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Micciché e la fine dei partiti - VIDEO

par Radisol

Publie le lunedì 15 ottobre 2012 par Radisol - Open-Publishing
8 commenti

Si dice che una immagine vale più di mille parole. Sono d’accordo.

Non ci sono articoli di giornale o trattati di politica che spieghino meglio la fine dei partiti in Sicilia del video del comizio di Micciché a Santa Caterina Villarmosa.

Gianfranco Micciché è stato coordinatore siciliano di Forza Italia, deputato, sottosegretario e pure ministro. Ora si candida a presidente della Regione Sicilia.

E lo fa arringando piazze vuote, animate solo da qualche contestatore, da un trespolo. Sotto al palco non c’è nessuno.

Qualcuno avvisi Micciché e lo accompagni dietro le quinte. Sarà un atto di grande umanità.

VIDEO del 10 Ottobre 2012 :

https://www.facebook.com/photo.php?v=278573828926447

Messaggi

  • Che se ne fa delle piazze piene, tanto i voti glieli garantisce la mafia !!

    MaxVinella

    • No, la mafia garantiva anche il pubblico ai comizi ...

      Semplicemente stavolta la mafia delle elezioni regionali se ne frega .... o quantomeno non si schiera .... deve prima capire com sfoga tutto l’ambaram, non solo siciliano ...

    • Di questi tempi anche per i mafiosi e loro amici è meglio non farsi vedere tanto in giro !!

      Comunque per la mafia l’importante è che regga la casta nel suo complesso, tanto poi qualcuno da "adottare" lo trovano !!

      MaxVinella

    • per i mafiosi è sufficiente che per la popolazione non ci siano altri mezzi per avere un reddito di sopravvivenza...

    • E’ chiaro che la miseria ed il sottosviluppo aiutano le mafie, ma oggi la malavita organizzata attrae nella propria orbita anche i colletti bianchi ed i politici corrotti, che hanno bisogno dei suoi servigi per il voto di scambio !

      Le mafie, come successe negli USA, hanno ora ncessità di riciclare i loro capitali, investendoli nell’economia più o meno legale, e per questo hanno più bisogno di un tempo della politica romana, quella che manovra i grandi flussi di denaro e che decide sulla localizzazione delle grandi opere pubbliche !!

      Il narcotraffico, le gestione del gioco d’azzardo e della prostituzione, costituiscono le fonti di primo approvigionamento, ma poi i capitali vanno fatti fruttare immettendoli nei circuiti legali ed è qui che interviene la politica ed il sistema bancario !!

      Da questa spirale perversa se ne esce male e comunque solo attraverso una radicale riforma della politica e del modo di fare politica, ma occorreranno tempi lunghi e, come diceva Keynes, con i tempi lunghi noi saremo tutti morti !!

      MaxVinella

    • La Mafia come tutti i poteri forti hanno già deciso.

      Berlusconi e co. non sono considerati affidabili e soprattutto le cose da fare che gli vengono richieste causerebbero un forte malcontento sociale. Meglio farle fare ad altri.

      Stanno cercando di soffocare la protesta che potrebbe scaturire dal disagio sociale, portare avanti le riforme ultra-liberiste e indebolire la democrazia considerata un peso (non solo quella borghese ma anche quella nei luoghi di lavoro ad es.)

      Naturalmente utilizzano tattiche diverse a seconda dei casi. In Spagna sfruttano le divisioni regionali, deviando il malcontento verso processi di balcanizzazione (così anche in Belgio , Olanda e Regno Unito).

      In Grecia puntano da un lato sulla destra tecnocratica al governo, dall’altro sulla destra social-nazista classica di Alba Dorata.

      In Italia puntano sui tecnici di governo dall’altro lato deviano il malcontento sul sentimento antipolitico. E non mancano nemmeno residuali spinte separatiste, non tanto della Lega ormai alla frutta ma nel Sud. In Sicilia i candidati non riferiti alle tecnocrazie al potere pompano spinte indipendentiste (il sogno mai celato di buona parte di Cosa Nostra)

    • Si, ma visto che tra chi pompa ( o meglio dire pompava ) spinte separatistiche in Sicilia c’era proprio Miccichè oltre che ovviamente Lombardo, appare evidente che in questa fase almeno pure di queste spinte la mafia se ne frega ...

      Piaccia o non piaccia, la fase è cambiata ... ed anche la mafia, che pure è più interessata in genere alle dinamiche regionali ( non solo siciliane come dimostra la Lombardia Connection ma anche certe vicende piemontesi e persino venete ) che non a quelle del potere nazionale romano, per il momento sta a guardare ...

      Parlando poi di separatismi mi sembra sbagliato vedere, a mio giudizio, nel neo-separatismo catalano solo un diversivo rispetto alla crisi .... può darsi che alcuni politici locali del partito al potere intendano fare una manovra del genere ... ma il separatismo catalano, come quello basco, ha una tradizione di secoli ed è stato centrale nella lotta contro il franchismo ...

      E poi c’è separatismo e separatismo .... ad esempio in Italia un separatismo sardo avrebbe certamente un senso, come quello corso rispetto alla Francia o quello irlandese rispetto alla GB ... tuttaltra storia i separatismi inventati di sana pianta per precisi interessi di pochi, da quello siciliano dell’immediato dopoguerra - fomentato e poi abbandonato dalla mafia e dalla Oss ( poi Cia ) amerikana - a quello vagheggiato dalla Lega negli scorsi decenni ....

      Piaccia o non piaccia, certi nazionalismi locali, quelli veri e non quelli fittizi, affondano le radici nella storia ... questioni di lingua, di tradizione, di cultura, a volte, come per l’Irlanda, anche di fede religiosa ... altrimenti dovremmo pure criticare i palestinesi ... se "nostra patria è il mondo intero", cosa in assoluto giusta ma con notevoli variabili particolari, che senso avrebbe la necessità di un nuovo stato di Palestina ? E invece ce l’ha, eccome ....

    • Io non sono nazionalista a prescindere, essendo comunista.

      Detto questo io non metto sullo stesso piano tutti i separatismi. Mi sento vicino alle posizioni di diversi gruppi separatisti baski ad esempio. Ma a quelli che pongono una critica di sistema e di ribaltamento dell’attuale società. In Catalogna, ma non solo, ci sono gruppi separatisti (attualmente forse i più forti) i quali ritengono che tutti i problemi derivino da Madrid ladrona e mangia soldi. una sorta di lega in salsa iberica. Questo separatismo serve a far si che tutto cambi per lasciare tutto com’è.

      Per quanto riguarda la Sicilia e il Sud Italia ti assicuro che non solo Miccichè propugna il separatismo. Il leader di uno schieramento politico dice da Napoli a Palermo che Voi (i vari locali di volta in volta) non hanno bisogno dell’Italia e che se si staccano è meglio. Spesso tra l’altro spalleggiati da gruppuscoli che qui chiamiamo fascio-separatisti come Insorgenza Civile o altri.

      Questo lo dico non con intento nazionalista ma per palesare quel mettere popolazioni le une contro le altre in base a invenzioni etniche che servono solo a nascondere i problemi. Il nemico per l’operaio di Pomigliano non è quello di Mirafiori ma per entrambi è Marchionne.

      Sulla Palestina è molto complesso. Io sarei idealmente per 2 popoli in uno stato laico e multietnico (anche se l’etnia è un’invenzione). Data la situazione però sarebbe impossibile (aprire un discorso sulla Palestina non farebbe finire più la mia risposta).

      Infine sinceramente pensare che Mafia e poteri forti stiano a guardare e chi vince vince... mi sembra almeno ingenuo. Siamo difronte ad un cambio epocale, voluto e indirizzato, che causerà una riduzione degli spazi democratici e un peggioramento delle condizioni di vita.

      Per attuarlo però bisogna prima radere al suolo il sistema attuale. Questa cosa la stanno facendo i poteri forti non certo i rivoluzionari, purtroppo.