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Nuovi elementi sul caso Berg

Publie le sabato 29 maggio 2004 par Open-Publishing

Il punto della situazione in base agli elementi sin qui
disponibili

Il video è chiaramente un falso per questo non ha sortito alcuno
stupore. Un’altra operazione psicologica messa in atto dal
Pentagono, sfruttando la morte di un ragazzo americano, Nick Berg?
Questa
naturalmente è un’opinione e quello che offro in questo
articolo è una sintesi di tutte le considerazioni e annotazioni
pubblicate su internet, ed è quanto basta per farci sentire
nuovamente sommersi da falsità e bugie.

La vita di Nick Berg

Secondo il padre e gli amici, Nick Berg era un sostenitore della
politica di Bush e "guardava a lui come a chi avrebbe portato la
democrazia in un paese che non l’aveva" (11). Ma finisce segnalato su
Il video è chiaramente un falso per questo non ha sortito alcuno stupore.
Un’altra operazione psicologica messa in atto dal Pentagono, sfruttando
la morte di un ragazzo americano, Nick Berg? Questa naturalmente è
un’opinione e quello che offro in questo articolo è una sintesi di tutte
le considerazioni e annotazioni pubblicate su internet, ed è quanto
basta per farci sentire nuovamente sommersi da falsità e bugie.

La vita di Nick Berg

Secondo il padre e gli amici, Nick Berg era un sostenitore della
politica di Bush e "guardava a lui come a chi avrebbe portato la
democrazia in un paese che non l’aveva" (11).
Ma finisce segnalato su Internet come un individuo nemico dell’America.
(26)
Si era già recato in Iraq dal 21 dicembre al 1 febbraio, quando avrebbe
preso contatti con una ditta che si sarebbe impegnata in seguito a
lavorare con lui.(10)
Ritorna in Iraq ma il suo nome non risulta in nessuna lista di pagamenti
e in nessun dossier (13)
Nel passato, poco dopo l’11 settembre, nel 2002, Nick era stato indagato
in quanto la sua password di accesso era uguale a quella di Zacarias
Moussaoui, sospetto "terrorista di al-Qaeda".
Per il padre si era trattato di una casualità in quanto il figlio,
quando studiava ad una scuola di volo in Oklahoma (Airman Flight School
a Norman), avrebbe incontrato Zacarias Moussaoui (allora un personaggio
qualunque), permettendogli di usare la sua password, per amicizia. (17)
Viene notata comunque la stranezza della vicenda: Berg per amicizia
fornisce ad un "supposto terrorista di Al-Qeada" la propria password e
viene successivamente assassinato da un altro noto "terrorista di
Al-Qaeda". (24)
Nick Berg aveva una ditta, la Prometheus Methods Tower Services Inc,
specializzata in costruzione di torrette per comunicazioni. La ditta non
risulta essere stata mai registrata al Pennsylvania Corporation Bureau,
secondo Brian McDonald, portavoce del Dipartimento di Stato. La
registrazione non è obbligatoria ma è il primo passo per potere
effettivamente lavorare. Dice infatti McDonald: "Solo uno sciocco non
registrerebbe i suoi affari al dipartimento in quanto è poi quasi
impossibile esistere senza farlo". (20)

Quale lavoro svolgeva in Iraq?

Il 18 gennaio in una e-mail Berg scriveva che la ditta aveva avuto un
sub-appalto da un grande consorzio che aveva vinto la gara per
l’assegnazione di un contratto per la Iraqi Media Network (controllata
dagli americani), "praticamente questo vuol dire che avremo la nostra
parte nella ricostruzione dell’Iraq".
Non è chiaro se tale appalto venne poi revocato.
Secondo le autorità americane, Berg, pur essendosi registrato al
Consolato americano a Baghdad, non risultava presente negli elenchi
degli impiegati del governo americano, né era affiliato alla coalizione
né aveva alcun appalto con la Autorità Provvisaria (Questo secondo la
stessa fonte che afferma che Berg non fu detenuto dagli americani).
Andy Duke, un consulente che aveva una camera nello stesso albergo in
Baghdad, dichiarava all’Associated Press, indicando le antenne radio su
un vicino hotel sulle rive del Tigri : "Il suo lavoro era stare su
quelle torri con il vento o la pioggia per mantenere in funzione il
sistema delle telecomunicazioni... E’ un lavoro decisamente pericoloso
ma è quello che faceva".(6)

Chi lo ha arrestato e tenuto in carcere?

Poco prima dell’arresto Nick Berg lavorava ad Abu Ghraib (è stato anche
visto di notte lavorare su una torretta) (6).
Il 24 marzo comunica ai genitori che il 30 dello stesso mese tornerà a
casa.
L’arresto è avvenuto il 23 o il 24 di marzo (la data cui si propende è
il 24 marzo), quando si trovava a bordo di un taxi, nei pressi di Mosul,
con una copia del Corano ed una altro libro intitolato "Il problema
ebraico" o "La soluzione ebraica" (a seconda delle testimonianze).
Ufficialmente l’arresto è stato opera della polizia irachena, ma il capo
della polizia locale, stando all’Ap, ha negato che Berg fosse mai stato
fermato dai suoi uomini.
Ed inoltre numerose chiamate alla polizia irachena, ottenevano la stessa
risposta: "Non è detenuto qui". Il giovane americano avrebbe comunicato
al padre con una email, dopo il suo rilascio avvenuto il 6 aprile, che
dopo il fermo da parte della polizia irachena, era finito in custodia
americana e interrogato da agenti dell’Fbi, i quali gli avevano vietato
di chiamare chiunque, parenti e avvocato compresi.
In particolare in una di queste e-mail sosteneva che gli agenti federali
sospettavano e chiedevano se avesse costruito una bomba per un oleodotto
o se era stato in Iran.
Berg diceva nello stesso messaggio di voler rientrare negli Usa appena
possibile.
Il suo rilascio avvenne 24 ore dopo che la famiglia aveva depositato una
richiesta presso la Corte federale di Philadelphia, sostenendo che il
figlio era tenuto prigioniero dai militari statunitensi in Iraq.
La detenzione di Berg da parte dell’esercito americano è confermata da
alcune e-mail in mano della famiglia Berg e inviate da funzionari
diplomatici degli Stati Uniti. In una di queste (l’e-mail del 1°
aprile), mostrata a The Associated Press, Beth Payne, funzionario del
consolato americano, scrive "E’ detenuto dai militari americani a
Mosul... sta bene e cerca di mettersi in contatto con i parenti".
(4,6,9)
Un giornalista cileno, Hugo Infante, che ha vissuto nello stesso albergo
ha raccontato: "Nic mi ha detto: ’La polizia irachena mi ha fermato, ha
visto sul passaporto il mio ultimo nome ebraico e il timbro israeliano.
Quell’individuo ha pensato che fossi una spia, così mi ha consegnato ai
militari americani che mi hanno incarcerato per 2 settimane’".(20)
In effetti, come scritto su http://www.philly.com del 14 maggio, "quel suo
ostinato desiderio di viaggiare fece sorgere sospetti – un religioso
ebreo che viaggia intorno a Mosul in taxi con un Corano", al punto che
"alcuni militari americani si sono chiesti se il patriottico Berg fosse
in realtà un aspirante combattente della libertà". Secondo fonti
militari americane, l’arresto ad opera della polizia irachena era
inivitabile in quanto un americano che gira senza scorta o protezione è
inusuale in Iraq, e per giunta con due libri ritenuti sospetti per un
americano. Niente di meglio quindi che colorare tutto l’episodio
dell’arresto con il riportare una frase che Nick non può aver mai detto
(se si confronta con l’e-mail spedita alla famiglia, in cui manifesta la
voglia di tornare in America): al momento in cui gli viene offerto di
tornare in America, Nick avrebbe detto: "preferisco recarmi via terra in
Kuwait".

Le ultime ore

Dal 9 aprile Berg non invia più e-mail.(12). Un portavoce del
Dipartimento di Stato ha detto che un funzionario americano di stanza a
Baghdad aveva offerto a Berg un posto sul volo per Amman il 10 aprile,
dicendogli che era rischioso rimanere nel Paese e spostarsi da soli,
come Berg pare facesse. L’uomo rifiutò, affermando che era intenzionato
a recarsi nel Kuwait. Veramente strano se si pensa che in una e-mail
spedita alla famiglia il 6 aprile Berg scriveva che non vedeva l’ora di
tornare a casa.
Berg è stato visto l’ultima volta proprio il 10 aprile (giorno in cui si
può ritenere che sia stato assassinato, come ipotizza il padre?). Quel
giorno lasciò l’albergo al Fanar di Baghdad, dove alloggiava. Quando il
14 aprile un funzionario statunitense (o una guardia privata appaltata
dagli americani) si recò all’hotel per verificare che fine avesse fatto,
nessuno se lo ricordava più.
Ai giornalisti dell’AP, alcuni addetti dell’albergo, che hanno richiesto
l’anonimato, hanno invece riferito di ricordare bene che Berg aveva
alloggiato nella camera 602 dal 6 al 10 aprile (esattamente la stessa
camera in cui aveva alloggiato in una precedente visita). Lo ricordano
come un ragazzo "simpatico", sempre sorridente, che lasciava l’albergo
al mattino e ritornava tardi, circa alle 22, di solito con birra e acqua
minerale. Un giornalista dell’Upi, che era ospite dello stesso albergo,
e aveva chiacchierato con Berg, ha raccontato che l’americano aveva
spiegato le ragioni del suo arresto con il fatto che pensavano che fosse
una spia israeliana, visto che aveva anche un timbro israeliano sul
passaporto. (4)

Il ritrovamento del cadavere

Ciò che viene ritrovato vicino a Mosul l’8 maggio (è la data più
attendibile, anche se può essere accettata quella del 10 maggio) è il
corpo di un uomo senza testa. Non si sa chi lo ha effettivamente
ritrovato. Se il corpo viene trovato il 10 maggio o prima, non si
capisce perchè il video, firmato Zarqawi, venga datato 11 maggio (come
se fosse possibile ritrovare un cadavere e giustiziarlo il giorno
successivo). Per gli amanti delle "stranezze", il video viene firmato
11/5, in ricordo dell’11/3 e 11/9. (15)

IL FILM: una pessima regia, effetti speciali non curati, scarsa
conoscenza dell’Islam

Il film viene lanciato su internet non dall’Iraq, Afghanistan, Pakistan,
ecc. ma da Londra e da Nurberg (se non addirittura dalla CNN)
Sebbene il server sia in Malesia, gli autori dei due siti che hanno
messo in rete il filmato (http://www.al-asnar.net e http://www.al-asnar.biz, entrambi
attuamente out per intervento delle autorità) si trovano in Europa, ed
esattamente quello del primo sito è Abdel Rahman al-Rashed, Londra e
quello del secondo è Omar AbuOmar, Nurnberg, Danimarca. (5)
Le circostanze del rilascio del video sono alquanto strane. Un
giornalista della Reuters nominò per primo il sito Muntada al-Ansar
al-Islami (http://www.al-asnar.biz) come fonte del video. Il sito è adesso non
raggiungibile, ma Aljazeera.net vi si collegò nei primi 90 minuti dalla
diffusione della notizia, non riuscendo a trovare il video: operazione
che riuscì miracolosamente a Fox News, CNN e BBC, che insieme
scaricarono il video dal sito "arabo". (15)
Come noto ci sono in rete centinaia di falsi siti islamici gestiti dalla
CIA. (9)
Il video non è una registrazione continua, ma vi sono alcuni tagli nei
punti cruciali. I vari pezzi uniti insieme sono composti da 1) "Berg"
seduto su una sedia parla della famiglia; 2) "Berg" seduto sul pavimento
con i "militanti" dietro; 3) movimento della camera; 4) "Berg", privo di
movimenti, steso sul pavimento mentre viene tagliata la testa. (9)
L’ora mostrata sul video sembra evidenziare una differenza di 11 ore fra
la fine della lettura del documento e la decapitazione. (21)
Nel video scorre l’ora che segna il momento dell’esecuzione: 13 e 46 –
13 e 47 (cioè 1:46 e 1:47 pm). Ma l’ora non è indicata in arabo. "Gli
arabi usano l’ora nell’inglese militare?"(18)

La scena del delitto

La qualità dell’audio suggerisce che la scena viene registrata in una
stanza grande e vuota (3, 8)
Nella parte iniziale del video si osserva che Berg è seduto su una sedia
bianca che è perfettamente uguale a quelle presenti nel carcere di Abu
Ghraib (16, 24) (FOTO).
Le pareti hanno lo stesso colore giallo e il battiscopa ha lo stesso
colore di quelli presenti nel carcere.

I personaggi

Le immagini di "Berg" non hanno, a parere si molti osservatori,
somiglianza con precedenti foto di Berg fornite dalla famiglia. Qualcuno
segnala che il "Berg" del filmato ha una illuminazione diversa dagli
uomini con la tuta, come se fosse sovrapposto (13)
Berg non sembra avere alcuna idea di quello che sta per accadergli.
"Probabilmente gli era stato detto che si trattava di una finzione" (16)

Si sostiene anche l’ipotesi che Berg fosse già morto durante
l’esecuzione, il che spiegherebbe l’assenza dei movimenti involontari e
della perdita di sangue.(25)
Berg indossa la tuta arancione dello stesso colore di quella indossata
nelle carceri americane (24)
Uno dei personaggi (Zarqawi?) indossa un anello d’oro nella mano destra,
che riflette la luce varie volte durante il video. Indossare un anello
d’oro è proibito dall’Islam.(3)
Un "militante" porta sulla spalla un AK-47, tipo "Gilal" (un arma
migliorativa dell’AK-47s, fabbricata in Israele).(24)
Nessuno dei personaggi indossa guanti (8) e gli "Arabi" del filmato
risultano avere mani e pelle bianca (16); osservazioni antropologiche
indicano che i 5 personaggi hanno "un fisico occidentale, una postura
occidentale e movimenti occidentali" (25)
Molti notano che "militanti" corpulenti e ben nutriti sono una rarità,
se si considera le peripezie cui sono sottoposti ed inoltre non
corrispondono alla taglia media degli iracheni (24)
Indossano giubbotti antiproiettile ("terrorista" N. 2,4,5), come quelli
che vestono le guardie carcerarie e gli uomini della CIA (16)
L’individuo sulla destra ha scarpe bianche, situazione poco verosimile
per chi cammina nel deserto (16)

"L’assassino"

La CIA ritiene che l’esecutore materiale sia Abu Masub al-Zarqawi che
secondo fonti islamiche sarebbe dato per morto già nel marzo scorso. E’
opinione generale che se accettassimo comunque che si tratti del
giordano, non si capirebbe perchè tiene coperto il suo volto ben
conosciuto a tutti (15). Ad analoghe conclusioni giunge l’esperta della
CNN per problemi medio-orientali, Nasr, che afferma: "L’accento non è
giordano, il che elimina subito qualsiasi elemento giordano dalla
storia".(7) D’altronde, viene sottolineato che, ammesso sia sempre vivo,
Zarqawi aveva subito l’amputazione di un arto inferiore e indossava una
protesi, mal funzionante, mentre nel filmato nessuno appare mostrare
tale infermità. (22, 24)

La decapitazione

C’è un chiaro asincronismo tra le presunte urla di Berg e le manovre
dell’esecuzione. Si legge su luogocomune.net: "Le ’urlà di Berg, nel
momento in cui è gettato a terra, appaiono chiaramente fuori sincrono.
Come se fossero state aggiunte in seguito alla colonna sonora"(1, 2).
Per tutta l’esecuzione "Berg" rimane fermo e non mostra movimenti.
Il dr. Raul Castro Guevara, chirurgo ed esperto in Medicina Legale,
dichiara in una intervista che "Non è in alcun modo possibile che l’uomo
nel video fosse vivo e il suo cuore in funzione quando è avvenuta la
decapitazione. In questi casi, infatti, il cuore spinge il sangue ad
alta pressione nelle arterie e allora in caso di taglio di una delle
arterie del collo vi è una massiva fuoriuscita di sangue. Per questo
nella mia opinione il video è un falso".(2)
Inoltre "non c’è alcun schizzo di sangue, che invece dovrebbe uscire a
fiotti potenti, soprattuto dalla carotide, arteria molto spessa che
proviene direttamente dal cuore"; quando si ledono vasi arteriosi
importanti il sangue schizza tutto intorno fino a 10 piedi".(1,15)
Un’altra discordanza con un evento reale è che la testa una volta
tagliata e sollevata in alto non mostra gocciolature di sangue. Ed
inoltre la testa, il pavimento, i vestiti di Berg e le mani dell’
"Arabo" dovrebbero risultare insanguinati e questo è ciò che non si
verifica.
Il taglio appare molto netto, il che è impossible da ottenere durante un
atto violento, su persona viva e con estrema rapidità (la testa sospesa
appare quella di un uomo ghigliottinato)(24)

Dialoghi e sonoro

L’audio risulta doppiato (15).
Nei secondi finali del video, alcuni hanno udito per due volte una
debole voce occidentale che sembra dire: "They will be done". Questa
voce è udibile in tutte le copie esaminate e può essere udita meglio
quando amplificata. (14).
L’analisi della riproduzione delle urla di ’Berg’ dimostrano che sono
amatorialmente doppiate e prodotte da una voce femminile. (15)
I "militanti" qundo stanno "uccidendo Berg" strillano come americani
(16)
Secondo l’esperta per il Medio Oriente della CNN, Octavia Nasr, i
personaggi che vestono i panni dei "terroristi" non pronunciano la
parola al Qaeda, come sostenuto da chi ha tradotto il video. Infatti
secondo la giornalista chi parla dice al qaed (non al Qaeda) che vuol
dire "stare seduto; non fare niente". Questo fatto è interpretato dalla
CNN come un "errore onesto", ma potrebbe avere un’altra spiegazione: chi
parla nel video pronuncia male certe parole arabe. (7)
Molti hanno sottolineato come gli "esecutori" non avessero un accento
iracheno o giordano; alcuni vi ritrovano un accento egiziano o iraniano,
(15) altri sostengono che chi parla nel video non è di madrelingua araba
(24)

Il lancio del film

Il tempismo con cui viene riportato l’evento all’opinione pubblica
americana (la sera dell’11 maggio alle 18 e 30) e al Congresso,
’casualmentè durante una seduta dello stesso, e una seduta in cui i
senatori stavano discutendo sugli orrori delle torture.

Riassumiamo quello che è accaduto in quelle poche ore: 1) Esecuzione; 2)
Ritrovamento del cadavere senza volto e sua identificazione; 3) Notifica
ai parenti; 4) Rapporto al Congresso; 5) Rilascio ai media con tanto di
video, "e tutto questo sorprendentemente in 1 giorno" (15). Il tempismo
si evidenzia anche nel fatto che il video esce nel culmine dello
scandalo delle torture in Iraq.(23)

Parte II: approfondimenti (in uscita)

(1) http://www.luogocomune.net/lc/modules/news
(2) http://www.aztlan.net/fake_video.html
(3) http://www.khilafah.com
(4) http://www.arabmonitor.info
(5) http://www.jackblood.com/index/id1.html
(6) http://www.msnbc.msn.com/id/4953015
(7) http://www.cnn.com/TRANSCRIPTS/0405/12/lol.02.html

(8) http://www.abcnews.com/sections/GMA/Investigation/
nick_berg_clues_040513-1.html
(9) Murder or media manipulation?
(http://www.apfn.org/apfn/pow_beheaded.htm)
(10) http://www.philly.com/mld/philly/news/local/861752
3.htm?1c
(11) Family of Nick Berg blames Bush administration
(http://www.apfn.org/apfn/pow_beheaded.htm)
(12) http://www.delawareonline.com/newsjournal/local/20
04/05/13bergfamilydisp
(13) Was Berg CIA? (http://www.apfn.org/apfn/pow_beheaded.htm)
(14) Western voice heard on Nick Berg videotape
(http://www.BreakForNews.com/NickBergEnemiesList.ht
m)
(15) (http://www.apfn.org/apfn/pow_beheaded.htm)
(16) http://marc.perkel.com/archives/000233.html
(17) http://www.cnn.com/2004/US/Northeast/05/13/berg.en
counter
(18) http://www.drudgereport.com/iiraq3.htm
(19) http://www.daily.com
(20) http://edition.cnn.com
(21) http://www.billingsgazette.com
(22) http://www.conspiracyplanet.com
(23) http://www.tehrantimes.com
(24) http://www.rense.com
(25) http://www.friendsofliberty.com
(26) http://www.comedonchisciotte.net