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MARTA, MILO E ORLANDO LIBERI SUBITO! LIBERI TUTTI! LIBERI SUBITO!

Publie le martedì 13 aprile 2004 par Open-Publishing

Il 25 aprile del 1945 l’Italia usciva dalla seconda guerra mondiale liberandosi
dal fascismo. Ancora oggi a distanza di 59 anni assistiamo ad una continua
proliferazione dei movimenti xenofobi e razzisti in tutta Europa e ad una
continua repressione dei movimenti antifascisti.

La mattina del 24 marzo tre compagni di Milano vengono arrestati all?interno
di un’operazione di polizia della Digos di Genova, in collaborazione con
quella di Milano, e trasportati nelle carceri di Genova, con l’accusa pretestuosa
di aver allontanato un gruppo di neonazisti dal treno antifascista che stava
raggiungendo il capoluogo ligure per il corteo in risposta alle provocazioni
e aggressioni squadriste ai danni del centro sociale Pinelli.
In un momento storico in cui è palese il tentativo di mettere in discussione
la memoria storica collettiva di un paese rinato con la liberazione dal
fascismo e in cui vengono perpetrati continui attacchi alle diverse forme
di resistenza sociale, ribadiamo ad alta voce le nostre pratiche antifasciste.
L’antifascismo è militante, e non siamo disposti ad accettare alcuna agibilità
politica a soggetti razzisti e intolleranti!

La repressione dimostra chiaramente di colpire le diverse espressioni dell’opposizione
sociale: gli arresti di Marta, Milo e Orlando vanno ad aggiungersi a quelli
che hanno colpito i compagni per i fatti del 25 aprile 2001 ed i processi
per il corteo tenutosi nella stessa data del 1999, contro l’intervento militare
in Kosovo. Il quadro repressivo che colpisce le realtà antagoniste non è
che il riflesso di un disegno globale in cui non viene tollerata alcuna
opposizione al progetto neoliberista di globalizzazione in scala mondiale.
Quelli che sono problemi di ordine sociale, che si tratti dei diritti dei
migranti o delle lotte per il diritto alla casa o per la difesa delle proprie
condizioni lavorative, in un contesto di precarizzazione continua della
vita, vengono immediatamente trasformati in problemi di ordine pubblico,
alla stessa stregua con cui le lotte sociali e le rivendicazioni di diritti
a livello globale vengono criminalizzate e represse, che si utilizzino le
liste nere antiterrorismo o le bombe intelligenti.

L?incremento della repressione e del controllo sociale nelle nostre città
rappresenta il fronte interno di ciò che a livello globale si manifesta
con l’imposizione del modello di democrazia neoliberista occidentale con
la guerra. Ancora una volta i bisogni di un popolo, quello iracheno, vengono
soffocati col sangue per instaurare egemonie su un’area geografica particolarmente
importante per le sue ricchezze naturali, mentre assistiamo alla legittimazione
dei crimini perpetrati quotidianamente dallo Stato israeliano contro il
popolo palestinese.

Tutti questi elementi rendono il prossimo 25 aprile una data importante
in cui il movimento antifascista intende rilanciare i percorsi di lotta
e di rivendicazione dei diritti per costruire una solidarietà reale con
i compagni in carcere.

ALLA REPRESSIONE SI RISPONDE CON L’AUMENTO DELLA LOTTA!
LA SOLIDARIETA? E’ UN’ARMA, USIAMOLA!