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Solidarietà ai lavoratori Fiat di Melfi picchiati dalla polizia
Publie le lunedì 26 aprile 2004 par Open-PublishingPartito della Rifondazione Comunista
Federazione di Lucca
VERGOGNA!
LA FIAT CHIAMA E IL GOVERNO RISPONDE:
PICCHIATI DALLA POLIZIA I LAVORATORI DELLA FIAT DI MELFI
Da una settimana i lavoratori della Fiat di Melfi stanno lottando contro i salari bassi (sono il 20% in meno del resto del gruppo), per la riduzione dello sfruttamento (hanno i carichi di lavoro più alti d’Europa per quanto riguarda il settore automobilistico), per il superamento di turni di lavoro durissimi che possono arrivare anche a 15 turni notturni consecutivi.
La Fiat, di fronte a queste sacrosante richieste si è rifiutata di fare qualsiasi concessione e, addirittura, ha posto come condizione per aprire la trattativa che i sindacati condannassero la lotta dei lavoratori. La FIOM CGIL, giustamente, si è rifiutata di condannare la lotta dei lavoratori e così è stata esclusa dalle trattative.
Il governo di centro destra, da un lato si è rifiutato di aprire un tavolo di discussione sulla FIAT che coinvolgesse tutte le parti in causa. Dall’altra ha fatto intervenire la polizia che stamattina, lunedì 26, ha caricato per tre ore un migliaio di lavoratori presenti ai blocchi di fronte allo stabilimento Fiat di Melfi.
Una vergogna!
Il governo non fa nulla per risolvere positivamente i problemi e si comporta semplicemente come il braccio armato degli interessi del padrone più sovvenzionato d’Itlia: la Fiat.
Rifondazione Comunista e i/le Giovani Comunisti/e di Lucca, nel condannare l’operato del governo e l’arroganza della Fiat:
– Esprime la propria solidarietà ai lavoratori della Fiat di Melfi e invita tutti i lavoratori del gruppo a far sentire la propria voce con lo sciopero
– Chiede che ai lavoratori sia garantito il pieno diritto di sciopero come previsto dalla Costituzione.
– Chiede che il Governo convochi immediatamente le parti al fine di trovare una positiva soluzione della vertenza aperta dagli operai e al fine di valutare le modalità d’intervento diretto dello stato all’interno dei piani industriali e della proprietà della Fiat.