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Solidarietà con François Thoner - Abrogazione immediata delle leggi fasciste Lsq Lsi

Publie le lunedì 31 gennaio 2005 par Open-Publishing

Dazibao

Solidarietà con François Thoner - Abrogazione immediata delle leggi fasciste Lsq Lsi Trasporti gratuiti per tutti e tutte

di AC tradotto dal francese da karl&rosa

Solidarietà con François Thoner - Abrogazione immediata delle leggi fasciste Lsq Lsi Trasporti gratuiti per tutti e tutte

Lsq / Comitato di sostegno per François Thonier
Contatti: 0610129246 (Pierre - AC! Nantes) 0237497114 (Monique - AC! Alençon Perche), 0684090832 (François Thonier)
 
MOBILITAZIONE CONTRO LA LEGGE LSQ
venerdi’ 28 gennaio 2005 Giornata nazionale d’azione coordinata - mobilitazione contro la LSQ
Appuntamento a Nantes alle 17.30 davanti alla stazione SNCF (lato nord)
Poitiers - giovedi’ 3 febbraio 2005 ore 14.00 Processo in appello a François Thonier
Per ulteriori informazioni
 
 
Potete contattare inoltre:
per telefono 02.40.89.51.99 (AC ! Nantes) 06.10.12.92.46 (Pierre - AC ! Nantes) 02.37.49.71.14 ( Monique -AC ! Alençon Perche),
per e.mail: soutien.ft@free.fr
Firmate e fate firmare la petizione.

PETIZIONE

Muoversi é un diritto, non un delitto !
Il 4 novembre 2004 François Thonier é stato condannato a 2 mesi di prigione ed al pagamento di 1570 euro (contravvenzione + danni e interessi). La condanna é definitiva.
Il 3 febbraio, in appello a Poitiers, rischia una nuova condanna detentiva.
Il suo crimine: é percettore di RMI. Attualmente residente nell’Ariège, va a trovare la sua famiglia e i suoi amici a Nantes e a Bordeaux senza pagare il treno... Disoccupati, precari, interinali, lavoratrici povere, sans-papiers, come ogni essere umano abbiamo bisogno di sopravvivere e voglia di spostarci: per lavorare, per trovare lavoro, per vedere il mare o la nonna, per curarci.
Dal novembre 2001 il semplice fatto di spostarsi senza biglietti sui mezzi di trasporto (treni a lunga percorrenza e locali ma anche autobus, metropolitane, tram) espone i più poveri di noi a pene detentive che possono arrivare a 6 mesi e a 7500 euro di contravvenzione. La "legge per la sicurezza quotidiana" detta LSQ, votata dal governo Jospin il 31 ottobre 2001, é valsa a centinaia di viaggiatori senza biglietto pene detentive e contravvenzioni esorbitanti (a Parigi, 1406 condanne su denuncia della SNCF, dati SNCF novembre 2004; a Lione, 2 condanne a 2 mesi - uno dei condannati é invalido all’80% -, 3 condanne con la condizionale su denuncia della Società Lionese dei Trasporti, dati SLTC, novembre 2004). I condannati/e sono in grande maggioranza poveri: senza tetto, giovani senza reddito, percettori di RMI, sans-papiers, persone che chiedono asilo... che in ogni caso non hanno i mezzi per pagare i loro spostamenti. Dove riduzioni tariffarie (o la gratuità) esistono, queste permettono di spostarsi solo all’interno di una stessa regione. Qualunque sia la nostra situazione riguardo all’occupazione e al reddito, ci impegnamo ad essere solidali negli atti con tutte le persone portate davanti ai tribunali ed a lottare fino all’abrogazione della legge per la sicurezza quotidiana. Dichiariamo pubblicamente che continueremo a spostarci gratuitamente ogni volta che ne avremo bisogno. Ci prendiamo interamente la responsabilità di aver preso il treno, l’autobus, la metropolitana senza pagare.

François Thonier, militante per la gratuità dei trasporti pubblici.

François Thonier, militante dell’associazione AC, percettore di RMI, viaggia senza sborsare un centesimo dal dicembre 1997.
Allora, la sua auto fu portata al deposito municipale perché era rimasta ferma per mancanza di benzina: François Thuner non aveva i mezzi per pagare un pieno. La macchina fu distrutta quindici giorni dopo, perché François non aveva i soldi per portarla via.
Da allora, con AC ! (Action contre le chômage - Azione contro la disoccupazione, NdT), François Thonier milita per la gratuità dei trasporti pubblici, prima di tutto per rivendicare la libertà di circolazione dei disoccupati e dei precari e poi per rivendicare il diritto di vivere in un ambiente non inquinato per tutta la popolazione.
Dall’agosto 2002, François Thonier viaggia grtuitamente, legalmente, negli 8 dipartimenti della regione Midi-Pyrénés, dove il Consiglio regionale ha adottato una politica sociale nei confronti dei precari. Aldilà delle "frontiere" regionali, é considerato un delinquente.
Il 31 ottobre 2001, il parlamento ha votato la "legge per la sicurezza quotidiana", che criminalizza quanti, come François, usano i trasporti pubblici senza biglietto: sono passibili di 6 mesi di prigione e 7500 euro di contravvenzione.
Per questo François Thonier é stato condannato a 2 mesi di prigione, 800 euro di contravvenzione e 769,40 euro di danni e interessi alla SNCF dalla Corte d’Appello di Bordeaux il 4 novembre 2004, poi a 15 giorni con la condizionale e 2 anni di libertà vigilata, 150 euro di contravvenzione e 769 euro di danni alla SNCF dal tribunale de La Rochelle.
François si é appellato contro quest’ultima condanna. Dovrà comparire davanti al Tribunale di Poitiers il 3 febbraio alle 14.
Ecco la spiegazione che intende dare ai giudici:
"Vengo condannato senza aver fatto torto a nessuno e neppure alla società. Al contrario, mi sforzo di assolvere meglio che posso alle mie responsabilità di cittadino e di padre di famiglia (e di nonno). Tengo anche a difendere tutti coloro che, come me, sono vittime di una repressione per il solo motivo che hanno un reddito insufficiente a finanziare i loro spostamenti.
Prendendo il treno senza biglietto ed occupando un posto disponibile (in generale, sui treni Corail é occupato solo dal 20 al 60% dei posti) non danneggio nessuno e non provoco nessun aumento dei costi per la SNCF. Viaggio senza causare nessun costo supplementare, né in termini di energia, né di inquinamento, cosa diversa da quello che avviene per quanti si spostano in macchina, anche se prendono a bordo altri passeggeri.
Non si tratta di frode perché non cerco di ingannare. Spesso vado a parlare con il controllore fin dalla partenza del treno, il che puo’ dar luogo a discussioni interessanti: a volte incontro controllori sensibili all’ecologia che riconoscono rapidamente i benefici di una gratuità accordata progressivamente all’insieme della popolazione, altre volte ci vogliono fino a due ore di discussione per convincerne uno. Nella maggioranza dei casi, l’accordo si realizza sulla gratuità per i bassi redditi.
La Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo ed il Preambolo della Costituzione della nostra Repubblica garantiscono in linea di principio un reddito decente a tutti i cittadini. Ora, come parecchi milioni di persone in Francia, io dispongo solo di un reddito inferiore alla soglia di povertà, e questo da dieci anni.
E’ interessante constatare che questi testi sono stati scritti e votati in un’epoca in cui in Europa regnava la penuria, mentre oggi siamo in un periodo di abbondanza (ma anche di spreco sfrenato ed assurdo).
In questi testi, la garanzia del reddito si applica perfino alle persone che, per diverse ragioni, non possono lavorare.
Da parte mia, adempio pienamente al mio "dovere di lavorare" nel senso di attività economicamente e socialmente utili: aiuto ad agricoltori biologici, partecipazione a giardinaggio associativo, aiuto alla costruzione di case ecologiche, articoli per riviste associative, attività di formazione all’ecologia e all’economia, aiuti diversi nelle reti SEL (Système Echanges Locaux - Sistema di Scambi Locali, NdT).
Gran parte di queste attività le faccio gratuitamente, le altre nel quadro di scambi senza denaro: vitto, alloggio, unità SEL.
Penso di pagare il mio posto esercitando attività di utilità sociale e vivendo in modo ecologico e solidale.
Ho appena concluso un corso di istruttore che mi é costato 50 euro al mese per 4 anni. Ho finanziato io stesso parecchi stages (in particolare di permacoltura [concezione ecologica degli spazi naturali e semicoltivati, NdT]) e agricoltura biologica) perché conto di continuare ad esercitare pienamente un’attività utile ben oltre i 65 anni. A 62 anni, sono in ottima salute grazie ad una grande igiene di vita.
Questo tipo di esistenza é per me una scelta etica: agire là dove so che saro’ più utile tanto alla società in cui vivo quanto all’insieme dell’umanità. Non chiedo che degli impieghi la cui utilità sociale mi sembra incontestabile. Penso dunque di dare alla società un contributo che val bene la mia parte di reddito nazionale (teoricamente circa due volte lo SMIC [Salario Minimo Intercategoriale, NdT]).
Viaggiando gratuitamente nel modo più ecologico e più economico, non faccio che riprendere - senza ledere chicchessia - una piccolissima parte del reddito di cui sono privato: non sono uno che inganna ma qualcuno che ha pagato i suoi spostamenti con un valore reale e non con una moneta (l’euro) di cui contesto la legittimità e l’utilità economica (perché creata da capitalisti privati sotto forma di debito con interessi per il profitto finanziario di taluni piuttosto che da poteri politici democratici per permettere la produzione, la diffusione e la ripartizione dei beni economici reali).
D’altra parte, i miei viaggi in treno fra Nantes e i Pirenei mi sono necessari per adempiere ai miei doveri di padre e di cittadino responsabile preoccupato per l’avvenire dell’umanità, l’uno é legato all’altro dati che i miei progetti di eco-villaggio sono al servizio delle generazioni future.
Un’andata e ritorno al mese mi costerebbe 150 euro, da prelevare sui miei 367 euro di RMI (Reddito Minimo di Inserimento, NdT). Ora, si tratta della somma che do come participazione al mantenimento di mia figlia (16 anni), dato che sua madre, ausiliaria ospedialiera a tempo parziale (3/4) arriva difficilmente alla fine del mese.
D’altronde, solo per pagare l’affitto, devo aggiungere 128 euro al mio sussidio per l’alloggio. Non potrei vivere se non mi procurassi gran parte del mio sostentamento mediante degli scambi.
Viaggio senza soldi per uno stato di necessità morale, molto più imperiosa di una necessità materiale.
Per me, é fuori discussione vivere in disaccordo con la mia coscienza. Mi sembra una necessità evidente allorché l’umanità non é mai stato in pericolo come adesso.
La distruzione dello strato di ozono e l’aumento dell’effetto serra per lo spreco dei combustibili fossili sconvolgono il clima e minacciano sempre di più la vita umana.
A livello delle città, l’inquinamento sonoro e quello atmosferico, uniti allo stress degli ingorghi, nuociono sempre più gravemente ai loro abitanti.
La completa gratuità e lo sviluppo dei trasporti pubblici urbani possono considerevolmente migliorare la loro vita.
Il trasporto misto stradale-ferroviario combinato con il principio "produrre e consumare localmente" possono ottenere effetti paragonabili a livello del trasporto delle merci.
Cio’ implica l’impostazione di una vera economia orientata verso il benessere delle persone e non verso i profitti finanziari.
La mia azione é solidale con quella di quanti viaggiano senza biglietto perché hanno bassi redditi o ne sono totalmente sprovvisti: penso in particolare ai giovani.
Quest’anno, mi sono occupato per 5 mesi di assitenza sociale ai più poveri. Ho potuto vedere l’aggravamento delle condizioni di vita di un numero crescente di giovani ed l’aumento della loro legittima rabbia.
Un recente studio sociologico (pubblicato nel 2004) ha mostrato che la mobilità é un fattore essenziale di inserimento sociale.
La gratuità dei trasporti pubblici per i disoccupati ed i precari non costerebbe certo di più di quanto costi farli viaggiare in veicoli in cattivo stato di manutenzione con tutti i rischi di inquinamento e di incidenti che ne derivano.
Per le persone a basso reddito, il reato di "frode abituale" é solo un’ingiustizia supplementare che aggrava la loro situazione.
Fino a quando saremo trattati come assistiti? Quali sono i veri assistiti?

Per contattare François Thonier: thonier.françois@voila.fr Per contattare il comitato che lo sostiene: soutien.ft@free.fr
(Per chiedere e firmare l’appello, rivolgetevi a:
AC ! Nantes (comité de soutien à François Thonier) 21 allée Baco, 44000 Nantes
oppure a: soutien.ft@free.fr
oppure firmate l’appello on line sul sito di AC http://www.ac.eu.org

Articolo aggiornato, pubblicato sul bollettino di AC ! Nantes
François Thonier preferisce il treno
Percettore di RMI, militante in varie associazioni, François Thonier si é stabilito in Ariège dove, conformemente a quanto prevede il suo contratto di inserimento, lavora a un progetto per la creazione di un ecovillaggio.
François ha dei legami familiari, sociali ed umani. Regolarmente, praticamente una volta al mese, fa un viaggio di qualche giorno che gli permette di incontrare i suoi amici a Bordeaux, i suoi figli e nipoti a Nantes, sua madre e suo fratello a Tours, dopodiché torna alle sue attività in Ariège.
Cosa c’é di più banale, insomma, direte voi ! Nessun crimine, nessun reato, e allora?
Vi sbagliate ! Secondo il legislatore, François minaccia la vostra sicurezza quotidiana. Non vi fidate del suo sorriso, della sua aria affabile e neppure dei suoi capelli bianchi; é un delinquente...
Eh si’, François, ambientalista genuino, usa i trasporti pubblici. Prende il treno e lo prende senza biglietto. Una volta, é un’infrazione, 11 volte é un reato severamente punito dalla legge LSQ (Legge sulla Sicurezza Quotidiana) elaborata dal governo Jospin e votata il 15 novembre 2001 dal PS (Partito Socialista). Ed é in nome di questa legge iniqua che, dall’inizio dell’estate 2002, si condanna a pesanti contravvenzioni e si manda in prigione: i disoccupati, i precari, gli immigrati, i poveri, tutti quelli che non possono pagare, quelli che fanno fatica a sopravvivere con i redditi miserabili che sono l’RMI, l’ASS (Allocations Solidarité Spécifique - Sussidi solidarità specifica, NdT) e ancora più spesso l’indennità di disoccupazione.

Sono state comminate pene detentive fino a 6 mesi. Poco tempo fa un portatore di handicap, senzatetto dall’età di 15 anni, ha preso la metropolitana di Lione una volta di troppo. Mentre andava ad un dormitorio é stato sorpreso dagli agenti della TCL (Trasporti pubblici di Lione), arrestato, condannato a 2 mesi di prigione e subito incarcerato. Da fonte sindacale (Sud Rail) si valuta che ogni mese hanno luogo da 15 a 20 di questi processi.
François Thonier ha subito 2 procedimenti quasi contemporaneamente. Fermato una prima volta a Bordeaux nel febbraio 2002, é stato giudicato e condannato a 800 euro di contravvenzione ed a pagare 760,40 euro di danni alla SNCF. Tenuto conto di "quelli che sono già in prigione" per gli stessi fatti, questa condanna avrebbe potuto sembrargli clemente e incitarlo a rientrare nell’ordine dei poveri buoni, quelli che sanno restare umili e sottomessi. Ma François ha un’anima di militante, ha subito fatto appello, solidale con quanti non possono pagare. Questo primo processo in appello si é tenuto il 30 ottobre 2003 in assenza di François et del suo avvocato, che non erano stati avvertiti, ed é stato condannato a due mesi di prigione. Quando ha saputo, in seguito, di questa condanna, François ha preso ...il treno per Bordeaux e con l’aiuto del suo avvocato ha fatto annullare questo giudizio poiché i diritti della difesa non erano stati rispettati. E dunque é stato di nuovo giudicato il 9 settembre 2004. Il procuratore ha chiesto di nuovo 2 mesi di carcere e il 4 novembre 2004 François é stato di nuovo condannato a 2 mesi di prigione ed a pagare contravvenzioni, danni e interessi e spese processuali.

Secondo procedimento - François é pure sceso dal treno a La Rochelle il 2 febbreio 2004 ed é stato fermato dalla polizia. E’ stato quindi giudicato in primo grado il 13 settembre 2004 dal tribunale de La Rochelle. In quell’occasione il procuratore non ha chiesto una pena detentiva ma una contravvenzione, più i danni da versare alla SNCF (il legislatore non ha previsto che quest’ultima trasporti i poveri gratis). Il giudice é andato oltre le richieste del procuratore e ha condannato François a 15 giorni di carcere con la condizionale e 2 anni di libertà vigilata, a versare i danni richiesti dalla SNCF e a 150 euro di spese processuali. François ha fatto appello e sarà giudicato di nuovo a Poitiers il 3 febbraio prossimo alle 14.

Non é finita - il 16 settembre 2004 François viene di nuovo fermato dalla polizia alla stazione di Nantes e poi portato al commissariato per esservi interrogato. Una volta di più, François aveva abusivamente occupato uno dei numerosi posti vuoti che la SNCF trasporta ogni giorno su tutta la rete ferroviaria francese (RFF). Vedremo il seguito..

François non é solo. I viaggiatori senza biglietto sono migliaia, disoccupati, precari, percettori di RMI che esercitano il loro diritto alla mobilità. La mobilità risponde a un bisogno findamentale ed é compito del servizio pubblico garantire i bisogni fondamentali di tutti. A che servirebbe difendere un servizio pubblico che condanna i poveri a guardare passare i treni o alla prigione! La mobilità é un fattore di promiscuità e di coesione sociale. La legge LSQ criminalizza i poveri e fabbrica giorno per giorno l’apartheid sociale.

François non é solo. Un comitato di sostegno é stato costituito dal 2002. Organizzazioni e individui si sono già mobilitati in molte occasioni, andando a sostenere François ai suoi processi LSQ, come anche Marlène, una giovane di 22 anni, perseguita anche lei per il reato di frode abituale. Siamo stati presenti quando era necessario davanti e dentro le stazioni, davanti al treno di Bordeaux, davanti al treno di Lilla e naturalmente nei tribunali (Bordeaux, La Rochelle, Nantes). Siamo e resteremo mobilitati/e finché non avremo ottenuto: l’assoluzione di François Thonier, il ritiro di tutte le denunce contro gli utenti socialmente precari, l’amnistia di tutte le contravvenzioni già comminate, l’abrogazione di questa legge indegna: la legge LSQ e ... la gratuità dei trasporti.

Se volete contattare il comitato o semplicemente saperne di più sulle prossime azioni o portare il vostro sostegno finanziario a questa lotta, potete contattarci:
Comité de soutien à François Thonier c/o Bellamy 17 17 rue Paul Bellamy 44000 NANTES Tél : 02.40.89.51.99/06.77.21.31.22. Email :soutien.ft@free.fr