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Nassiriya : missione umanitaria

Publie le martedì 6 aprile 2004 par Open-Publishing

Tra le circa 15 vittime irachene degli incidenti a Nassiriya vi
sarebbero anche almeno due bambini e una donna.

La notizia, arrivata questa sera grazie all’inviata del Tg3 Giovanna
Botteri, è stata poi confermata dalla Cpa, l’Autorità provvisoria della
coalizione, che ha però detto che è molto difficile avere un bilancio
preciso dei morti.

Una trentina, invece, sarebbero i feriti tra miliziani e civili
iracheni, che secondo l’autorità militare italiana solo accidentalmente
sono capitati in mezzo agli scontri.

I militari si difendono e giustificano la strage chiamando in causa le
regole di ingaggio. Il comando del contingente italiano ribadisce che i
militari si sono limitati a rispondere al fuoco per autodifesa,
attenendosi scrupolosamente alle regole di ingaggio che prevedono «un
uso della forza minimo necessario e proporzionale all’offesa».

Ma è lo stesso bilancio della giornata a smentire le versioni ufficiali:
da una parte almeno 15 morti, tra cui donne e bambini, dall’altra tre
feriti da arma da fuoco: uno ad una natica e due al polpaccio.

I testimoni raccontano semplicemente, che i militari italiani hanno
sparato a caso tra la folla di civili che si era radunata per protestare
contro l’occupazione militare.

Un medico dell’ospedale generale di Nassirya ha detto oggi che
all’ospedale sono arrivati «dieci morti e 37 feriti da martedì alle
04:00 (le 02:00 in Italia», vittime degli scontri tra la milizia sciita
di Moqtada Sadr e le forze della coalizione.

Il dottor Khudayer Hizber ha anche detto che la casa di una famiglia di
cinque persone è stata colpita da un proiettile di mortaio. «Una bambina
di otto anni è morta, mentre il padre, la madre e due bambini sono
feriti», ha precisato.
Un altro ospedale si trova dall’altra parte del fiume ma non è
accessibile ai giornalisti.

"Qui se appena la gente ti vede in giro, ti sbrana" ha detto a
PeaceReporter una fonte italiana a Nassirya