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Sbranatemi pure

par ilmascalzone

Publie le sabato 2 febbraio 2013 par ilmascalzone - Open-Publishing
2 commenti

Sbranatemi pure

Sembra un ritornello, un luogo comune trito e ritrito, una frase fatta, imparata e recitata a memoria dai referenti, locali e nazionali, del Partito Democratico. Il concetto, tanto buffo, quanto tortuoso e malizioso, è il seguente: “Il Monte dei Paschi di Siena non è una banca del Partito Democratico, ma viene controllata da una Fondazione composta da 16 consiglieri, 13 dei quali sono nominati dal Comune e dalla Provincia di Siena”.

Guarda caso, gli Enti Locali senesi sono da anni governati da amministratori di centrosinistra e nessuno osa negare che esista, oggettivamente, una netta e schiacciante egemonia esercitata dal PD. In sostanza, chi controlla in maniera incontrastata il Monte dei Paschi di Siena è una Fondazione che, di fatto, è in mano al Partito Democratico.

Ebbene, questi bizantinismi oltremodo sofisticati e machiavellici, tanto astuti e diabolici quanto bizzarri e maldestri, formulati in un gergo politichese ambiguo ed allusivo, cinico e spregiudicato, queste sottigliezze dialettiche, fin troppo astruse e cavillose, offendono l’intelligenza delle persone e denotano la malafede di chi se ne serve, per cui disgustano i cittadini e rendono sempre più separata e distante la società civile dalla vita politica.

Una politica che non si concilia e non si coniuga affatto con i principi, inviolabili e sacrosanti, dell’onestà morale e intellettuale, della trasparenza e della giustizia sociale.

Ma il dato più serio e inquietante è che costoro sono talmente accecati da non riuscire a scorgere l’odio sociale che va maturando e serpeggiando nel comune sentire della gente.

Ovviamente, alla borghesia finanziaria e alle classi dominanti fa comodo che questo sentimento di avversione e repulsione sia diretto contro la Casta “infame” dei politici.

Gli organi ufficiali della stampa e dell’informazione di massa, totalmente asserviti alle oligarchie finanziarie, contribuiscono ad alimentare e canalizzare questo odio sociale, a dirigerlo artatamente contro un fattore ben definito (la mala politica, appunto) che può essere modificato, magari addirittura soppresso e sostituito con altri soggetti, molto meno democratici, vale a dire altre caste di potere, ad esempio quella dei tecnocrati. In tal modo si crea un baluardo insuperabile che fa da scudo agli interessi della borghesia capitalista e al suo strapotere economico. In questa incapacità di cogliere la complessa realtà del sistema, si cela l’ottusa imbecillità, o l’ingenuità, se di imbecillità o ingenuità si tratta, di Beppe Grillo e dei suoi seguaci. Ma il peggiore di tutti è Nichi Vendola.

Ormai, stando ai vari sondaggi sembra già stabilito che nel prossimo futuro le decisioni di governo saranno prese da SEL e dal PD, il quale è completamente subalterno alla politica finanziaria riassunta nell’agenda Monti, e questo Nichi Vendola lo sa molto bene.

E’ per tali ragioni che conviene non recarsi alle urne, per denunciare il raggiro storico della borghesia, per contestare e respingere in toto un ingranaggio fraudolento, per smascherare l’infida trappola che si rinnova e si perpetua ogni volta come un rito di massa celebrato a netto discapito delle classi lavoratrici subalterne attraverso lo strumento truffaldino del voto. Un sistema subdolo e perverso che agisce come una sorta di “acquavite spirituale”, un espediente comodo per cloroformizzare e rincretinire le coscienze dei lavoratori. Un meccanismo proditorio che serve ad estorcere ed ingannare la buona fede altrui e oggi è, senza dubbio, il più efficace e potente “oppio dei popoli”.

Lucio Garofalo

Messaggi

  • Innegabile ed incontrovertibile la responsabilità politica del Pd rispetto a Montepaschi ... su questo non ci piove ...

    Ma sull’ "affaire" vero e proprio le cose sono più complicate, più "di sistema" ...

    E’ altrettanto innegabile ad esempio che chi volle, anche contro la dirigenza nazionale del Pd, cacciare Mussari fu Ceccuzzi, sindaco di Siena sempre del Pd.

    Come è innegabile che lo stesso Ceccuzzi fu poi messo in minoranza al comune di Siena, per ritorsione, da tale Monaci, allora anche lui del Pd ed oggi candidato alle politiche con Monti ...

    Come non è un mistero che comunque, dopo la fusione con Montepaschi, a capo di Antonveneta fu messo un uomo del PdL, che poi dovette dimettersi perchè coinvolto nelle vicende della banca di Verdini, uomo forte dello stesso PdL.

    Così come è innegabile che lo stesso Mussari, dopo la cacciata da Montepaschi, divenne Presidente dell’Abi, con l’appoggio corale di tutte le banche operanti in Italia ... e con quello decisivo dell’allora ministro Tremonti ...

    Vogliamo poi parlare dell’inerzia di Bankitalia sul Montepaschi ?

    Come dimostra questo link, a Via Nazionale sapevano tutto sin dal 2010 :

    http://www.linkiesta.it/sites/default/files/uploads2/imgs/banca-italia-mps.pdf

    E chi dirigeva allora l’Ispettorato di Bankitalia ? La signora Tarantola, oggi Presidente della Rai in quota Monti ...

    E chi dirigeva l’intera Bankitalia ? Mario Draghi, oggi Presidente della Bce ...la stessa che ci assegò, nell’estate 2011, i famosi "compiti" ...

    Insomma, guardiamo la luna e non soltanto il dito che la indica ...

    Questo senza fare nessuno sconto al Pd ....

    • Beh, la tua critica all’intero sistema politico-affaristico e all’intreccio di responsabilità che sono evidentemente trasversali, non toglie nulla al valore del contenuto di fondo che intendevo esprimere, anzi lo rafforza e conferma in tal modo la conclusione "eversiva" ed "anti-sistema" del mio articolo...