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Ottava giornata di blocco nello stabilimento lucano
Publie le lunedì 26 aprile 2004 par Open-PublishingFermi impianti Fiat (no Cassino). Fiom: sciopero generale
mercoledì. Ottava giornata di blocco nello stabilimento lucano. I
lavoratori reclamano modifiche dei turni di lavoro e aumenti
salariali.
POTENZA - Grande tensione davanti allo stabilimento Fiat di
Melfi, oggi all’ottavo giorno di blocco consecutivo: reparti
mobili della polizia stanno caricando i manifestanti che bloccano
l’accesso principale all’area industriale di Melfi.
I manifestanti sono arretrati e hanno tutti alzato le mani.
In prima mattinata gli agenti dei reparti celeri avevano provato
a spostare uno per uno i manifestanti del blocco principale
dell’area industriale. Ma i lavoratori hanno fatto resistenza
passiva, una volta rimossi si spostavano e si ricollocavano alla
fine del blocco.
SCIOPERO MERCOLEDI’ - Intanto si è saputo che la categoria dei
metalmeccanici potrebbe incrociare le braccia mercoledì a
sostegno della lotta degli operai di Melfi. Lo si apprende dalla
segretaria della Fiom Nazionale. Lo sciopero di martedì di
quattro ore alla Fiat e alle aziende dell’indotto automobilistico
è stato invece revocato.
MELFI - Nel giorno in cui tutti gli stabilimenti Fiat, tranne
Cassino, sono rimasti fermi per mancanza dei componenti prodotti
in Lucania, a Melfi sono dunque intervenute le forze dell’ordine.
La protesta, guidata da Fiom, Cobas, Cisal e Ugl, è stata indetta
per chiedere modifiche dei turni di lavoro e aumenti salariali.
Stamattina alcuni autobus con a bordo lavoratori che chiedevano
di entrare in fabbrica sono arrivati scortati dalle forze
dell’ordine. Polizia e carabinieri hanno cercato di aprire un
varco nel blocco principale.
MIRAFIORI - In agitazione oggi anche lo stabilimento di Torino
per lo sciopero di 2 ore proclamato dalla Fiom a Mirafiori, dove
sono rientrati stamani, dopo due settimane di cassa integrazione,
i circa 800 addetti delle linee della Thesis, Libra e dalla Alfa
166.
«I lavoratori rispondono con lo sciopero, e non con lettere
fantasma che a Mirafiori sono sconosciute e non rappresentano gli
operai torinesi - afferma il segretario della Fiom di Torino,
Giorgio Airaudo - ai gravi fatti che la Fiat sta generando a
Melfi, dove non dialoga con i lavoratori e favorisce l’intervento
della forza pubblica. Si fermino le cariche della polizia e si
apra la trattativa», aggiunge l’esponente sindacale. Anche nelle
altre fabbriche dell’indotto torinese sono in corso dichiarazioni
di sciopero da parte della Fiom «contro le cariche della polizia
e a sostegno della lotta degli operai di Melfi».