Home > Mercenari americani e israeliani recitano la parte di Al-Qaeda e mettono in (…)

Mercenari americani e israeliani recitano la parte di Al-Qaeda e mettono in scena le decapitazioni

Publie le giovedì 1 luglio 2004 par Open-Publishing

di John Kaminski

E’ realmente triste – e spaventoso – vedere così tante persone del movimento per la verità sull’11/9 e di settori intelligenti della società americana che si lasciano ingannare dai nuovi racconti del governo riguardo la decapitazione di Nick Berg, Paul Johnson e Kim Sun-il da parte di terroristi di al-Qaeda quando invece i responsabili andrebbero ricercati tra i mercenari internazionali, pagati dalla ’segreta agenzia omicidi’ gestita dalla CIA, dal Mossad e dai seguaci corrotti della monarchia saudita, in bancarotta morale e con stretti legami a Bush.
Caratterizzata soprattutto dalle sue discusse sequenze video e dall’assenza di getti di sangue al momento dell’amputazione, la mutilazione di Berg è già stata ampiamente sfatata e interpretata come un videodramma filmato all’interno della prigione americana in Iraq, Abu Ghraib.

La fine drammatica di Johnson è stata meno visibile e più circospetta, ma la pronta uccisione dei supposti assassini – tutti ritenuti elementi importanti nello squadrone dei terroristi di al-Qaeda presenti in Arabia Saudita – incrina la credibilità dell’accaduto, e ancor di più se si considera che il corpo della vittima dei terroristi uccisi non venne immediatamente ritrovato e mostrato. La decapitazione del lavoratore coreano a contratto è stata come le altre due un’operazione utile a mascherare pessime notizie per Bush.

Consideriamo la sequenza: l’assassinio di Berg distoglie l’opinione pubblica dallo scandalo vergognoso delle tortue, la morte di Johnson è servita a distogliere attenzione dal memoradum sulla tortura di Bush e la fine di Kim per mascherare alcune conclusioni della commissione Kean secondo cui il governo lasciò che accadesse l’11 settembre.

Lo scopo della complicità di alcuni principi sauditi con il Mossad e la CIA è quello di anticipare una rivoluzione destinata a sopraffarli e a bloccare l’esportazione di petrolio all’occidente. Non tutti i principi sauditi, come il principe reale Abdullah e il ministro degli esteri saudita, Saudi al Faisal, fanno parte del complotto e lo si vede dalla loro insistenza nel sostenere che provocatori sionisti stanno dietro alle azioni terroristiche perpetrate sul suolo arabo.

Oltre ad essere un altro maldestro tentativo di diffamare gli islamici, le grottesche decapitazioni, da una parte, rappresentano un tentativo per cancellare le clamorose responsabilità nelle minuziose azioni depravate compiute dagli americani contro i prigionieri iracheni e afgani, e dall’altra, hanno lo scopo di evocare e incitare un aggiuntivo fervore per nuove guerre contro i sauditi e gli iraniani. Ed invece dietro questi orribili omicidi vi sono i leader americani, così come erano dietro gli attacchi dell’11 settembre, Oklahoma City, gli attentati alle ambasciate in Africa e a tutte gli altri inganni letali degli ultimi decenni.

Kawther Salam, un giornalista palestinese che scrive da Vienna, ha sollevato alcune preveggenti questioni riguardo la tempistica delle decapitazioni.

"Una strana coincidenza che si è verificata intorno all’assassinio di Johnson è che la Polizia Saudita ha apparentemente cooperato con i suoi sequestratori. Perché un servizio di sicurezza addestrato dai servizi americani e inglesi, come la Vinnel Corporation, avrebbe cooperato con Al-Qaeda, il loro supposto nemico?

"Questa è la seconda volta durante le ultime settimane che le forze di sicurezza saudite hanno cooperato con al-Qaeda. Se questo inizia ad accadere regolarmente, dovrebbe suggerire o una pesantissima instabilità nel Regno o che le forze di sicurezza saudita si muovono secondo interessi americani"

Salam ha anche ricordato una delle mie storie favorite su al-Qaeda:

"Durante la seconda intifada palestinese, i servizi israeliani tentarono di formare una organizzazione "al Qaeda" nei territori del West Bank e a Gaza, impiegando le conoscenze e le esperienze degli americani quando crearono Al-Qaeda e Osama bin Ladin. I servizi segreti israeliani sfruttarono la disastrata situazione economica palestinese per adescare giovani ignari. Essi fornirono ad alcuni palestinesi armi e migliaia di dollari per uccidere israeliani sotto la bandiera di al Qaeda. Quando il gioco venne scoperto dai servizi palestinesi, gli israeliani se ne fuggirono in fretta dal loro disgustoso gioco. E’ solo di una settimana fa la notizia di un israeliano (non un palestinese) arrestato nelle Filippine con l’accusa di essere un membro di "al-Qaeda".

Questo fenomeno con il quale gli israeliani sfruttano la rabbia palestinese per creare "terroristi islamici" è una pratica costante e ben conosciuta, per lo più visibile nei territori occupati, dove individui "creduloni", definiti "attentatori suicidi", vengono prima stonati con farmaci e droghe e poi fatti saltare in aria allo scopo immediato di uccidere israeliani ma in realtà per giustificare la cancellazione dalla faccia della terra, con l’impiego di elicotteri Apache, pagati dagli americani, dei ragazzi palestinesi, quelli che gettano sassi. L’altro grande esempio di reclutamento sotto falsa bandiera è quello dei dirottatori dell’11 settembre, visti nei night club a godersi strip-tease e sniffare coca poco prima di immolare, come ci hanno detto, le loro vite ad Allah nella Jihad contro Manhattan.

Ho avuto l’altro giorno la fortuna di trovarmi al Jack Blood show, uno dei tre migliori programmi radiofonici del paese (gli altri sono The Jeff Rense Program e Vyzygoth’s From the Grassy Knoll, Florida).

Uno dei radioascoltatori mi chiese telefonicamente se conoscevo le Noahide Laws e se sapevo che erano state adottate ufficialmente dal Congresso (Public Law 102-14 H.J. Res. 104) nei primi anni 90 come nuove linee-guida per la società americana. Il radioascoltatore puntualizzò inoltre che la pena raccomandata per la violazione delle stesse Noahide Laws è di solito la decapitazione. Date un ’occhiata a ciò che dicono su Armageddon Online e a questo insano link: http://pub59.ezboard.com/fseekers61269frm2.showMessage?topicID=225.topic

Questa gente ritiene che quando l’America diventerà un governo Lubavitcher, le decapitazioni saranno sempre più frequenti per tutti gli infedeli e i pacifisti. Anche suscettibili di incorrere in questa punizione, ho aggiunto (per agitare un po’ più le acque), vi sono quelli che credono in Gesù Cristo come loro Messia.

Così, rimasi colpito dal contrasto tra questa predisposizione verso la rettitudine religiosa (o come tu voglia chiamarla) e quanto scrive sull’argomento Salem da Vienna nel suo post http://s023.dyndns.org/kawther/K20040622A.html.

"A nome del mio popolo vorrei spiegare che le pratiche di terrore di Al-Qaeda non sono rappresentative dell’Islam e dei musulmani in alcun modo. Noi siamo contro la strumentalizzazione dell’Islam e di tutti i musulmani operata dalla CIA attraverso la loro organizzazione d’avanguardia rappresentata da al-Qaeda. Questa banda criminale e disgustosa ha già causato troppe morti e sofferenze per persone di qualunque religione. Noi rifiutiamo gli annunci di al-Qaeda che sostiene di uccidere innocenti sotto il nome dell’Islam come vendetta delle ingiustizie commesse contro i palestinesi. Noi sosteniamo che le pratiche di al Qaeda sono contro l’umanità. Questi crimini sono tutti pilotati da Washington tramite la CIA e rappresentano soltanto la politica americana".

Offrimi il privilegio di dire che sono d’accordo al 100%.

Sebbene usate in Arabia Saudita, come pena per certi crimini e dopo precise procedure che coinvolgono giudici e religiosi, le decapitazioni sono specificatamente una punizione Talmudica, un rimedio ebreo sionista per qualsiasi comportamento non gradito agli ebrei. E qualsiasi tipo di resistenza all’agenda sionista non è gradito agli ebrei.

Dico che queste decapitazioni vogliono inviare un segnale agli ebrei di tutto il mondo che il Mossad è coinvolto nella loro esecuzione. Un segnale compiaciuto e sadico della loro superiorità. Sono sicuramente aiutati dalla CIA e da alcuni segmenti della struttura di potere saudita. ma questo è lo stesso genere di segnale che avvertì tanti ebrei di non recarsi al lavoro a New York l’11 settembre. Che cosa significhi esattamente questo segnale non si sa, ma sicuramente non significa niente di buono per i non ebrei in tutto il mondo.

Prendo ancora una parte del post di Salem:

"L’organizzazione terroristica di Al-Qaeda ha causato un danno immenso all’Islam, ai musulmani di tutto il mondo e agli interessi dei popoli di tutti i paesi arabi e musulmani. Le azioni di Al-Qaeda sono solo servite a promuovere interessi americani e israeliani, interessi tesi a ridisegnare il Medio Oriente in modo che possa essere più facilmente depredato e saccheggiato a proprio piacimento.

"Infatti la CIA sta usando le azioni terroristiche effettuate per procura da Al-Qaeda al fine di fornire agli USA una scusa per estendere il potere e invadere i paesi arabi, che hanno un ricco bottino (petrolio) quali Iraq, Iran, Arabia Saudita, o che rappresentano una minaccia per Israele (o più esattamente che non piacciono ad Israele per qualche motivo). Il terzo obiettivo per cui la CIA usa Al-Qaeda è quello di diffondere odio e paura verso l’Islam e i musulmani. Ciò corrisponde ad un vecchio e sperimentato espediente dei colonizzatori: diffamare e denigrare un popolo al fine di rendere accettabile il commettere (e perfino far richiedere) azioni di genocidio contro di esso. I popoli dell’Irlanda, Africa e delle Americhe hanno tutti sofferto questa tragedia, e queste regioni sono state colonizzate. Le prossime vittime saranno arabi e musulmani che vivono in regioni ricche di petrolio e che saranno fatti apparire come esseri non pienamente umani dai criminali di Londra, Washington e Tel Aviv."

Amen. Questo è esattamente come la penso anch’io.

Gli americani che appoggiano la criminale amministrazione di Bush (e che presto sarà la criminale amministrazione di Kery, perché niente cambierà se Kerry sarà eletto) condivideranno la colpa dei crimini commessi a beneficio di Israele e le accuse ai musulmani.

Cosa ci può essere di più chiaro del fatto che nessun politico americano si preoccupa di denunciare la carneficina in Iraq e Afganistan come un omicidio di massa ingiustificabile? O che gli americani siano troppo codardi e immorali per reagire in nome della giustizia, libertà e pace? Le bugie per queste incoscienti azioni sono ben note, irrefutabili, impresse nelle menti dei terrorizzati cittadini di tutto il mondo.

E la macchina bellica americana/israeliana va avanti, con appena un mormorio di protesta.

Gli americani, totalmente intimiditi e ingannati dai loro capi assoluti ebrei, sono il nuovo impero del male, sordo alla legge, alla ragione e alla moralità.

Ma presto un giorno saranno capaci di recepire il messaggio. Mentre ora distruggono la propria società e il resto del mondo con la loro insensibilità pornografica, domani realizzeranno che la mannaia è stata affilata per loro.

John Kaminski is the author of "America’s Autopsy Report," a collection of his Internet essays seen on hundreds of websites around the world, and of "The Day America Died: Why You Shouldn’t Believe the Official Story of What Happened on September 11, 2001," a booklet written especially for those who still believe the government’s version of events on that tragic day. A new collection of his essays, titled "The Perfect Enemy," will soon be published. For more information, check out

http://www.johnkaminski.com/

Traduzione comedonchisciotte.net

skylax@comcast.net

da www.rense.com e http://www.warfolly.vzz.net/thedeepeningdarkness.html

http://www.comedonchisciotte.net/modules.php?name=News&file=article&sid=1836