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Sanità Lazio, occupati due reparti del S. Filippo Neri: "Difesa a oltranza"
par reporter
Publie le lunedì 17 dicembre 2012 par reporter - Open-PublishingE’ oggi il giorno cruciale per la Sanità laziale. Il commissario Bondi presenta il suo piano di riassetto, ridimensionato rispetto alla prima versione, ma che non risparmierà tagli di posti letto e reparti. Dalle 11 Bondi sta incontrando i direttori generali delle Asl di Roma e Lazio.
L’OCCUPAZIONE - Sotto la scure del commissario potrebbero finire cardiochirurgia e neurochirurgia (che rappresentano oltre il 60% dei posti letto che si vogliono tagliare) del San Filippo Neri. Tanto che stamattina la Uil Fpl ha occupato i due reparti per difenderli dalla chiusura, fa sapere il sindacato. "Bondi – spiega il segretario provinciale Paolo Dominici - dovrà venire di persona per chiudere queste specialistiche, noi le difenderemo ad oltranza e, nel frattempo, senza arrecare danno ai malati né provocare disservizi, le occupiamo. Quindi come promesso, già a partire dalla giornata di oggi si apriranno una serie di azioni vertenziali senza fine e a macchia di leopardo: ciascun lavoratore è stato allertato per agire alle varie azioni di protesta che stiamo programmando. Non sarà semplice sedare questa situazione – conclude - se non con il ravvedimento da parte dell’Asp e del commissario Bondi nelle intenzioni sin qui manifestate che colpiscono il Servizio Sanitario Regionale in modo politico, strumentale ed irreversibile".
LA FIACCOLATA - Intanto ieri Cgil, Cisl e Uil in un comunicato congiunto hanno annunciato una mobilitazione. "A forza di tagli con l’accetta e di ingiustificate chiusure degli ospedali, senza alcuna logica di riorganizzazione e riqualificazione, il commissario Bondi ci consegna una sanità malata", così Claudio Di Berardino, segretario generale della Cgil di Roma e del Lazio, Tommaso Ausili, segretario generale della Cisl del Lazio e Luigi Scardaone, segretario generale della Uil di Roma e del Lazio. "Le conseguenze delle sue scelte - continuano - sono davanti agli occhi di tutti: una forte disoccupazione, una grave contrazione dei servizi sanitari, un aumento dei costi per le famiglie. Tutto ciò si tradurrà in un vero e proprio disastro per la salute delle persone e per il sistema economico e sociale dell’intera regione". "Per tutte queste ragioni - concludono -, per difendere i diritti dei lavoratori e dei precari e chiedere una sanità qualificata e rispondente alle esigenze dei cittadini, a partire da domani Cgil Cisl e Uil del Lazio daranno avvio a una mobilitazione generale che coinvolgerà i quattro capoluoghi di provincia e si concluderà giovedì 20 dicembre a Roma con una fiaccolata di fronte al ministero dell’Economia (via XX settembre)".
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