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SARDEGNA: DAI PASTORI SARDI ALLA «CONSULTA RIVOLUZIONARIA»
par InformationGuerrilla
Publie le venerdì 9 novembre 2012 par InformationGuerrilla - Open-Publishing1 commento
Ultim’ora: accerchiato il Consiglio regionale
Migliaia di persone sono da questa mattina, 7 novembre, a Cagliari, davanti al Consiglio regionale su convocazione della Consulta rivoluzionaria. Chi era quest’estate al Campo di Assisi ricorderà che Felice Floris spiegò cosa fosse la Consulta : un’alleanza popolare, orizzontale e indipendente che punta a raccogliere tutti gli strati sociali massacrati dalla crisi economica e sociale.

Rivoluzionaria perché non cerca inciuci coi ceti politici asserviti al grande capitalismo. Un blocco che organizza e mobilita, sotto la spinta del Movimento Pastori Sardi, studenti, disoccupati, agricoltori, indipendentisti, artigiani, operai, commercianti, i comitati anti-Equitalia. La manifestazione chiede le dimissioni dell’intera classe politica sarda.
Felice Floris: che cos’è la Consulta Rivoluzionaria Sarda :
http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=svo-0HfYogI#!
In tanti sono arrivati con i pullman dal Sulcis, una delle province più povere d’Italia e territorio simbolo della crisi che colpisce un’intera regione. Davanti al Palazzo di via Roma, sono stati appesi 14 cappi che ricordano i vari «colpevoli» della crisi: non solo la Regione e il Governo Monti, ma anche Equitalia, Inps, Agenzia Entrate, le banche. Sul palco allestito per ospitare i vari interventi dei leader della protesta, invece, capeggia la scritta «SOVRANITA’: alimentare, fiscale, energetica, ambientale». Tante le bandiere sarde con i quattro mori.
Alla protesta hanno aderito numerosi movimenti, compresa l’Associazione 5 stelle Cagliari, aderente all’M5S di Grillo, e la Confederazione sindacale sarda che ha proclamato per oggi uno sciopero generale. Tutti i leader della protesta hanno ribadito stamane che la Consulta rivoluzionaria non è un nuovo movimento politico, ma «un blocco sociale che presenterà una proposta programmatica ai cittadini per mandare a casa l’attuale classe politica».
Un momento della manifestazione
Imponente lo schieramento delle forze dell’ordine, mentre tutto l’edificio che ospita l’assemblea sarda è circondato da doppie barriere di protezione. Via Roma lato portici chiusa al traffico sino alla mezzanotte e sin dalle prime ore del mattino si sono creati incolonnamenti di auto nelle vie limitrofe.
Si susseguono sul palco gli interventi dei rappresentanti delle varie sigle che hanno aderito alla Consulta rivoluzionaria e manifestano stamane davanti al palazzo del Consiglio regionale, a Cagliari, pressoché vuoto, personale a parte.
Nel corso della mattinata, per il caldo e la tensione, il compagno Felice Floris, ha avuto un malore ed è stato assistito dai medici dell’ambulanza del 118 sul posto.
Ci auguriamo che quello di Felice sia solo un malore momentaneo e che possa riprendere immediatamente il suo posto di di lotta.
Qui le immagini della manifestazione :
Messaggi
1. SARDEGNA: DAI PASTORI SARDI ALLA «CONSULTA RIVOLUZIONARIA» , 15 novembre 2012, 23:36, di K.
Di questi scontri qua non ha parlato quasi nessuno ... censura pressochè totale ...e sì che i due ministri sono dovuti scappare in elicottero dalla zona ...
Scontri davanti alla miniera di Serbariu dove è previsto l’arrivo dei ministri Barca e Passera. Poco prima dell’arrivo dei ministri Passera e Barca e del sottosegretario De Vincenti, attesi a Carbonia per una serie di incontri istituzionali sulla vertenza Sulcis, un gruppo di operai dell’Alcoa ha sfondato le recinzioni e si è scontrato con le forze dell’ordine in tenuta antisommossa, che presidiavano l’ingresso della Grande Miniera di Serbariu dove si svolgeranno gli incontri. Sono stati scoppiati alcuni petardi e urlati slogan contro l’Alcoa, la multinazionale Usa che ha chiuso la fabbrica di Portovesme. Dopo gli scontri tra un gruppo di operai dell’Alcoa e le forze dell’ordine in tenuta antisommossa, l’arrivo dei tre rappresentanti del governo Monti è stato differito fino a quando la situazione non tornerà alla normalità. Alcuni poliziotti sono stati colpiti da palloncini colorati che hanno imbrattato di vernice rossa le loro tute e gli scudi. Continuano ad esplodere petardi mentre la polizia ha disposto un ulteriore cordone di protezione con diversi cellulari blindati. I manifestanti sono giunti dalla vicina fabbrica di Portovesme, ma le vertenze industriali in atto riguardano tutto il Sulcis iglesiente ed è proprio per questo motivo che oggi sono attesi a Carbonia i due ministri ed il sottosegretario.
Dopo qualche tentennamento sono infine giunti i ministri e gli operai hanno temporanemente sospeso le ostilità, aspettando di sentire resoponsi e /o oproposte dall’incontro, riservandosi la possibilità di nuove risposte…
Ascolta la concitata diretta con Antonello Tiddia, minatore:
http://radioblackout.org/2012/11/sardegna-scontri-operai-polizia-davanti-alla-miniera-di-serbariu/
13 Novembre
http://www.infoaut.org/index.php/blog/precariato-sociale/item/6022-sardegna-scontri-operai-polizia-davanti-alla-miniera-di-serbariu