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Roma Nord - termometri "impazziti" ed elettrosmog
Publie le venerdì 21 gennaio 2005 par Open-Publishing14 commenti
di Coordinamento Comitati Roma Nord
LA SALUTE DEI CITTADINI CORRE UN GRAVE RISCHIO: IL MERCURIO FRAMMENTATO DI MIGLIAIA DI TERMOMETRI E’ IL SEGNALE CHIARO DI UNA SELVAGGIA DEREGOLAMENTAZIONE DELLE STAZIONI RADIOBASE E DEGLI IMPIANTI RADIOTELEVISIVI.
I COMITATI ROMA NORD LANCIANO L’ALLARME E PROPONGONO: OBBLIGARE I GESTORI DI TELEFONIA E LE EMITTENTI RADIOTELEVISIVE AD INSTALLARE I LIMITATORI DI POTENZA ALL’INGRESSO DELLE ANTENNE.
Emittenti radiofoniche che si fanno la guerra a colpi di KiloWatt per far prevalere il proprio segnale, un numero sempre crescente di stazioni radio-base per la telefonia mobile, completo lassismo nei controlli delle nuove antenne e monitoraggio scadente e superficiale dei valori delle emissioni.
Sono queste le principali inadempienze della autorità amministrative e sanitarie che stanno all’origine di una situazione di grave rischio per la popolazione.
Le forzate interpretazioni delle normative vigenti hanno determinato una completa deregolamentazione che liberalizza le emissioni di elettrosmog vanificando i controlli quasi sempre postumi.
Il limite legislativo attuale di 6 volt/metro é una burla se non si introducono delle "scatole nere" e dei limitatori di potenza per ogni impianto a spese dei gestori che controllino 24 ore su 24 il rispetto di quel limite ed impediscano con un meccanismo automatico l’abuso quantitativo di potenza.
La soluzione esiste e basterebbe inserirla nelle leggi e nelle delibere concernenti la materia come un requisito di progetto: l’obbligo di un limitatore di potenza all’ingresso di ogni antenna che determina lo spegnimento automatico dell’impianto ogni qualvolta venga superata la potenza dichiarata nel progetto, che deve essere un parametro corrispondente al rispetto dei valori di emissione consentiti dalla legge in vigore.
Ci auguriamo che tutti quegli Enti locali e organismi tecnici a carattere pubblico preposti alla tutela della Salute e dell’Ambiente dei cittadini, come ISPESL, ARPA, ASL, Agenzia Regionale di Sanità Pubblica si rendano conto di qual’è la posta in gioco e della necessità di intervenire drasticamente prima che dal danno visibile alle migliaia di termometri si sviluppi e si realizzi un danno ancora più grave e irreparabile come quello alla vita delle persone.
Coordinamento Comitati Roma Nord www.comiromanord.it , cittadiniattivi@libero.it
Messaggi
1. > Roma Nord - termometri "impazziti" ed elettrosmog, 24 gennaio 2005, 19:08
Ho letto il vostro articolo e vi devo dire che l’ho fatto ridendo di gusto, perchè contiene delle baggianate clamorose. Innanzi tutto questa:
""Il limite legislativo attuale di 6 volt/metro é una burla se non si introducono
delle "scatole nere" e dei limitatori di potenza per ogni impianto a spese
dei gestori che controllino 24 ore su 24 il rispetto di quel limite ed impediscano
con un meccanismo automatico l’abuso quantitativo di potenza.""
Chi scrive una cosa del genere non ha la più pallida idea di come funzioni un ripetitore per telefonia e qualsiasi altro apparato trasmittente, ma a parte questo fatemi capire una cosa: i termometri impazziscono e voi immediatamente date la colpa ai campi elettromagnetici?
Allora ha ragione Wanna Marchi a vendere le bustine coi numeri del lotto a 150mila lire l’ una. Hanno ragione quelli che dicono che la Madonnina di Civitavecchia piangeva sangue miracolosamente (malgrado nessuno della famiglia dei proprietari abbia consentito a sottoporsi all’ esame del DNA), e in generale hanno ragione tutti quelli che approfittano della credulità popolare per fare soldi, propaganda o per lanciare allarmi.
Però in fondo non mi meraviglio molto, i campi elettromagnetici nell’ iconografia popolare sono qualcosa di misterioso, invisibile e vagamente ostile. Un approccio superficiale non funziona, per capire qualcosa occorre ragionarci sopra, informarsi, chiedere, studiare. Proprio quello che l’ ignoto estensore dell’ articolo non ha fatto.
Buon divertimento, e grazie per la pazienza.
Paolo
1. > Roma Nord - termometri "impazziti" ed elettrosmog, 24 gennaio 2005, 19:44
A parte il fatto che chi scrive quell’ articolo non e’ un singolo, ma un Coordinamento di Comitati della Zona Nord di Roma che ha gia’ vinto molte battaglie contro l’ elettrosmog, tra l’ altro sono gli stessi che hanno sputtanato la questione delle emissioni di Radio Vaticana nella zona di Cesano - e’ in corso un processo contro i responsabili di detta Radio - , perche’ non ci spieghi, dall’ alto della tua scienza, perche’ quell’ affermazione sarebbe una "baggianata" ?
Tra l’ altro nel comunicato in questione - ma anche nei giornali e telegiornali locali , comprese interviste ai carabinieri che si occupano dell’ inchiesta sul fatto - si e’ fatto riferimento non soltanto ai ripetitori di telefonia mobile, presenti in modo abnorme in quella zona, ma pure all’ antenna Rai che sovrasta la collina di Monte Mario.
E gia’ che ci sei, facci qualche altra ipotesi, piu’ credibile secondo te, della causa dei termometri impazziti.
Fenomeno peraltro avvenuto non solo nella farmacia di Monte Mario ma anche in tutte le abitazioni della zona e ha riguardato anche barometri, orologi elettrici e telecomandi tv.
Dai, illuminaci......
Keoma
2. > Roma Nord - termometri "impazziti" ed elettrosmog, 25 gennaio 2005, 18:27
Keoma scrive:
""A parte il fatto che chi scrive quell’ articolo non e’ un singolo, ma un Coordinamento di Comitati della Zona Nord di Roma che ha gia’ vinto molte battaglie contro l’ elettrosmog, tra l’ altro sono gli stessi che hanno sputtanato la questione delle emissioni di Radio Vaticana nella zona di Cesano - e’ in corso un processo contro i responsabili di detta Radio - , perche’ non ci spieghi, dall’ alto della tua scienza, perche’ quell’ affermazione sarebbe una "baggianata" ? ""
Per scrivere un articolo tecnico bisogna documentarsi, indagare, mettere insieme un minimo di competenza. Altrimenti puoi essere anche Buddha, ma scrivi una cretinata.
Ti consiglio (oppure consiglio il Coordinamento) di informarsi meglio sul funzionamento degli impianti di trasmissione, e soprattutto di far lavorare l’ intelligenza. Con Google puoi trovare moltissime informazioni al riguardo, oppure puoi fare domande in diversi Forum e NewsGroup dedicati a questo o ad argomenti consimili, così eviterai in futuro di parlare a vanvera. Prova per esempio su it.hobby.elettronica, su it.discussioni.leggende.metropolitane o su it.hobby.radioamatori ma soprattutto all’ indirizzo www.cicap.org che se non altro offre letture intelligenti. Poi anche qui: http://www.zadig.it/ambiente/3/57.htm
Ora veniamo alla parte tecnica. Innanzi tutto gli impianti ripetitori di telefonia cellulare (si chiamano BTS) hanno una potenza di 30 watt. Per chi non capisce di trasmissioni possiamo confrontarla con quella di un forno a microonde medio, che va dai 1000 watt ai 1500 watt, più o meno tutti l’ abbiamo in casa, quindi possiamo verificare che effetti produce. Se mettiamo un pollo dentro al forno, si scalda. Se lo mettiamo davanti all’ antenna di una BTS no, primo perchè non c’è potenza sufficiente, secondo perchè questa viene irradiata in un fascio piuttosto largo invece di venire concentrata sul pollo.
La potenza di 30 watt e’ fissa, il trasmettitore è costruito e omologato per quella e non aumenta mai, nè col numero delle telefonate in corso, nè con altri fattori. Il discorso della "scatola nera" è quindi una stupidaggine. Oltretutto non ha senso avere una potenza maggiore, perchè la cella (da qui il nome del telefono cellulare) che è l’ area di copertura della BTS, è meglio che sia piccola, perchè il traffico viene meglio gestito e non c’è rischio che le frequenze di una si sovrappongano a quelle di un’ altra.
Questa è una spiegazione molto semplificata, un tecnico specializzato avrebbe molto da ridire, ma non è il caso di complicare ulteriormente le cose, quello che mi interessa sottolineare in ogni modo è un fatto che hai citato nel tuo messaggio:
""Fenomeno peraltro avvenuto non solo nella farmacia di Monte Mario ma anche in tutte le abitazioni della zona e ha riguardato anche barometri, orologi elettrici e telecomandi tv""
Perchè non aggiungi anche gli sciacquoni dei water? Sant’ Iddio, lo sanno anche i bambini che i barometri sono strumenti meccanici e non elettronici, come diavolo faranno i campi elettromagnetici a influenzarli? Non diciamo fesserie per favore! Gli orologi elettrici poi sono di due tipi: o prendono il tempo dai 50 Hz della rete ENEL (come per es. le radiosveglie) oppure sono a pila e hanno dentro un oscillatore al quarzo. Al massimo possono sbagliare perchè si guastano o perchè l’ oscillatore al variare della temperatura si sposta leggermente di frequenza, ma a questo punto se qualcuno confonde un guasto per un fenomeno soprannaturale e/o misterioso bisogna occuparsi del proprietario, non dell’ orologio. I telecomandi TV sono di due tipi: infrarossi o ultrasuoni. Anche qui a meno di un guasto i campi elettromagnetici non c’entrano proprio nulla. La suggestione invece non la escluderei.
Anzi, a proposito di suggestione, avrei da raccontare un episodio avvenuto qualche tempo fa in una città del nord. Devi sapere che il Ministero dell’ Interno ha recentemente acquistato una rete di comunicazioni digitale, il che comporta fra l’ altro nuovi apparati per equipaggiare le auto della Polizia e nuove antenne da installare sulle questure italiane. In una di queste la ditta appaltatrice aveva appena eretto un traliccio per reggere le antenne, che però non erano ancora state installate, ma appena gli abitanti della zona lo videro iniziarono a protestare lamentando disturbi di tutti i generi. C’era chi aveva il cane colpito da tachicardia, chi non vedeva più la televisione, chi lamentava improvvisi mal di testa; il tutto senza che nemmeno un watt di potenza fosse ancora uscito. Fu indetta una pubblica conferenza-dibattito con l’ ARPA che ovviamente non poteva fare altro se non certificare l’ assoluta inconsistenza delle lamentele, ma la forza della suggestione era tale che ad un certo punto una vecchietta se ne uscì dicendo: "si si voi potete dire quello che vi pare ma da quando c’è quell’ affare là io non riesco più a stirare come prima....."
Poi hai scritto: ""E gia’ che ci sei, facci qualche altra ipotesi, piu’ credibile secondo te, della causa dei termometri impazziti."" Bene, la mia ipotesi è questa: può essere stata semplicemente una partita di termometri difettosi. Poi qualcuno si è gasato e ha cominciato a gridare che tutti i termometri sono impazziti, mentre invece forse solo una parte ha dato indicazioni sbagliate. La suggestione ha fatto il resto e sono sbucati immediatamente partiti, movimenti e comitati per montare il caso e sfruttare la protesta. Forse è una ipotesi sbagliata, dopotutto non sono mai stato a Monte Mario, ma credo che abbia la stessa dignità della tua secondo la quale sono stati invece i campi elettromagnetici.
Qualche tempo fa una statua di Padre Pio cominciò a sanguinare. Si radunarono lì attorno centinaia, migliaia di vecchiette in preghiera. Tutte toccavano i piedi della statua biascicando rosari e invocazioni. Alla fine una di queste si mise a gridare: i piedi della statua sono caldi! Miracoloooo!!!!
Dopo che tremila persone li avevano accarezzati sarebbe stato un miracolo se fossero rimasti freddi, comunque si scoprì che a far sanguinare la statua era stato un ragazzino drogato che aveva spruzzato il sangue di una siringa, ma la voce del miracolo intanto si era sparsa, e cominciarono ad arrivare corriere da tutte le parti. Poi, col tempo, la storia si esaurì. Oppure non è ancora finita, chissà. Dopotutto siamo in Italia, è il paese di Wanna Marchi. Intanto che siamo qui però vorrei sapere una cosa: di trasmettitori della RAI e di BTS ce ne sono moltissimi sparsi per tutta l’ Italia, anche concentrati in aree ristrette. Perchè i termometri si guastano solo a Monte Mario?
Buon divertimento.
Paolo
3. > Roma Nord - termometri "impazziti" ed elettrosmog, 25 gennaio 2005, 20:02
Tanto per cominciare, io non faccio parte dei Comitati Roma Nord, anche se ne ho apprezzato le numerose iniziative non soltanto sui temi ambientali, ma semplicemente abito non distante dal luogo in cui e’ avvenuto il fatto.
Ovviamente, facendo l’ impiegato di banca e venendo da studi classici, non so nulla di trasmettitori, scatole nere ecc. ecc.
Chiarita la mia profonda ignoranza in materia, anche io - ovviamente a naso - ho qualche difficolta’ ad affibbiare con certezza la colpa ai ripetitori di telefonia mobile anche se la quantita’ di questi presenti in quella zona e’ veramente enorme ( praticamente tutti gli stabili adiacenti la farmacia ne hanno sopra uno ).
Qualche dubbio in piu’ me lo pone la megaantenna Rai che in linea d’ aria e’ a non piu’ di qualche centinaia di metri dalla farmacia, nonche’ le numerose antenne, peraltro del tutto abusive, di radio private, pure queste a poca distanza dal luogo del fatto nonche’ una caserma a 150 metri che mostra sul suo tetto apparecchiature credo di rilevazione atmosferica.
E’ vero che la megaantenna RAI e la caserma stanno li’ da decenni ( anche se ignoro se le relative apparecchiature sono state nel tempo potenziate e di quanto) e le antenne delle radio sono state recentemente assai sfoltite, nel senso che qualche anno fa ce ne erano almeno il triplo.
E in effetti, in quegli anni di totale "antenna selvaggia", mai erano "impazziti" ne’ i termometri ne’ altro.
E’ altrettanto vero che i carabinieri hanno escluso la tesi della partita di termometri "fallata" e che quelli che non sono "esplosi" sono ritornati, nel giro di un paio di giorni, a funzionare regolarmente.
Cosa avvenuta anche per i termometri e i barometri delle case della zona.
La storia degli orologi e dei telecomandi l’ ha scritta il quotidiano "Il Tempo" che certo storicamente non brilla per ambientalismo o ecologismo ne’ tantomeno per atteggiamenti antiindustriali anzi, tanto per essere chiaro, e’ notoriamente legato al centrodestra e alla locale Confindustria e proprio nella stessa giornata, dopo dichiarazioni di Berlusconi in quel senso, si sperticava nella tesi di non particolare pericolosita’ del "nucleare civile"
Che esistano paure ataviche nella gente per tutto cio’ che "non si vede" e’ verissimo, ma francamente accostare cio’ con le madonne pangenti e i miracoli di Padre Pio mi sembra eccessivo.
E comunque non condivido nemmeno la "fiducia nellle progressive sorti del progresso scientifico" per cui ogni dubbio o critica alla tecnologia moderna passa come una bestemmia di stampo medievale.
Immagino che nei decenni scorsi c’era qualcuno che soteneva tranquillamente che amianto ed eternit non facevano male, per non parlare della vicenda di Marghera e di quella, gia’ citata, di Radio Vaticana in quel di Cesano, a pochi chilometri da Monte Mario, dove anche un Pubblico Ministero e un Gip hanno ritenuto valide le tesi, per te tanto "ridicole", dei Comitati di Roma Nord.
Insomma, credo che le istituzioni dovrebbero informare la gente nel modo dovuto, senza dare l’ idea di mettere sempre al primo posto la logica del profitto commerciale.
Altrimenti poi non si crede piu’ a nulla e finiscono per essere verosimili anche le "leggende metropolitane".
Keoma
4. > Roma Nord - termometri "impazziti" ed elettrosmog, 25 gennaio 2005, 22:22
Keoma scrive:
""Ovviamente, facendo l’ impiegato di banca e venendo da studi classici, non so nulla di trasmettitori, scatole nere ecc. ecc.""
Io non ho studiato medicina, e non mi sogno neanche lontanamente di entrare in una discussione sulla neurochirurgia o sul morbo di Hansen, perchè non ne capisco nulla e so di rischiare cattive figure. Se ritieni di regolarti diversamente, affari tuoi, ma poi non venirti a lamentare. Comunque la mia opinione è che l’ italiano medio sia facilmente suggestionabile, specie di fronte ai fenomeni che non conosce e all’ astuzia di certi partiti e organizzazioni che campano lanciando allarmi. Per questo io credo che l’ affare dei termometri sia una bufala, che però funziona benissimo vista la superficialità e l’ ingenuità delle persone. Dopotutto c’è chi appende un CD allo specchietto retrovisore perchè gli hanno detto che inganna il laser dell’ Autovelox (giuro vorrei sapere chi è che ha messo in giro una cretinata di questo tonnellaggio), c’è pure chi crede all’ esistenza dei gatti-bonsai crudelmente allevati dentro una bottiglia e chi addirittura dice di ascoltare le voci dei morti con un registratore. In fondo non mi posso meravigliare se qualcuno prende sul serio i termometri.
Ma lasciamo perdere le opinioni personali, e torniamo al problema tecnico. E’ normale che una concentrazione di trasmettitori nella banda che va da 88 a 108 Megahertz (cioè la banda delle radio private in FM) provochi dei disturbi (tecnicamente si chiamano intermodulazioni oppure frequenze-immagine) a chi non avendo una radio di qualità decente cerchi di ascoltare un segnale debole e lontano che però viene sopraffatto dai segnali molto forti e vicini che ne impediscono di fatto la ricezione; a volte capita anche che questi disturbi finiscano nella adiacente banda aeronautica (che va da 118 a 136 Megahertz) però da qui ai termometri ce ne corre un bel po’.
Hai scritto inoltre: ""La storia degli orologi e dei telecomandi l’ ha scritta il quotidiano Il Tempo che certo storicamente non brilla per ambientalismo o ecologismo ne’ tantomeno per atteggiamenti antiindustriali""
Di solito i giornalisti che fanno cronaca locale non brillano per competenze tecniche. Facci caso, il loro vocabolario è ristretto a un centinaio di parole, sempre le stesse. Com’è il traffico? In tilt. Come sono le cifre? Da capogiro. Cosa fanno le radio? Gracchiano. Come sono gli atti? Innominabili. Com’è il bilancio? Tragico.
A volte penso che le loro idee siano come le lamiere. Contorte.
Poi se me lo concedi lo scopo principale di un giornale è quello di vendere il più possibile, non di insegnare qualcosa o di migliorare la cultura popolare; e mi spieghi come si fa a vendere se scrivi qualcosa tipo "I termometri sono una sciocchezza" mentre la concorrenza si sgola titolando "La fine dei tempi è vicina! I termometri impazziscono, i barometri cadono e gli asini volano! Mettetevi al riparo!"
Via, non fatemi ridere. Se dovessimo fare un elenco delle balle raccontate sulla stampa quotidiana non finiremmo più.
Poi hai scritto:
""Immagino che nei decenni scorsi c’era qualcuno che soteneva tranquillamente che amianto ed eternit non facevano male, per non parlare della vicenda di Marghera e di quella, gia’ citata, di Radio Vaticana in quel di Cesano, a pochi chilometri da Monte Mario, dove anche un Pubblico Ministero e un Gip hanno ritenuto valide le tesi, per te tanto "ridicole", dei Comitati di Roma Nord.""
Dell’ amianto non so dire nulla, io mi riferisco solo ed esclusivamente all’ articolo dal quale ho preso spunto per la mia risposta; lo trovo scritto da una persona chiaramente non documentata e di scarsissima competenza tecnica, sicchè quando leggo cose del genere mi viene da ridere. Per ciò che riguarda il processo a cui verrà sottoposta la direzione di Radio Vaticana, aspetto la sentenza. Sono curiosissimo di capire se davvero esiste il "getto di cose pericolose" sopra il quale, se non sbaglio, viene fondato il dibattimento. Credo che il nocciolo del problema sia stabilire se la RF (sta per radiofrequenza) in onde medie è pericolosa per l’ uomo o no. Finora la statistica non l’ ha dimostrato, tuttavia staremo a vedere e nel frattempo ci si può attenere a un principio di prudenza rispettando il limite di 6 volt/metro che è uno dei più restrittivi e prudenti in campo europeo.
Ah, intanto che parliamo di principi di prudenza, ti vorrei raccontare un altro fatterello: quando tanti anni fa un certo Stephenson inventò la locomotiva a vapore i maggiori scienziati dell’ epoca la dichiararono inutile e pericolosissima, secondo loro gli esseri umani lanciati all’ incredibile velocità di 60 chilometri l’ ora sarebbero morti immediatamente.
Buon divertimento
Paolo
5. > Roma Nord - termometri "impazziti" ed elettrosmog, 25 gennaio 2005, 23:00
Col ragionamento di Paolo nessuno dovrebbe occuparsi di nulla che non abbia studiato direttamente.
Nella stessa logica il referendum sul nucleare, proposto da verdi, socialisti e radicali, negli anni ottanta, avrebbe dovuto ammettere al voto solo gli esperti di settore.
Non parliamo poi di quello sulla fecondazione assistita e sulle ricerche sugli staminali per cui dovremmo votare nei prossimi mesi. Dubito che gran parte degli italiani sappia cosa sono le cellule staminali !
Ma del resto dubito pure che sappiano seriamente cos’e’ la legge finanziaria, cos’e’ il federalismo, il Csm, la separazione delle carriere e tutto il resto su cui un mondo politico completamente fuori dalla realta’ discute e si accoltella tutti i giorni.
E, in questo concordo con Paolo, dubito pure che lo sappiano seriamente molti giornalisti che scrivono su queste cose tutti i giorni.
Comunque, al di la’ di questa desolante situazione, e senza arrivare all’ antiscientismo - di matrice soprattutto clericale - tipico di certa tradizione italiana, non credo nemmeno che si possa e si debba prendere a scatola chiusa ogni cosa che viene presentata come "progresso scientifico e tecnologico".
Una volta detto questo, il problema vero, a mio giudizio, e’ un altro. Quello per cui nessuno, indipendentemente dalle opinioni politiche, ha alcuna fiducia nelle istituzioni di cui tutti pensano che si preoccupino solo del profitto personale e "di casta" e delle convenienze degli uomini che le compongono.
Parlando di tutt’ altra cosa che avvenne pero’ a pochi metri della zona dei "termometri impazziti", ricordi’ la vicenda del derby Roma-Lazio, quando a fronte delle smentite al microfono di prefetto e questore, ottantamila persone, giornalisti compresi, continuarono a credere che un ragazzino era stato ucciso dalla polizia nelle cariche fuori lo stadio ?
Con la stessa logica quasi tutti - anche quelli che hanno tre cellulari e tre televisori - pensano che i ripetitori tv, radio e telefonia facciano malissimo ma nessun organo dello stato lo dira’ mai per non rovinare gli interessi di Fininvest, Rai, Telecom ecc. ecc.
Ma se c’e’ questa sfiducia cosi’ diffusa, un motivo ci sara’ pure. O no ?
Keoma
6. > Roma Nord - termometri "impazziti" ed elettrosmog, 26 gennaio 2005, 12:28
Keoma scrive:
""Col ragionamento di Paolo nessuno dovrebbe occuparsi di nulla che non abbia studiato direttamente.""
Nella stessa logica il referendum sul nucleare, proposto da verdi, socialisti e radicali, negli anni ottanta, avrebbe dovuto ammettere al voto solo gli esperti di settore.""
Esatto. Il referendum sul nucleare fu una cretinata galattica. La ragione è molto semplice: non si può legiferare quando si è sopraffatti dall’ onda emotiva di un disastro o di qualsiasi altro avvenimento. Le decisioni prese sono inevitabilmente viziate, e quando si tratta di norme che regolano la vita della Repubblica a maggior ragione non ci si può abbandonare all’ emozione o alla fretta. Questa considerazione secondo me è valida per il nucleare e per qualsiasi altro argomento, comunque non voglio farla tanto lunga. Semplicemente nel caso del referendum gli italiani hanno votato tremando, e le multinazionali del petrolio ringraziano sentitamente.
Poi nel caso avvenisse un disastro simile per esempio in Francia (che impiega il nucleare per quasi tre quarti del proprio fabbisogno) la nube radioattiva secondo te si fermerebbe alla sbarra del confine vicino a Mentone?
Keoma scrive:
""Una volta detto questo, il problema vero, a mio giudizio, e’ un altro. Quello per cui nessuno, indipendentemente dalle opinioni politiche, ha alcuna fiducia nelle istituzioni di cui tutti pensano che si preoccupino solo del profitto personale e "di casta" e delle convenienze degli uomini che le compongono.""
E’ la tipica mentalità italiana. Quando si vede rubare in alto, perchè non farlo anche in basso? Io rabbrividisco ascoltando i seguaci di quel grande ladro che fu Craxi mentre cercano di riabilitarlo accusando i giudici che lo hanno spinto all’ esilio. Ma quale esilio! Era latitanza, e pure in una villa faraonica comprata coi soldi rubati agli italiani!
Mi piacerebbe sapere se quelli che l’ hanno votato si sono resi conto dell’ errore, e se tutti gli altri sono al corrente di queste vecchie storie e le ricordano per non ricascarci più. Un popolo senza memoria ricade sempre negli stessi errori.
Keoma scrive:
""Con la stessa logica quasi tutti - anche quelli che hanno tre cellulari e tre televisori - pensano che i ripetitori tv, radio e telefonia facciano malissimo ma nessun organo dello stato lo dira’ mai per non rovinare gli interessi di Fininvest, Rai, Telecom ecc. ecc.""
Qui secondo me si fa dietrologia, e pure di seconda scelta. A parte che vorrei capire una cosa: quando tu telefoni con un cellulare hai l’ antenna appoggiata al cranio, il quale si scalda con un campo EM ben superiore ai 6 volt/metro. Vedo pochissime persone telefonare con il cellulare in tasca e l’ auricolare, in modo da minimizzare l’ esposizione, ma in compenso mi pare che siano parecchi quelli che si lamentano dei ripetitori per telefonia (che comunque sono piazzati sui tetti, ben lontano dalle persone). In poche parole vogliono tutti telefonare, ma il ripetitore dev’ essere lontano. A casa di qualcun altro.
Buon divertimento
Paolo
7. > Roma Nord - termometri "impazziti" ed elettrosmog, 26 gennaio 2005, 14:34
Ho letto con interesse la (civilissima) discussione tra Paolo e Keoma, e se mi permettete vorrei dire qualcosa anch’io.
Siete su due posizioni abbastanza estremiste, Keoma naviga nelle onde, ma non quelle elettromagnetiche, bensì quelle dell’emotività del momento.
Se non ho capito male abita in una zona altamente "radioelettrizzata", per cui subisce la fortissima pressione psicologica esercitata dai ripetitori radio/tv/telefoni sulla "gente comune".
Paolo mi sa di tecnico, di uno che sa esattamente quello che c’è dietro (o meglio, sotto) ad un ripetitore di segnale radio.
Nel mezzo c’è la verità...
Io sono un grande appassionato di radio, ripetitori, installazioni, vado in giro con la macchina fotografica a caccia di antenne e di postazioni radio. Però quando vado a fare le foto a Valcava, oppure sul monte Penice, non ci porto i bambini.
Mi sento come un fumatore che a casa va a fumare sul balcone.
Mi spiego meglio: sicuramente un’esposizione eccessiva e prolungata a forti campi elettromagnetici è dannosa alla salute, anche se non essendo medico non so quantificare la cosa.
D’altra parte è vero anche che tutti vogliono telefonare, tutti ascoltano la radio, guardano la televisione, usano internet ecc.
Un buon compromesso credo che sia quello di identificare alcuni siti ben delimitati in cui installare tutti i ripetitori radio e TV, come ad esempio il passo di Valcava.
Il vero problema sorge quando questi siti sono in città (es. San Galdino a Milano) oppure quando la gente costruisce le case intorno alle antenne (radio Vaticana) e poi si lamenta.
Inoltre la soluzione delle postazioni isolate, lontane e potenti funziona solo per i ripetitori radio e tv: come ha ben spiegato Paolo, le BTS telefoniche devono stare in mezzo alla gente che le usa, quindi in mezzo alle nostre case.
Sostengo peraltro in pieno le spiegazioni di Paolo: una BTS irradia 20/30 watt in maniera OMNIDIREZIONALE, mentre un buon ripetitore TV trasmette con 15/30 MILA watt in DIRETTIVA, cioè tutta la potenza è concentrata in una sola direzione.
Quindi nel caso di ripetitori cellulari, il vero problema NON sono le BTS ma i singoli terminali (i nostri cellulari) che ci ostiniamo a volere senza antenna (cioè dotati di antenna interna a basso rendimento che quindi impone al cellulare di usare la massima potenza) e soprattutto a tenere attaccati al cervellino.
Tornando ai ripetitori radio e TV, come ben saprete stiamo andando nella direzione del digitale: ciò significa che in un futuro più o meno prossimo tutti i ripetitori radio e tv trasmetteranno segnali digitali ad impulsi, come quelli dei cellulari.
Ho sentito diversi tecnici affermare che, sebbene le potenze del digitale siano inferiori rispetto ai trasmettitori analogici, il sistema di trasmissione sia più pericoloso per la salute umana.
In conclusione, cerco di usare poco il cellulare per contenere la bolletta e per cercare di espormi il meno possibile alla sua emissione elettromagnetica; però telefono ogni volta che ne ho la necessità.
Inoltre, se il mio vicino affittasse il tetto ad un gestore di telefonia, l’unica incazzatura deriverebbe dal fatto che lui si becca 20 mila euro all’anno e io sto a guardare (oltre al fatto che lui godrebbe dell’effetto ombrello, per cui immediatamente sotto alle antenne il campo e quasi nullo).
Concludo dicendo che se abitassi sotto monte Mario, monte Penice o passo Valcava... cambierei casa!
Per piacere se mi volete rispondere, potete scrivermi anche direttamente in e-mail (giustivi@inalca.it), grazie.
Ciao, Daniele
8. > Roma Nord - termometri "impazziti" ed elettrosmog, 26 gennaio 2005, 16:51
D’ACCORDO, LE EMISSIONI NUCLEARI NON CONOSCONO CONFINI, COME CI HA INSEGNATO CHERNOBYL.
PERO’, ABITANDO IL SOTTOSCRITTO SULLA CASSIA TRA ROMA E VITERBO, CREDO SIA COMUNQUE PREFERIBILE CHE LE RADIAZIONI VENGANO DA MENTONE CHE NON DA MONTALTO DI CASTRO.
O MI SBAGLIO ?
VANNI
9. > Roma Nord - termometri "impazziti" ed elettrosmog, 26 gennaio 2005, 19:17
La discussione si sta allargando. Per primo risponderei a VANNI il quale scrive:
""PERO’, ABITANDO IL SOTTOSCRITTO SULLA CASSIA TRA ROMA E VITERBO, CREDO SIA COMUNQUE PREFERIBILE CHE LE RADIAZIONI VENGANO DA MENTONE CHE NON DA MONTALTO DI CASTRO.""
Si, per te è preferibile che le radiazioni vengano da Mentone, però.... diventa come l’ emergenza rifiuti: tutti vogliono consumare, e quindi produrre pattume a volontà, ma gli inceneritori devono essere in un’ altra provincia, nella nostra non li vogliamo. Via, smettiamola di fare gli italiani.
Poi risponderei a Daniele. Egli scrive:
""sicuramente un’esposizione eccessiva e prolungata a forti campi elettromagnetici è dannosa alla salute""
Al momento non ci sono dimostrazioni inequivocabili di un danno alla salute. Si posso comunque fare considerazioni prudenti e stabilire dei limiti di emissione, cosa che è già in atto, ma non esiste alcuna difesa contro la suggestione. Se uno è stupido e vuole stare male per forza soffrirà anche davanti a un manico di scopa, figuriamoci a un’ antenna. In ogni modo consiglierei di leggere questa pagina: http://www.ifac.cnr.it/pcemni/10111999.pmm/andreucc/ per la parte tecnica, e questa che riguarda la medicina: http://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/query.fcgi?cmd=Retrieve&db=PubMed&list_uids=11021607&dopt=Abstract
Anche questa: http://www.who.int/docstore/peh-emf/publications/facts_press/ifact/it_183.htm
Poi scrive:
""Ho sentito diversi tecnici affermare che, sebbene le potenze del digitale siano inferiori rispetto ai trasmettitori analogici, il sistema di trasmissione sia più pericoloso per la salute umana.""
Mi sembra strano, così a naso non credo che quest’ affermazione sia veritiera, comunque mi informerò. Secondo me le frequenze che hanno effetti sull’ organismo sono quelle attorno ai 1200 Megahertz perchè vengono assorbite dall’ acqua, che poi si scalda esattamente come nei forni a microonde. Se invece scendiamo di frequenza e andiamo per esempio nel campo delle onde corte (da 3 a 30 Megahertz) osserviamo che queste non hanno alcun effetto termico e i tessuti animali non le vedono nemmeno passare. Ancora meno le onde medie (quelle della radiolina in AM) che sono attorno a 1 Megahertz . In conclusione per me il problema dipende dalle frequenze utilizzate piuttosto che dal modo di trasmissione. Ma a parte questo se in Italia il limite di cautela è fissato in 6 V/m, è giustificato preoccuparsi quando si misurano valori compresi tra 0 e 1 V/m? Perchè alla fine se viene fatta una misurazione a casa vostra non crediate di trovare valori superiori, e comunque le prove non si fanno agitando a casaccio per l’ aria un misuratore di campo come facevano a Striscia la notizia. Anche se qualcuno che ci crede si trova sempre.
Buon divertimento
Paolo
10. > Roma Nord - termometri "impazziti" ed elettrosmog, 26 gennaio 2005, 19:52
Avere una discarica di pattume sotto casa non e’ propriamente cosa piacevole.
Lavoro a Roma sull’ Aurelia ed ho a qualche chilometro la gigantesca discarica comunale e vi assicuro che nei giorni di vento l’ odore non e’ affatto piacevole. Non so se la cosa fa male alla salute ma immagino cosa ne puo’ pensare chi ci abita nelle immediate vicinanze.
E comunque tra una discarica e una centrale nucleare qualche differenza c’e’. I rifiuti da qualche parte bisognera’ pure metterli, senza energia nucleare - come dimostrato negli ultimi quindici/venti anni - invece si campa lo stesso.
E averne qualcuna nella vicina Francia o sotto casa non mi sembra propriamente la stessa cosa.
Quanto poi al discorso piu’ generale sulle onde elettromagnetiche, mi sembra che le posizioni medico/scientifiche siano equamente divise tra chi dice che fanno male e chi no.
Nel ragionevole dubbio, preferisco non avere un ripetitore sul palazzo a fianco.
Quanto a Cesano, leucemie e tumori infantili oltre dieci volte superiori alla media sono una tragica realta’, poi non so dire se dipende da Radio Vaticana o dal Centro di sperimentazione Enea della Casaccia, anche questo nelle vicinanze.
Sicuramente gli abitanti di Cesano hanno i loro buoni motivi per protestare e per fare i ricorsi legali.
E , in ogni caso, non credo che la "scienza" sia neutra.
In una regime di capitalismo neoliberista la "scienza", anche per l’ inaffidabilita’ delle istituzioni ed anche per lo smantellamento in corso della ricerca pubblica, e’ oggettivamente finanziata da precisi interessi economici e finanziari.
E del resto anche l’ industria "pubblica", vedi la vicenda della Montefibre di Venezia/Marghera ( e qui la sentenza c’e’ gia’ stata ) non ha certo brillato per garanzie delle situazioni ambientali.
Ci sono quindi tantissime buone ragioni per non fidarsi.
Sono passati da un pezzo i tempi in cui il "progresso" veniva considerato oggettivamente di sinistra ( da cui il termine "progressista") e la critica alla scienza era invece oggettivamente di destra ( anche perche’ spesso agitata dal Vaticano e dalle forze politiche di sua diretta emanazione).
Anche se la vicenda sulla procreazione assistita e sulla liberta’ di ricerca sulle staminali sembra riportarci a questo antico schema, il che dimostra l’ estrema provincialita’ ed arretratezza del dibattito politico italiano, mi sembra che quel quadro, a livello planetario, sia saltato da un pezzo.
E giustamente.
Aladino Govoni
11. > Roma Nord - termometri "impazziti" ed elettrosmog, 26 gennaio 2005, 20:46
Aladino Govoni scrive:
""Quanto a Cesano, leucemie e tumori infantili oltre dieci volte superiori alla media sono una tragica realta’""
Dieci volte superiori alla media mi sembra una cifra non indifferente. Sei sicuro di quello che affermi? Hai provato a fare una ricerchina su Google mettendo come parole chiave "cesano statistica leucemia" ?
Buon divertimento
Paolo
12. > Roma Nord - termometri "impazziti" ed elettrosmog, 27 gennaio 2005, 11:55
Un’indagine epidemiologica del 2003
Nelle zone sopra citate, nel corso degli anni, si è riscontrata una forte incidenza di malattie tumorali, come evidenziato dall’indagine svolta dall’Osservatorio Epidemiologico della Regione Lazio sui casi di mortalità nelle zone adiacenti la stazione trasmittente della Radio Vaticana nel periodo che va dal 1987 al 1995.
Tale indagine, pur con i limiti dati dai soggetti e dalle patologie presi a campione (soltanto la popolazione deceduta di età superiore ai 15 anni a causa di leucemia) e dal fatto che per Cesano, che è zona rurale, sono stati applicati i tassi specifici osservati nello stesso periodo nell’intero Comune di Roma, non ha potuto non evidenziare un aumento dell’incidenza di patologie tumorali; in particolare, si legge nel rapporto, "nei maschi la mortalità per leucemia nell’area entro i 3 km. risulta significativamente maggiore dell’atteso … E’ stato riscontrato un eccesso di mortalità per leucemia nella popolazione adulta residente fino a 4 km. dagli impianti; tale eccesso è stato riscontrato sia nell’analisi geografica che nello studio caso-controllo.".
L’indagine non tiene quindi ancora conto dei dati epidemiologici riguardanti almeno:
– l’incidenza (morbilità) delle malattie oncologiche negli adulti nello stesso periodo di osservazione (altre tipologie di tumore, guarigioni, ammalati attualmente in cura, variazioni di residenza, ecc.),
– la morbilità e la mortalità per leucemia e per altre forme tumorali nei minorenni in quegli stessi anni,
– la morbilità e la mortalità per leucemia e per altre forme tumorali nell’arco temporale dal 1996 ad oggi nella popolazione di ogni età lì residente,
– l’incidenza di altre patologie (malattie a carico del sistema nervoso, del sistema endocrino, del sistema cardiovascolare, ecc.),
– la correlazione fra l’incidenza delle patologie e l’incremento negli anni delle potenze di trasmissione dell’emittente.
Ciò era stato promesso dal precedente Assessore alla Sanità regionale nel corso di un’Assemblea pubblica svoltasi a maggio 1999 presso la scuola elementare Angelini di Cesano.
Si vuole porre l’attenzione sui dati forniti dall’Istituto Superiore di Sanità sulle cause di mortalità in Italia. Nel 1994, in tutta Italia, su 5.009.762 abitanti di età compresa fra 1 e 9 anni, si sono registrati 60 decessi per leucemia (1 decesso ogni 83.496 bambini).
Nello stesso anno, nel Lazio, su 444.302 abitanti di età compresa nelle stesse classi d’eta, i decessi per leucemia sono stati 15 (1 decesso ogni 29.620 bambini), cioè 2.82 volte la media nazionale per gli individui di età compresa fra 1 e 9 anni, pari al 25 % del totale dei casi.
Si fa presente che, al momento, si è a conoscenza di 4 casi di bambini affetti da leucemia residenti a Cesano, La Storta, Osteria Nuova ed Anguillara, su una popolazione complessiva (tutte le età) di circa 30.000 abitanti. Fra aprile e ottobre scorsi sono deceduti per leucemia tre bambini: un bambino di 4 anni a Cesano, una bambina di 10 anni alla Storta, un bambino di 7 anni, ancora alla Storta. Una donna di 40 anni è deceduta a Cesano per un’altra patologia tumorale. A dicembre del 1999 era deceduta alla Cerquetta una donna sessantenne affetta da mieloma multiplo, della quale era stata inviata la documentazione clinica alla ASL Roma E per la vicenda di via Costetti.
www.comiromanord.it
13. > Roma Nord - termometri "impazziti" ed elettrosmog, 27 gennaio 2005, 17:51
Ci sono diversi siti che riportano studi sull’ argomento:
http://www.totustuus.biz/users/rassegnastampa/amb_17.htm
http://www.geocities.com/club22.geo/367-01.html
http://www.tempomedico.it/contro02/contro729.htm
la maggior parte fornisce risposte "aperte" nel senso che non si hanno dati sufficienti per dare una risposta definitiva alla domanda se l’ esposizione alla radiofrequenza provochi tumori. Ancora meno risposte alla domanda: qualora esistessero casi di leucemia in più rispetto alla media nazionale, perchè non sono colpiti in eguale misura uomini e donne?
A me viene da pensare che ci siano altri fattori in gioco, ancora non rilevati, ma questo è un campo nel quale non ci si può addentrare senza una preparazione specifica e soprattutto senza una vasta esperienza di studi epidemiologici, altrimenti si rischia solo di lanciare allarmi fasulli creando confusione.
Buon divertimento
Paolo