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SILVIO MON AMOUR

Publie le sabato 1 aprile 2006 par Open-Publishing
15 commenti

Dazibao

Nella speranza di potere modestamente contribuire ad una mazzata elettorale più che meritata, i Trois Fois Rien dedicano questa piccola samba acusticopyleft al più grottesco personaggio politico italiano del dopoguerra, il Signor Silvio Berlusconi.

Possa egli scomparire dalla scena politica italiana in modo tanto improvviso quanto quello in cui vi é apparso.

Possano tutti i disastri sociali, politici, culturali ed etici del suo nefando quinquennio riassorbirsi al più presto.

Possa il suo sordido modello di governo basato sul vittimismo, la diffamazione, la telecrazia ed un passeismo fascistizzante travestito da rinnovo mai esportarsi in Europa.

Possa egli comparire davanti alla giustizia del suo paese, per finalmente rispondere di tutte le sue malefatte di imprenditore pseudo fattosi "da se" (Banca Rasini, la P2, Craxi... che faccia tosta...)

Insomma... DILEGUATI, SILVIO !!!

MP3

Brunz


SILVIO MON AMOUR
De Sirieix/Brunz

Silvio yo te quiero
Porque quiero el dinero
Vamos a matar la revolucion
Vamos a burlar toda la nación
Vaffanculo libertad
Vaffanculo sociedad
Vaffanculo el pueblo unido !
Vaffanculo clandestino
Vaffanculo esperanza
Vaffanculo el cuba libre !
Silvio yo te quiero
Porque quiero el dinero
Vamos a matar los guerrilleros
Vamos a burlar los compañeros
Vaffanculo Pancho Villa
Vaffanculo zapatista
Vaffanculo el Che Guevara !
Vaffanculo la izquierda
La tequila, el chili con carne
Y que viva Silicon Valley !
Silvio mon Amour
Je t’aime pour toujours
Silvio mon Amour
Je t’aime tous les jours...

Messaggi

  • Con ironia e amore per la "vida" vi ringrazio immensamente....Mi ha cullata la samba prima di addormentarmi e stamattina la sto facendo ascoltare e girare...grazie, grazie, grazie mon amour....
    Doriana

    • Grazie Brunz!
      Passare dai giornali italiani a quelli inglesi e’ come uscire dal tunnel della droga e riprendere contatto col mondo reale, un effetto scioccante che lascia allibiti. Paginate di "bambini cinesi bolliti" e di Prodi che da’ di "delinquenti fiscali" a B e a Tremonti, i quali demonizzano il programma della sinistra, inventandosi tasse mai minacciate, mentre i bancari avvertono l’esimia clientela che, "se i rossi vanno al potere, perderanno i loro sudati risparmi". Sembra il mondo alla rovescia di Alice nel paese delle meraviglie, con lo Stregatto che appare attorno a un ghigno e poi scompare, lasciandoci privi di direzione.
      In Inghilterra gli articoli di punta dei giornali parlano del cambio climatico, il governo traccia la mappa delle zone inglesi che verranno allagate dallo scongelamento del polo, e parlano di biomasse, carburanti vegetali, piani sull’effetto serra, risultati del governo per ridurre il CO2 che non sono sufficienti per cui occorre cambiare ancora.
      E noi? Non continueremo a parlare di "bambini cinesi bolliti" e di altre boutades del premier finche’ le acque cominceranno a salire...

      viviana

    • Scusa Viviana ma dovè che sarebbe successo che "i bancari avvertono l’esimia clientela che, se i rossi vanno al potere, perderanno i loro sudati risparmi" ?

      Essendo bancario, ne sarei enormemente curioso ....

      Keoma

    • Caro Keoma
      che vi siano informazioni a raffica su comportamenti molto scorretti di banche italiane nei confronti dei loro clienti lo si sente dire a voce e per scritto, soprattutto da qualche giorno, piu’ esattamente da quando il premier supportato da Tremonti ha iniziato la sua campagna di diffamazione del programma fiscale di Prodi, diffondendo notizie false e tendenziose che vengono amplificate dalle banche come spinta elettorale verso destra e per deviare il giusto astio che sta nascendo da parte degli utenti verso istituti che hanno usato un potere da cartello e non certo da libero mercato per dare i servizi peggiori d’Europa ai costi maggiori, e il recente nuovo aumento di questi costi non è certo servito a rabbonire una irritazione crescente. Di queste cose si parla molto in giro e sui blog, forum e newshire, basta che giri un po’ su internet e puoi trovarne da solo. Del resto che le banche siano piu’ spesso contro il cliente che a favore lo si sta masticando con livore da diversi anni, e il cattivo comportamento tenuto per facilitare i bond argentini o per nascondere le magagne della Cirio e company o per dare finanziamenti eccessivi al mercato delle armi, a quello della guerra o ai tipi meno raccomandabili della nazione per speculazioni a cui hanno partecipato anche i dirigenti degli enti erogatori lo stanno a dimostrare. mancanza di correttezza, bassi livelli di trasparenza, controlli inesistenti sui reati finanziari, negazioni fiscali per i piccoli e larghezze inusitate per gli speculatori appoggiati dai potenti, venir meno della parola data, contratti che cambiano le loro condizioni in peggio senza nemmeno avvertire l’utente, spese celate e spesso prive di motivazione, pagamenti esosi alla chiusura dei conti, incuria e strapotere.. le banche italiane non hanno certo offerto l’immagine di una istituzione chiara e moderna, quanto di un feudalismo clientelare molto tentacolare e politicizzato che ovviamente appoggia la politica di chi ha dimostrato di depenalizzare il reato finanziario e di lasciare rendite di posizione ingiustificate in una scena europea... e ora arriva anche una demonizzazione del centrosinistra a fini elettorali... mi pare che il quadro sia sufficiente per bocciare il sistema bancario come violentemente scorretto
      Poi tu che ci lavori dentro, se hai qualche carica illustre, immagino che, per necessità fisiologica, difenderai il sistema che ti alimenta
      viviana

    • scorrettamente, e ancora insolitamente sveglia, ti rispondo nel frattempo io Viviana, anche perchè in banca ci sono stata per 31 anni. Intanto credo che non vi siate capiti su un termine: bancari.
      Tu hai scritto bancari, quella categoria di privilegiati fino ai primissimi anni 70 che appena entravano senza concorso alcuno, si prendevano uno stipendio da favola e che disprezzati come nessuno, Venditti cantava"sei entrato in banca pure tu...". Gente che aveva mollato in nome dello stipendio certo. Bancari e non banchieri. Le cose cambiarono e in fretta. Quando entrai io nel 73 erano pochissime le donne, fino a pochi anni prima venivano licenziate in tronco se si sposavano...Ci mettevano un grembiule, come le signore delle pulizie, anzi ce lo scambiavamo. Io fui una privilegiata, perchè dal primo giorno in borsa e dovevo trattare con i clienti e per giunta di riguardo, ero una delle poche che aveva fatto il classico ed ero iscritta a lettere...Per parecchio fino agli anni 80, prima delle fusioni, come in tanti ambienti di lavoro, lo stare insieme ci faceva vedere e vivere come in una grande e patriarcale famiglia, mafiosa sempre s’intende. Poi le fusioni, le banche estere, i contratti a part-time, gli spostamenti continui, i sindacati fantoccio e ruffiani, l’apoliticità, la divisione all’interno, la rozzezza violenta del padrone che non sapevi più neanche chi era, gli stipendi da straccio, la mercificazione e il cambiamento di ruolo. Tutti venditori, anche del nostro privato. un solo imperativo: vendere. Oltretutto fumo e senza neanche garbo, intelligenza, forma. La trasparenza di questo sistema credo sia oggi totale. E la dipendenza di tutti nei confronti del sistema bancario altrettanto totale. Per me è stata una grande palestra di vita e degli ultimi anni, sono andata via nel 2003, ne porto tutti i segni. Keoma ha un’altra storia dalla mia. Ma percarità lasciamo ai banchieri i banchetti tragici che hanno da sempre ordito e se vogliamo raccontiamoci quello che è stato e che potrebbe essere...
      E credimi non c’è nessuna "eticità" nel danaro se non quella che è una convenzione per vivere
      Doriana

    • Grazie Doriana, sempre puntuale ed esatta, come sempre
      Ovviamente i banchieri sono quelli che stanno a capo delle banche e i bancari sono gli impiegati, tra questi ultimi annovero alcuni carissimi amici e, visti i loro trattamenti, l’ambiente spesso di merda dove lavorano, e il rischio costante di perdita di lavoro stante le fusioni bancarie, non posso che difenderli come categoria. Ovviamente chi gestisce il potere io non l’ho mai incontrato mentre mio marito, per il suo lavoro si’, e i resoconti non erano illuminanti: poteri enormi gestiti senza alcun senso di razionalità o servizio al cliente ma sempre e solo per smanie di potere e favori politici dati e ripetuti, spesso in condizioni aberranti, del resto che i vertici delle banche ialiane siano sempre stati in totale collusione partitica lo si è sempre saputo, non per niente il primo scandalo della nuova Italia fu quello della banca romana e poi dall’Ambrosiano, al banco di Lodi, dalla banca di Napoli a quella di via Rasini a Bankitalia la storia del sistema bancario italiano non è che una sequela di scandali e di malpotere. Cosi’ mio marito, lavorando nell’informatizzazione bancaria e nella riassicurazione e sempre a livelli alti, in contatto di amministratori delegati, ne avrebbe delle belle da raccontare anzi delle orride. Ambedue poi abbiamo contattato molte banche diverse come utenti e risparmiatori e, pur avendo a che fare con comuni impiegati, non abbiamo fatto che crescere nel nostro grado di orrore, di disistima, di vero schifo per i modi in cui l’utente italiano viene trattato, ingannato, sfruttato, imbrogliato, estorto, manipolato, per cui dal nostro punto di vista possiamo solo dichiarare che il sistema bancario italiano è una delle peggiori infamità di questo paese. E’ ovvio che non solo la riforma del risparmio di B non ha fatto che aggiungere orrore a orrore, ma il centrosinistra sta su questo versante perfettamente alla pari col centrodestra.
      viviana

    • "Cari Keoma, Viviana e Doriana, secondo me la questione non sta nello stabilire se la "pecunia" olet o non olet, il problema vero è che il nostro sistema economico è diventato ormai completamente "bancocentrico", che, tradotto, significa che oggi il business è sempre più nell’intermediazione finanziaria e nel far lavorare il denaro invece che le persone umane!! Da questo sistema trae vantaggio unicamente chi ha piena libertà ( e impunità ) di aggiotaggio ed insider trading e tutti quei personaggi di contorno con hanno il compito di svolgere il lavoro sporco : promotori finanziari, agenti di borsa, furbetti del quartierino, brokers etcc . La produzione di beni materiali sarà lasciata ai "neo- schiavi" ( leggi manodopera del terzo e quarto mondo ) , mentre l’occidente capitalista "progredito" produrrà sempre più beni immateriali, in regime di monopolio, tramite l’industria culturale e le strutture finanziarie. Questo purtroppo è il quadro della situazione e non cè da illudersi che, a breve, con l’avvento di nuovo personale politico di matrice progressista, o più spesso sedicente tale, possano cambiare le cose."
      MaxVinella

    • No, in banca non ho alcuna carica illustre, cara Viviana.

      Sono un banale vicecapufficio ( grado ottenuto per mera anzianita’) e in 27 anni di servizio ho fatto soprattutto il rappresentante sindacale, prima nella Cgil ed ora nell’ autonoma e movimentista Falcri.

      E non escludo certo che qualche bancario fascistoide o berlusconiano che certamente non mancano( visto come si facevano una volta, clientelare è dire poco, buona parte delle assunzioni) possa aver detto a qualche vecchietta cose del genere.

      Da questo ad accusare "i bancari" come categoria ( circa trecentomila in Italia ) di propaganda per Berluskoni francamente ce ne corre.

      Oltretutto poi non è nemmeno vero che i "banchieri", cioè i dirigenti delle banche ( cosa diversa dai bancari, come confondere i metalmeccanici con Montezemolo o i postini con Gasparri) siano in massa schierati con Berluskoni.

      Anzi, per quanto riguarda le grosse banche ( il 75% dell’ intero mondo bancario italiano), si puo’ dire tutto il contrario.

      Si puo’ poi certamente riflettere sul perche’ certi managers ( bancari e confindustriali) si siano stavolta schierati col centrosinistra e non con Berluskoni e sul come questo insolito schieramento possa alludere ad una pesante ipoteca sulle politiche economico/sociali del probabile ed auspicabile futuro governo Prodi.

      Ma questo è certamente un altro discorso.

      Per cui, di cosa stiamo parlando ?

      Keoma

    • Ma si’, Keoma, a differenza tra bancari e banchieri è chiara, non ti preoccupare, anche se molti bancari hanno avuto nei confronti del clinete una immagine non sempre favorevole e molte volte di scarso aiuto, sprezzante e altezzosa, e chissa’ perche’, forse per riversare su altri dell’acidità che avevano introiettato nel loro lavoro e che ho notato anche in impiegati statali di basso livello che tutto sanno fare fuorche’ dare un aiuto ai loro clienti.
      E forse, Keoma, dovremmo ripetere più spesso che quando si parla di contrapposizioni destra/sinistra esse valgono solo per noi che siamo formiche, quando invece si sale al livello degli elefanti assistiamo a una strana metamorfosi in cui destra e sinistra scompaiono e restano dei privilegiati odiosi, di qualunque partito siano, omologhi, dei feudatari consimili, che abusano del loro potere nella stessa misura, lottizzano si inciuciano tra loro, difendono capitali strani e clienti politici, speculano e altre amenità varie, e lo abbiamo ampiamente visto con Consorte, D’Alema, Fassino, Fazio, Fiorani e combriccola varia.
      Una cosa ti vorrei chiedere, visto che sei intelligente e si tratta di argomento del tuo campo. Che differenze ci sono tra il sistema bancario italiano e quelli degli altri paesi europei? Ci sono cose significative a livello di relazioni col cliente, trasparenza, servizi e controlli che varrebbe la pena di importare?
      Un’altra cosa ti chiedo: si fa un gran parlare teorico e astratto di libero mercato, di concorrenza in ambito europeo, di neoliberismo, e poi con questi vacui proclami devono convivere situazioni di cartello come quella delle banche italiane, così attaccate ai loro privilegi ingiustificati e cosi’ pronte a mungere lo stato in caso di deficit (la Banca di Napoli insegna) o a sotterrare le loro magagne col supporto delle istituzioni (vedi Ambrosiano), avremo mai speranza di godere di un vero sistema concorrenziale bancario in ambito europeo, e non come la ridicolata della Deutsche Bank che si è prontamente adeguata ai soprusi italiani senza costituire una varianza utile?
      E ti chiedo anche: come hanno risolto negli altri paesi il problema dei controlli da parte della banca centrale su quelle periferiche? Spero non come da noi in cui Bankitalia è formata dalle stesse banche che dovrebbe controllare e in un regime di autonomia tale da far vedere un vero e proprio contropotere.
      Ti chiedo anche: se dopo l’entrata nell’Euro, la Francia ha ritenuto bene che gran parte delle funzioni erando decadute e ha rimosso ben 6000 funzionari della banca centrale come inutili, come mai da noi nulla di questo è successo e cosa stanno facendo le migliaia di funzionari in surplus? E quanto ci costano?
      Grazie. Sono così convinta che il potere bancario sia sterminato ed esoso che qualunque informazione sarà preziosa. Vedo con rammarico che nel programma di Prodi questo contropotere non viene nemmeno intaccato. E dunque abbasso tutti i Fazio e chi li sostiene!
      E Trichet che sosteneva Fazio e sperava di entrare allo Ior, che fine ha fatto? Sia maledetto anche lui! Quanta ipocrisia!
      viviana

    • Cara Viviana, è pressoche’ impossibile rispondere alla tua raffica di domande in un commento.

      Anche perche’ parti da un assunto sbagliato.

      O meglio la partenza sarebbe giusta e giustamente consideri le banche come “nemiche”.

      Però poi sbagli quando dai per scontato che, essendo “nemiche” e pure un po’ criminali, le banche stanno necessariamente con Berluskoni.

      In questa fase, invece, non è affatto cosi’, pressochè tutti i grandi banchieri si sono schierati col centrosinistra.

      Le ragioni sono molteplici :

      Berluska ha rovinato la credibilità del sistema Italia all’estero e le banche di questa credibilità hanno un vitale bisogno.

      Berluska ha tentato e ha favorito tentativi di “scalate”, bancarie e non, che al “salotto buono”
      non sono piaciuti.

      Berluska è ormai nemico giurato dell’attuale dirigenza della Confindustria che con le banche è ovviamente legatissima.

      Ma soprattutto credo che tutto il grande padronato italiano teme come la peste un “esito francese” della protesta sociale italiana e pensa che con Prodi una ipotesi del genere venga attutita o comunque rinviata nel tempo.

      Mentre invece col Berluska vincente sarebbe questione di mesi, se non di settimane.

      Questo schieramento quasi unanime dei “poteri forti” col centrosinistra, se nell’ immediato puo’ fare piacere, rappresenta pero’ una pesante ipoteca sulle future politiche economico/sociali dell’ Unione.

      E non è certo un caso se, come dici anche tu, nel programma dell’ Unione di banche, credito, finanza quasi non si parla.

      Fazio rappresenta un altro paradigma del fatto che, a livello di grossi poteri, le appartenenze non sono mai nette ma anzi esiste sempre una vasta zona grigia.

      Nel 1993 viene infatti eletto come opzione “di sinistra”, legato al solidarismo cattolico, critico del liberismo piu’ spinto, persino collaboratore in anni lontani ( come del resto Tremonti) di un giornale come “Il Manifesto”.

      Poi negli anni, in nome di un “nazionalismo” fuori luogo in un sistema europeo e “globale”, si trasforma nel suo contrario.

      Anche se, pur schierato col centrodestra ( nonostante i duri scontri col citato Tremonti), si tiene buoni anche i Ds, favorendo l’operazione Unipol.

      Che dire ? Provo a spiegare per l’ennesima volta che se è cosa buona e giusta liberarsi di Berluska e della sua banda, dovremmo anche avere ben chiaro che col centrosinistra forse non avremo piu’ leggi ad personam, usciremo dal pantano iracheno, saremo piu’ credibili a livello europeo e in genere internazionale, ma avremo pure il PADRONATO VERO ( e non l’anomalia Berluskoni ) saldamente al comando della politica economica e sociale.

      E che quindi sarebbe sbagliatissimo, per i movimenti, parlare poi di “governo amico”.

      Invece mi sembra che tutto stia andando in questo senso.

      Io francamente, una volta cacciato Berluskoni, spero comunque prima possibile nell’ “esito francese”.

      P.S. Di Trichet e dello IOR so ben poco.

      L’efficienza maggiore delle banche straniere è quasi una “bufala”.
      E comunque non è detto che da una maggiore efficienza ci guadagnino i “poveracci”, anzi tutto il contrario.

      Quanto agli scandali in stile Cirio e Parmalat, all’estero c’è stato di peggio. Basti pensare allo scandalo dell’americana Enron che avrebbe messo in ginocchio il sistema Usa se non fossero avvenuti in contemporanea gli attentati dell’ 11 Settembre ( con tutti gli atroci dubbi che questa concomitanza comporta).

    • ATTENTA A FARLA GIRARE TROPPO....TI SI POTREBBE INFIAMMARE.

    • Cos’é?
      Una minaccia?
      Mah...

  • Ciao,

    Sono francese e abito a Parigi. E volevo dire che a mi me gusta la tua poema.

    Nota Bene: Scusame per il mio italiano!!!!