Se questo è un sindaco

Tutte le forze politiche, sociali, sindacali, comitati, di lotta sociale per i diritti dei cittadini, dovrebbero iniziare a fare un minimo di attività nelle piazze e nei luoghi preposti, fuori dalla politica ufficiale , per iniziare a chiedere con forza le dimissioni di un sindaco, della capitale d’Italia, non di un piccolo paesino, che con il suo operato , sempre a difesa dei poteri forti, dei palazzinari, delle cricche, continua a complicare la vita dei suoi concittadini.Ormai è una costante, ogni emergenza non viene affrontata e gestita, con i mezzi necessari, ma subita, confidando nella buona sorte, o visto la vicinanza del Vaticano, nell’aiuto divino.Dopo il disastro di AMA, ACEA, ATAC, dopo parentopoli, dopo il saccheggio di Roma dei palazzinari, ogni evento naturale, pur di una certa intensità( ma un solo giorno di neve può essere eccezionale ??) mette in ginocchio la città, lasciando in ognuno di noi la sensazione di inadeguatezza e incapacità. In tutto questo, mettiamoci anche la perdita di valori essenziali, come la solidarietà e la voglia di mettersi in gioco, fregandosene dei poteri politici. Cosa impedisce a dei compagni di radunarsi, in barba agli editti del sindaco e fare quello che ogni comunista possiede nel suo dna, ossia aiutare gli altri , organizzare un soccorso, distribuire quello che si possiede a chi non ne possiede più, dopo un disastro.Io credo, che da domani, ad ogni minaccia di calamità, sia compito di tutti noi, organizzare un servizio di protezione civile alternativo, e non aspettare quello che una società basata sulla logica del profitto e sull’individualismo sfrenato,non ci offre più, fermo restando che questo personaggio se ne deve andare, altro che ripresentarsi alle prossime elezioni.