Stragismo imperialista

Da tre giorni la Striscia di Gaza è nuovamente sotto attacco da parte dell’aviazione e della marina militare israeliana.Sono diciassette le vittime palestinesi della rappresaglia, scatenata dal governo dello stato ebraico, per via di un lancio di razzi artigianali caduti nei pressi delle città di Ashdod e Ashqelon.Tra le vittime anche un bambino di 12 anni.In Afghanistan(stando alla versione ufficiale diffusa dall’esercito statunitense e amplificata dai mass media)"un soldato colto da un raptus" ha sparato all’impazzata su donne e bambini,uccidendone diciassette in due villaggi vicino a Kandahar.Questa versione è stata smentita da tutti i testimoni oculari, secondo cui a sparare non sarebbe stato un solo soldato colto da un raptus,ma un gruppo di numerosi militari presumibilmente ubriachi.Questa strage è l’ennesima dimostrazione di cosa rappresenti una guerra "umanitaria",o "missione di pace",cioè null’altro che terrore,morte e distruzione.Tutti gli eserciti di occupazione presenti in Afghanistan(e negli altri luoghi) se ne devono andare e lasciare in pace una popolazione martoriata da trent’anni e più di guerre,dittature,violenze e intrighi internazionali.Il tentativo di trinceramento, dietro la comoda versione ufficiale dell’unico soldato,dell’apparato militare statunitense è inutile e fuori luogo:ormai la favola dell’esportazione della democrazia e dei diritti umani non se la beve (quasi) più nessuno,così come il mito dell’Israele libera e democratica vittima del terrorismo.Mentre resta alta,come sempre,l’indifferenza generale.Infatti,lo stato sionista continua a occupare terre,a diffondere odio,morte e violenza,dietro il paravento della lotta al terrorismo, con la compiacenza e la complicità dell’Occidente "democratico",quello stesso Occidente autoproclamatosi tutore mondiale dei "diritti umani".Ma sappiamo bene che gli unici diritti che stanno a cuore all’Occidente sono quelli di affari, imperiali e militari.

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