Home > Più uniti, più forti

Più uniti, più forti

par Claudio Grassi

Publie le giovedì 19 gennaio 2012 par Claudio Grassi - Open-Publishing

Il Comitato Politico Nazionale che si è svolto il 14 e 15 gennaio – il primo dopo il Congresso di Napoli – è stato positivo.
Alla fine del post troverete i link con tutti i materiali: i componenti della nuova direzione nazionale, il documento politico proposto e approvato dalla segreteria nazionale, il documento respinto presentato congiuntamente dalla seconda e terza mozione congressuale, gli ordini del giorno approvati.
Quali sono gli elementi positivi che ho colto?
In primo luogo un clima più disteso tra le compagne e i compagni.
Questo non è un dettaglio. È il frutto del congresso di Napoli che, pur con tutti i limiti, ha segnato un passo avanti verso un superamento delle nostre divisioni interne. Divisioni spesso prodotte più da irrigidimenti reciproci che non da reali divergenze politiche.
Non è che tutto sia risolto. Problemi al centro e in alcuni territori restano. Ma il modo con cui si stanno affrontando – quello della condivisone e del confronto – aiuta questo processo. Dobbiamo dargli continuità.
Non si tratta di un dettaglio ed è per questo che pongo questo aspetto positivo come quello principale.
Lo faccio perché sono convinto che da esso ne discendano altri.

A partire dal fatto che in questo Cpn abbiamo avuto – ed era tanto tempo che non si verificava – una buona parte dei compagni e delle compagne che sono intervenute che ha parlato delle loro esperienze locali, dei problemi che vivono nei territori. Anche molti degli interventi dei dirigenti nazionali si sono caratterizzati sui problemi e sulle iniziative che attengono al loro settore di lavoro piuttosto che a ragionamenti di carattere generale.
Tutto questo ha dato il senso di un partito che lavora, che fa tutto il possibile per ricostruire una propria presenza politica e una propria credibilità logoratasi negli anni passati.
Dobbiamo implementare questa tendenza. Solo rafforzando questa modalità rendiamo di nuovo “belle” e interessanti le riunioni dei nostri organismi dirigenti. Un comitato politico nazionale che anziché essere principalmente una passerella dove i vari dirigenti si confrontano, torni ad essere un luogo di dibattito a tutto campo, di socializzazione di esperienze, di possibilità per il compagno/a del territorio o del compagno/a giovane di poter intervenire senza sentirsi a disagio.
E questo è un altro elemento positivo di questo Cpn. Diversi volti nuovi, spesso giovani e donne, hanno preso la parola e i loro interventi sono stati seguiti con attenzione.

Un altro aspetto importante sta nel fatto che la linea uscita dal congresso di Napoli è stata ulteriormente precisata e, soprattutto, si sta cercando di metterla in pratica.
Da questo punto di vista occorre dedicare il massimo impegno nell’organizzare sui territori, in modo unitario e aperto ai movimenti, la campagna contro il Governo Monti “paghi chi non ha mai pagato” e nel preparare bene la partecipazione alle prossime scadenze nazionali come lo sciopero dei sindacati di base del 27 gennaio e, soprattutto, la manifestazione nazionale della FIOM dell’ 11 febbraio.
Sulla valutazione del confronto politico a sinistra – nel dibattito – ci sono stati anche accenti diversi. In particolare sul fatto se sia giusto individuare nell’Idv il soggetto politico con il quale stabilire una “corsia preferenziale”. Nelle conclusioni Ferrero ha chiarito che non si tratta di stabilire delle priorità nell’interlocuzione a sinistra, ma che per noi è importante utilizzare tutte le possibilità che ci sono per riuscire a trovare delle convergenze che ci consentano di uscire dall’isolamento. Da questo punto di vista l’esperienza di Napoli – pur con tutte le sue contraddizioni – e la coalizione tra noi e Idv che si profila a Palermo sono fatti importanti che vanno valorizzati. In ogni caso il quadro politico che sembra consolidarsi attorno al Governo Monti fino alla fine della legislatura sta determinando anche in Sel una modifica della propria proposta politica. Proprio durante il Cpn infatti Vendola ha rilasciato una intervista su l’Unità (anche di questa troverete il link alla fine dell’articolo) dove si ipotizza una coalizione Sel Idv alternativa al Pd, qualora il partito di Bersani decidesse di fare una coalizione con il Terzo Polo. Sono elementi nuovi, di movimento del quadro politico, che devono indurci a perseguire con maggiore coraggio e determinazione la linea unitaria decisa al congresso di Napoli.

Un’ultima considerazione che si ricollega al post precedente su Liberazione. Era il primo Cpn dopo la sospensione delle pubblicazioni. Ebbene nonostante il segretario ne abbia parlato nella relazione e sulla vicenda si siano soffermati il direttore Dino Greco e l’amministratore Marco Gelmini, sia stato letto un comunicato delle lavoratrici e dei lavoratori (anche di questo trovate il link alla fine del post) e sia stato distribuito e votato un Odg della segreteria nazionale, sono stati pochissimi gli interventi (non più di 5 su oltre 60 intervenuti) che hanno parlato di Liberazione. Non voglio ricavare nessuna conclusione da questo fatto, ma penso debba fare riflettere sia il partito sia il giornale.

COMPONENTI DIREZIONE NAZIONALE
DOCUMENTO POLITICO APPROVATO (proposto dalla Segreteria nazionale)
DOCUMENTO POLITICO RESPINTO (presentato da seconda e terza mozione congressuale)
ORDINI DEL GIORNO APPROVATI: LiberazionePareggio di Bilancio in Costituzione

Giù le mani dall’acqua

INTERVISTA NICHI VENDOLA
COMUNICATO LAVORATORI LIBERAZIONE

http://www.claudiograssi.org/wordpress/2012/01/piu-uniti-piu-forti/