liberazione.it/giornale/040919/LB12D6AE.asp