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NOMINE RAI: UN VERO E PROPRIO GOLPE

Publie le martedì 6 aprile 2004 par Open-Publishing

Cari amici,

le nuove nomine alla RAI volute da Cattaneo ed avallate da tre membri del
CdA sono un vero e proprio golpe nel sistema della comunicazione pubblica.
Mettere nei posti chiave uomini provenienti da Mediaset completa quel disegno
di
occupazione dell’etere e della TV che è stato fin dall’inizio della legislatura
un obiettivo strategico del capo del governo. In tempi di crisi di consenso
questa è la mossa di chi pensa di blindare ogni espressione di dissenso
con le armi del ricatto e della censura, e l’ultima querela del ministro
Urbani contro Report non fa che confermare questa tendenza.

Biagi, Santoro, Luttazzi, Massimo Fini, Sabina Guzzanti, Marco Travaglio
e ora la Gabbanelli sono solo i casi più eclatanti. Decine di altri casi
di
censura e di soggezione al potere non sono nemmeno arrivati alle cronache,
soffocate dal silenzio del ricatto professionale e lavorativo.
Oggi, con questa ristrutturazione selvaggia, alla vigilia di elezioni cruciali,
la parola "regime" si fa sentire in tutta la sua concretezza. Vogliono eliminare
ogni spazio di dissenso, controllare tutta la TV, nemmeno una voce deve
cantare fuori dal coro. E oggi la Gasparri comincia il suo iter finale al
Senato.

Davanti a tutto questo, non basta la resistenza minoritaria dell’Annunziata.
Chiediamo agli Stati Generali dell’Informazione, all’opinione pubblica,
di mobilitarsi contro queste nomine e questa prassi. Chiediamo a tutti i
parlamentari dell’opposizione di praticare ogni forma di boicotaggio concreto
possibile. Chiediamo alla Commissione di vigilanza della RAI di convocare
immediatamente Cattaneo e i tre membri del CdA per chiedere conto dell’urgenza
ingiustificata di questi provvedimenti, che ridisegnano il volto dell’azienda,
affidando i posti chiave a persone tutte provenienti dalla concorrenza,
mortificando, tra l’altro, le professionalità della RAI.

Davanti al regime che avanza, non mettersi di traverso con tutte le proprie
forze è un’inconcepibile miopia politica. E se non lo si fa ora, quando
cambieranno la Costituzione, dove si andrà a spiegare agli italiani le proprie
ragioni, con una RAI completamente e devotamente governativa? Nel salotto
di Vespa?

Antonio Di Pietro - Achille Occhetto - Giulietto Chiesa