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Roma - Una nuova linea fantasma Stazione Aurelia - Bnl: una navetta privata ...
par livecity
Publie le venerdì 17 agosto 2012 par livecity - Open-PublishingTra le varie denunce pubblicate dal sito ci sono anche molte relative al trasporto pubblico, perché il trasporto pubblico è cultura allo stato puro: il fatto che più individui prendano lo stesso mezzo per recarsi in un luogo significa condivisione e rispetto dell’ambiente circostante, degli spazi, dell’aria e ovviamente del tempo. Utilizzare il tempo per muoversi per leggere un libro o un articolo di giornale è diverso che stare immobilizzati al volante.
Il problema è che nella città di Roma questi mezzi rispondono più a esigenze di pochi che non alla collettività. Non si è mai programato il servizio per renderlo equo in tutta la città, ma ci sono delle carenze in delle aree e delle eccedenze in altre.
Certamente parlare di eccedenza fa ridere in una città come Roma dove la velocità di spostamento è la più lenta d’Europa. Ma questo la dice tutta sugi sprechi: c’è un numero di bus enorme, un chilometraggio di copertura invidiabile, ma il servizio è scadente. Che significa? che è appunto gestito male.
Ne è testimonianza il “caso” dello 086.
“E’ stato creato un piccolo bus navetta dalla Stazione Aurelia al piazzale di fronte gli uffici della Bnl di Via Aldobrandeschi, che fa un giro di 6 minuti calcolati, e che parte ogni 20 minuti. L’autista ha delle pause di 13, 14 minuti, e il percorso del Bus è ridicolo. Infatti il capolinea dell’892 sorge a due fermate dal capolinea della Stazione Aurelia. Se solo si fosse spostato di quelle due fermate il capolinea del suddetto autobus, si sarebbe evitato di creare una nuova linea, con tanto di paline da aggiornare ad ogni fermata. Inoltre, creare una inea per servire un ufficio è qualcosa di incredibile. Da anni ci sono interi abitati che richiedono di essere serviti e vengono ignorati. Proprio attorno alla Stazione Aurelia sorge infatti il famigerato “Colle Aurelio”, che dopo essere stato al centro di molti casi politici (dall’occupazione di appartamenti da parte di zingari alla mancanza di viabilità pubblica), subisce anche la beffa di vedere una nuova potenziale linea utile all’abitato servire invece un ufficio. Ci sarebbero tante soluzioni da offrire ai signori dell’Atac e dell’azienda Tpl, ma queste sembrano così chiare ed evidenti a qualsiasi persona di buonsenso, che reputiamo offensivo perdere tempo a scrivere quali siano. Si sanno: una volta che si creava una linea nuova si poteva farla proseguire dalla Bnl verso via di Brava, portare la linea alle connessioni con le linee 087 e 906, servire Colle Aurelio e quindi continuare in direzione Via Aurelia verso la stazione, con un giro circolare di grandissima efficacia per tutti. Ma il problema è che non si voglio applicare, perché a Roma ogni cosa deve essere fatta con ritorno politico, di voti e di garanzie elettorali, mentre dei cittadini che in buona fede chiedono un servizio che dovrebbe essere incluso nelle tasse che pagano (oltre che nel costoso biglietto), non vengono ascoltati. Il Servizio pubblico non esiste. L’atac è un enorme servizio privato, tante linee per pochi, a cui i tanti devono abituarsi ed adattarsi, con percorsi irrazionali e inspiegabili a livello di praticità.
Infine, vogliamo ricordare anche come la Domenica la suddetta Stazione Aurelia sia stata privata della linea 981, dove una volta faceva capolinea di festivo per colmare la mancanza della linea 985 (inspiegabilmente soppressa di domenica), mentre da qualche anno è stato dirottato alla Rimessa “Candoni” Atac. Non servono commenti: un capolinea dentro la rimessa, una linea bus che viene fatta per servire gli addetti ai lavori, e che lascia scoperto un servizio fondamentale per l’asse Aurelio - Montespaccato nei giorni festivi. E di domenica, se un cristiano volesse andare al mare, è impossibile raggiungere la stazione Aurelia per recarsi nell’asse Roma - Civitavecchia!
Sdegnati, i 62 firmatari del Quartiere Aurelio”.
Interrogato l’autista del bus, dichiama “non so che dirvi, sono le 19.30 e io dalle 13 ho caricato 5 persone. Anche perché se serviva far arrivare un bus da Aldobrandeschi alla stazione Aurelia, bastava far fare queste due fermate in più al 892. Lo sanno e dicono tutti in zona, ma sappiamo come funziona il Comune di Roma… Io intanto mi fumo una sigaretta…”.
Livecity no può che dar voce a questo scandalo, in un’epoca di tagli e di agognata crisi, si aprono delle linee bus che servono una decina di persone al giorno, con attorno interi quartieri lasciati senza servizio. E’ la situazione che ci tocca semplicemente descrivere, con grosso rammarico.