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REPORT DEL SEMINARIO SULLA SMILITARIZZAZIONE DELLA SICILIA
Publie le giovedì 22 luglio 2004 par Open-PublishingREPORT DEL SEMINARIO SULLA SMILITARIZZAZIONE DELLA SICILIA, SVOLTOSI IL
20 LUGLIO AL MEETING INTERNAZIONALE CONTRO IL PONTE SULLO STRETTO A MESSINA.
di Nella Ginatempo
Il seminario e’ stato organizzato dal comitato per la smilitarizzazione
di Sigonella, ospitato dal meeting, a sua volta organizzato dal Messina
Social Forum, Rete messinese contro tutte le guerre, e altre numerose associazioni.
Hanno svolto relazioni Alfonso Di Stefano ( Comitato per la smilitarizzazione
di Sigonella), Antonello Mangano ( Terrelibere), Nella Ginatempo ( Bastaguerra).
La questione della smilitarizzazione di Sigonella è stata analizzata sia
come contesto specifico nei legami mafiosi e politici che caratterizzano
la pluridecennale presenza americana nell’isola e i più recenti ampliamenti
della base, sia come parte del generale processo di militarizzazione dei
territori italiani ed europei contro cui siamo impegnati a costruire una
vera rete e praticare la campagna contro le basi militari.
Circa il primo aspetto si è evidenziato l’insieme di danni ambientali, rischi
per la sicurezza e di ricatti occupazionali che, similmente ad altre aree,
vengono determinati dalla presenza di una base straniera con due specificità:
a) le connivenze nel sistema di appalti e subappalti tra comando USA, mafia
locale e cooperative rosse emiliane interessate ai lavori di costruzione,
b) l’alternativa realistica e praticabile per le necessità del sistema
di trasporti siciliani che verrebbe costituita dall’aeroporto di Sigonella,
riconvertito ad uso civile, come vero PONTE tra la Sicilia, il Mediterraneo
e l’Europa, alternativo al PONTE SULLO STRETTO.
Circa il secondo aspetto- il contesto nazionale e internazionale della militarizzazione
dei territori- si è analizzato il processo di ampliamento della basi USA
e NATO in Italia che vogliono trasformare la piattaforma Italia nella più
immediata retrovia della guerra globale in Medio Oriente e contro gli "Stati
canaglia" del Sud del mondo. Dal comando navale della NATO a Napoli, alla
nuova base navale di Taranto, all’ampliamento di Sigonella e alla richiesta
restituzione di Comiso agli USA, all’ampliamento del porto nucleare di Maddalena,
agli ampliamenti di Camp Darby e degli sbocchi portuali in Toscana. Questo
disegno strategico richiede un salto di qualità nelle capacità organizzative
del movimento altermondialista e pacifista se vogliamo avviare un processo
di coinvolgimento delle popolazione su questo tema e costruire una opposizione
efficace contro la guerra globale e le sue basi. La proposta discussa e
approvata dall’assemblea dei presenti è stata quella di un percorso che
ci porti alla realizzazione della campagna contro le basi USA-NATO in Italia
.
Il percorso prevede:a) partecipazione all’assemblea nazionale del movimento
e coinvolgimento delle reti e associazioni nazionali per il lancio della
campagna; b)organizzazione di una assemblea specifica per il lancio della
campagna sulle basi ai primi di ottobre con il coinvolgimento di un comitato
di sostenitori costituito da parlamentari, giornalisti, giuristi e testimonials
e con la partecipazione attiva di tutti i comitati di lotta ( esempio "gettiamo
le basi" di Sardegna ed Emilia, movimento antagonista di Camp Darby, comitato
per la smilitarizzazione di Sigonella, Aviano, Taranto, Napoli, Altamura,
Grosseto ) sia a base regionale che locale; c) proposta di una "staffetta"
per la smilitarizzazione dei territori attraverso un pulmino che compia
l’itinerario di raccordo tra tutte le basi italiane dove è possibile costruire
esperienze di lotta e controinformazione, per lanciare coordinamento di
iniziative, assemblee regionali, "giornate di eventi alle basi" e costruire
la rete sui territori.
Si è registrato molto interesse a partecipare a questo percorso, anche per
i risultati soddisfacenti dell’esperienza precedente delle carovane di pace
in Sicilia, e dunque il clima politico e la disponibilità a lavorare insieme
sono stati molto buoni.