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Melfi, opposizione: ’’Intervento gravissimo, Governo riferisca in Aula’’

Publie le lunedì 26 aprile 2004 par Open-Publishing

’E’ stato effettuato su istigazione del sottosegretario al Lavoro’’

Melfi, opposizione: ’’Intervento gravissimo, Governo riferisca in Aula’’
Sacconi: ’’Giusta e necessaria rimozione del blocco illegale’’. Fiom:

’’Parole inqualificabili, si dimetta’’

Una dichiarazione congiunta di tutti i
presidenti dei gruppi di opposizione della Camera condanna gli interventi
della polizia nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori della Fiat
di Melfi, giudica necessaria la riapertura delle trattative, anticipa che
chiedera’ oggi in aula che il Governo riferisca sullo svolgimento dei
fatti e sulle iniziative che intende assumere per contribuire alla
soluzione della vicenda.

’’Gli interventi della polizia nei confronti dei lavoratori e delle
lavoratrici della Fiat di Melfi sono gravi di per se’ e appaiono
particolarmente preoccupanti perche’ effettuati dopo che un’esplicita
richiesta in tal senso era stata avanzata da un sottosegretario su un
quotidiano nazionale’’ (Sacconi a ’La Repubblica’ ndr). ’’Iniziative di
questo genere sono sbagliate ed esasperano il clima’’. La dichiarazione e’
sottoscritta da Luciano Violante, Pierluigi Castagnetti, Marco Boato,
Franco Giordano, Stefano Cusumano, Marco Rizzo, Ugo Intini, Luana Zanella.

’’E’ gravissima la decisione del governo, su istigazione del
sottosegretario al Lavoro, di inviare reparti mobili della polizia ad
aggredire i lavoratori che manifestavano per i loro sacrosanti diritti
davanti allo stabilimento Fiat di Melfi’’ afferma il vice presidente del
Senato, Cesare Salvi, che ha anche lui presentato un’interrogazione
urgente affinche’ il governo riferisca al piu’ presto in Parlamento sugli
episodi di oggi e che esprime ’’piena solidarieta’ ai lavoratori e alla
Fiom’’. ’’Si conferma -aggiunge il leader di Socialismo 2000- che questo
e’ un governo reazionario, schierato a sostegno dei settori piu’ retrivi
del padronato, che vuole riportare il Paese ad una situazione anni ’50’’.
Sulla stessa linea il giudizio di Pietro Folena, del Correntone Ds. ’’Cio’
che e’ accaduto fa ripiombare il Paese nel ricordo di anni bui, in cui le
forze dell’ordine venivano usate dal potere politico per reprimere il
dissenso e la lotta dei lavoratori -dice Folena-.

Si tratta di un episodio
gravissimo sul quale dovra’ essere fatta piena luce. Di questi fatti ha
oggettiva responsabilita’ il governo’’. ’’Del resto -prosegue Folena- non
stupisce che un esecutivo presieduto da chi non si degna di partecipare
alle manifestazioni del 25 aprile abbia un tale atteggiamento nei
confronti delle lotte dei lavoratori. Il disprezzo per le manifestazioni
democratiche e’ un tratto distintivo del governo Berlusconi’’.
Un attacco al sottosegretario al Lavoro arriva anche da Mario Lettieri,
della Margherita. ’’La carica della Polizia, con alcuni feriti da ambo le
parti, ha fatto degenerare la pacifica protesta dei lavoratori di Melfi
 dice Lettieri-. La responsabilita’ e’ tutta di chi ha deciso la carica
contro i lavoratori e anche del sottosegretario al lavoro, on. Maurizio
Sacconi, che con le sue dichiarazioni irresponsabili ha spinto in tal
senso’’.

Dure critiche all’intervento della polizia giungono dai Comunisti
italiani. ’’Quanto accaduto a Melfi e’ gravissimo -afferma il segretario
del Pdci, Oliviero Diliberto-. La polizia ha risposto alla protesta con
una vera e propria carica contro i manifestanti. Responsabile e complice
dell’accaduto e’ questo governo che vuole trasformare i problemi dei
lavoratori e le loro legittime rivendicazioni in uno scontro con azioni
repressive inaccettabili’’. ’’Le misure prese dalle forze dell’ordine
destano preoccupazione -conclude Diliberto- e sono il segno tangibile di
una politica, come quella del governo Berlusconi, che vuole affossare i
diritti, le tutele e la dignita’ dei lavoratori. Un governo forte con i
deboli e debole con i forti’’.

Analogo il commento dei Verdi. ’’Questo governo -sottolinea Alfonso
Pecoraro Scanio- non solo non fa nulla per facilitare il dialogo fra le
parti, come e’ nella tradizione del nostro Paese, ma sembra voler
ricalcare la linea di Tambroni. Serve il dialogo e non le cariche che,
notoriamente, non risolvono alcunche’’’. Il leader dei Verdi chiede ai
ministri Pisanu e Maroni di riferire subito in Parlamento. ’’Questo
governo infatti vuole alimentare lo scontro civile e sociale. Dopo aver
abolito la concertazione ora e’ passato ai metodi degli anni ’60, con le
cariche della polizia contro gli operai. Questo metodo ha storicamente
amplificato i conflitti e certo non facilita la loro soluzione’’ conclude.

’’Caricare i lavoratori, che protestavano pacificamente con le mani in
alto, e’ un atto gravissimo di un governo allo sbando’’ affermano Antonio
Di Pietro e Achille Occhetto che manifestano ’’convinta solidarieta’ ai
lavoratori in sciopero’’ e chiedono ’’al Governo di attivare con
immediatezza un confronto serio’’ auspicando ’’che le forze dell’ordine
garantiscano il libero esercizio dei diritti sindacali senza ricorrere ad
ingiustificate azioni repressive che sono proprie di regimi autoritari’’.
Allo stabilimento Fiat Sata di Melfi e’ arrivato anche il leader di
Rifondazione comunista, Fausto Bertinotti, che ha espresso solidarieta’ ai
lavoratori per la carica della polizia di stamattina al blocco stradale
dei manifestanti. La visita di Bertinotti e del gruppo dirigente
meridionale e regionale del partito della Rifondazione Comunista era
comunque gia’ prevista per il sostegno alla protesta dopo la mobilitazione
di sabato.

Per la maggioranza il vice coordinatore di Forza Italia, Fabrizio
Cicchitto, ritiene quello che sta accadendo a Melfi ’’il prodotto della
linea avventurista ed estremista portata avanti dalla segreteria della
Fiom’’. Secondo Cicchitto ’’lo Stato non puo’ consentire che venga
impedito l’ingresso nell’azienda ai lavoratori e alle organizzazioni
sindacali che intendono farlo’’. ’’L’attuale segreteria della Fiom
 aggiunge- forse vuole dimostrare di non essere seconda a quella che
pratico’ lo scontro totale nel 1980 con i ben noti esiti catastrofici.
Essa dimentica, pero’, che oggi l’equilibrio dei conti aziendali del
gruppo Fiat e’ sul filo del rasoio’’.

Mentre il sottosegretario al Lavoro e alle Politiche sociali, Maurizio
Sacconi, in una nota definisce ’’la rimozione del blocco illegale in atto
da ben sette giorni non solo giusta ma necessaria per salvare il gruppo
Fiat dal collasso produttivo e quindi finanziario’’. ’’Era evidente sin
dall’inizio -sottolinea Sacconi- che la minoranza antagonista del
sindacato voleva arrivare a questo punto per farne questione nazionale
nella sinistra politica e sociale. Insisto a ritenere che la modernita’
del paese passa per la sconfitta politica di questo tipo di sindacato’’.

Replica direttamente a Sacconi la Fiom. ’’Con le sue inqualificabili
dichiarazioni e’ venuto meno ad ogni ruolo istituzionale’’ dice la Fiom
che chiede la ’rimozione’’ del sottosegretario come ’’atto di sensibilita’
civile e democratica’’. ’’In nessun governo della Repubblica -si legge
nella nota della segreteria delle tute blu della Cgil- e’ ammissibile che
si possano, da una sede istituzionale, esprimere giudizi sul sindacato e
sulle lotte dei lavoratori, approntate ad un livore, ad una rabbia e ad
una intolleranza inaccettabili anche se espresse da qualsiasi cittadino
normale. Con queste dichiarazioni ha messo in discussione la stessa
legittimita’ del suo ruolo e della sua funzione’’.

La segreteria nazionale della Fiom esprime inoltre ’’indignazione e
condanna per il brutale intervento delle forze dell’ordine contro il
presidio dei lavoratori di Melfi in lotta. Le cariche della polizia sono
state assolutamente ingiustificate in quanto il presidio e’ sempre
avvenuto nel pieno e totale rispetto di tutto e di tutti. Anche in queste
ore i lavoratori hanno reagito semplicemente con forme di resistenza
passiva’’.

Da parte sua lo Slai Cobas sottolinea in una nota, ha dato mandato ai
propri legali di presentare una denuncia penale in Procura contro
l’illecita iniziativa delle forze dell’ordine.
Intanto il ministro dell’Interno, Giuseppe Pisanu, ha inviato un mazzo di
fiori alla vicequestore primo dirigente Amalia Di Ruocco, colpita questa
mattina alla testa da una pietra lanciata da alcuni manifestanti.

http://www.adnkronos.com/Politica/2004/Settimana18da26-04a02-05/melfi_commenti_260404.html