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Sul movimento dei forconi e la rivolta popolare in Sicilia

par Nando

Publie le venerdì 20 gennaio 2012 par Nando - Open-Publishing
11 commenti

Sul movimento dei forconi e la rivolta popolare in Sicilia
Posted on 18 gennaio 2012

Sul movimento dei forconi e la rivolta popolare in Sicilia

(Foto scattata a Modica il 18 gennaio 2012)

Mentre scriviamo è in atto in tutta la Sicilia la protesta organizzata da Movimento dei forconi, Aias ed altre associazioni minori che si sono man mano aggregate. Si tratta di una realtà eterogenea, le cui potenzialità erano note, ma la cui portata sociale si potrà cominciare a verificare a partire da questa settimana. Di fatto, dopo la protesta degli anni ottanta degli “abusivi per necessità”, non si erano più verificati movimenti così diffusi e radicali, in grado di intercettare il crescente malcontento e di dare delle risposte alla crescente voglia di protagonismo, da anni repressa nei meccanismi del clientelismo e della delega.
Un movimento di tal fatta non poteva non destare l’attenzione di chiunque abbia interesse a creare un clima di “rivolta” per pescare nel torbido, o da parte di chi sente sia giunto il momento di portare allo scoperto le proprie rivendicazioni corporative. E’ così che la destra, da tempo attenta agli sviluppi di questo movimento, ne canta le lodi, e dove può, partecipa in maniera anonima con i suoi militanti ai blocchi stradali; è il caso di Forza Nuova e di altre sigle della galassia neofascista; è il caso dell’arcipelago indipendentista. E’ anche il caso di Zamparini, l’industriale presidente del Palermo calcio, e del suo Movimento per la gente, costituito per lottare contro Equitalia. Quest’ultimo pare abbia anche fornito risorse economiche al Movimento, ovvero a “Forza d’Urto”, la sigla unificante sotto cui si svolgono le manifestazioni di questi giorni.

La sinistra, anche quella rivoluzionaria, aristocraticamente, ha osservato da lontano e con fastidio quanto andava nascendo in mezzo a categorie – contadine in particolare – sprofondate in una profondissima crisi, andando a cercare i peli nell’uovo. Eppure di occasioni in questi mesi ve ne sono state per incontrare i “forconi”, ad esempio nel movimento contro il Muos di Niscemi.

Gran parte dei fondatori e degli aderenti al Movimento dei forconi (come pure all’Aias, il sindacato degli autotrasportatori), provengono dal bacino elettorale del centro-destra o dell’MPA, questo è notorio. Può bastare questo a definire i “forconi” un movimento di destra, o addirittura fascista?

Una delle cause scatenanti del loro scendere in piazza è infatti la delusione verso i governi regionale e nazionale nei confronti delle rispettive categorie degli agricoltori, dei camionisti dei pescatori, ecc.; oggi gridano, assieme a tanta gente, contro Lombardo e contro i deputati tutti, chiedendo che se ne vadano; oggi si organizzano per consegnare le tessere elettorali, avendo perso la fiducia nella democrazia parlamentare.

Noi dobbiamo analizzare il movimento a partire da una dichiarazione retroattiva di voto? (una exit pol molto post-datata), o a partire da quanto ne scrivono Forza Nuova e camerati?, o a partire dalle simpatie del singolo personaggio?, oppure dobbiamo dare un giusto peso a una rivolta sociale che comincia a definirsi, dopo anni che scriviamo e critichiamo la calma piatta regnante e che ci interroghiamo sul perchè la gente non si ribelli? Adesso la gente si sta ribellando; porta nei blocchi stradali tutto il suo disgusto, la sua disperazione, la sua rabbia, e le sue certezze: non ostenta un obiettivo specifico; non è la rivolta contro la discarica o la tav o i licenziamenti; non è più solo la protesta dei contadini contro la concorrenza sleale e le leggi del mercato, o quella dei camionisti contro il caro-carburanti, o dei piccoli commercianti snervati dalle tasse e dalla Serit, ma comincia a delinearsi come la protesta diffusa di tutti; una rivolta contro lo sfruttamento; contro un infame trattamento per il Sud e la Sicilia, contro lo Stato esattore della povera gente, costretta, assieme alle piccole imprese – quindi ciò che regge l’economia di intere regioni – al fallimento. Questa è la novità che non si riesce a cogliere, e che invece noi poniamo alla base del nostro ragionamento.

Certamente siamo su un terreno scivoloso. Ma quando mai le rivolte sociali sono state linde e chiare, politicamente corrette, esenti da contraddizioni, orientate a sinistra, eccetera eccetera?

Noi che viviamo nel profondo Sud sappiamo bene come i fascisti abbiano progressivamente occupato spazi sociali e fisici lasciati vuoti dai movimenti di sinistra, radicali e anche rivoluzionari. Sappiamo bene come le strategie del neofascismo siano improntate ad approcci formalmente non ideologici, volti a creare consensi nei quartieri e laddove regna la rabbia e l’emarginazione. Del resto non è una novità dal punto di vista storico, e non è più neanche una caratteristica del solo meridione.

Ma sappiamo anche che il terreno perduto si riconquista metro per metro standovi sopra, non lontani; sappiamo anche che le contraddizioni della gente possono essere portate alla luce del sole se si sta in mezzo alla gente. Abbiamo fatto delle scelte che ci impongono di stare laddove il popolo soffre e soprattutto laddove si ribella e mette in discussione assetti sociali e politici, privilegi e ruberie, corruzione e meccanismi truffaldini del consenso. Avremmo dovuto farlo prima; avremmo dovuto essere stati noi a tessere le fila di questo movimento di protesta e di lotta. Non è stato così, ma questo non vuol dire che la cosa non ci riguardi.

http://www.sicilialibertaria.it/2012/01/18/sul-movimento-dei-forconi-e-la-rivolta-popolare-in-sicilia/

La redazione di Sicilia libertaria

18-1-2012

Intervista a Pippo Gurrieri da Radio Blackout

Messaggi

  • A parte il resto......guardiamo gli obiettivi. Vedi obiettivi anticapitalisti?

    • E domandiamoci anche coma mai lo Stato reprime con tanta violenza i NO Tav e qui sta a guardare.......

      http://www.agoravox.it/Cos-e-la-protesta-dei-Forconi-e.html

    • La polizia non reprime .... perchè semplicemente se la sarebbe vista brutta assai .... e poi perchè la linea ufficiale di governo e media era oscurare mediaticamente la cosa ... eventuali scontri l’avrebbero invece mediaticamente amplificata ..

      E comunque, se la storia come sembra continua ( i camionisti si fermano qualche giorno ma non pescatori, agricoltori e studenti che stanno occupando le scuole) non è detto che non incominci anche la repressione ... tanto ormai la cosa sui giornali ci è arrivata comunque ...

      Pure sui No Tav poi, se ne sono sparse poche negli anni, pure da sinistra, di calunnie .... prima anarchici bombaroli ( Sole, Baleno, you remember ? ), poi leghisti ( solo perchè Borghezio, valsusino pure lui, si avvicinò ad un blocco, peraltro cacciato a secchiate d’acqua), poi ex terroristi ( perchè un attivista di Bussoleno è un ex Prima Linea), infine black blok ecc. ecc.

    • L’obiettivo anticapitalistico ( pur non cosciente, ma non lo è spesso nemmeno nelle lotte operaie, peraltro ormai tutte difensive) c’è è come ...

      Gli interessi bancari e petroliferi, ad esempio ..... la lotta alla globalizzazione alimentare imposta dalle multinazionali del commercio ...

      Del resto, se Confindustria li attacca così pesantemente, un motivo ci deve essere per forza ... o no ?

    • E comunque, almeno per gli studenti, repressioni e pressioni cominciano ...

      " .... E i Dirigenti Scolastici degli Istituti Superiori di Gela in merito alle assenze collettive degli studenti, in adesione alla manifestazione organizzata da movimenti di protesta locali, ritenendo arbitraria l’astensione dalle lezioni, invitano i genitori a collaborare con le scuole di appartenenza, affinchè i propri figli riprendano immediatamente a frequentare le lezioni, al fine di evitare provvedimenti disciplinari che potrebbero compromettere l’esito finale dell’anno "

      da gelanews

    • K ma quale mettere in sordina il movimento. Questo movimento è elogiato da tutti i rappresentanti del centro destra nazionale: Pdl, Fli, Mpa, fino a Casa Pound e Forza Nuova.

      Cerchiamo di inserirci nelle lotte ma il Movimento dei Forconi e Forza d’urto sono interni all’estrena destra.

    • @K e Radisol leggetevi nel blog di Tassinari l’intervista a Fiore, è illuminante. Non metto il link per non far pubblicità a FN.......

    • Tassinari ... cioè il megafono dei fascisti ... e cosa vuoi che dice ?

      E pensare che era di Avanguardia Comunista ....

      Curioso comunque che da un lato si paventano ovunque "infiltrazioni fasciste" e poi si usi Tassinari come fonte ... cosa pirandelliana ... così è, se vi pare ...

      E con Pirandello torniamo alla Sicilia, troppo complicata da comprendere con gli schemini mentali classici ...

      Eppure mi sembra di aver già citato l’eroico sindacalista Fiom dei Cantieri Navali di Palermo che ha denunciato appalti mafiosi, che ha subito varie intimidazioni mafiose, che è stato "scaricato" per questo dalla sinistra tradizionale - che non voleva problemi con la direzione Fincantieri - e che è finito candidato di Forza Nuova ...

      O Manfredi Borsellino, figlio del giudice ucciso, che è il capetto di Azione Giovani a Palermo .... ma che dice peste e corna del PdL siciliano ... e aderisce ai cortei degli autonomi ...

      Insomma, è complicata assai ... e non si può affrontare con la logica dei "polli di allevamento" ... e meno che mai con le logiche nordiche ...

    • Se vuoi ti racconto pure la storia di Carmine Mancuso.

      Poliziotto, a fine anni ottanta si inventò il "Coordinamento Antimafia" insieme ad altri poliziotti di Palermo, tutti dichiaratamente di sinistra, tra cui Ninni Cassarà e Bruno Montana, tutti è due poi assassinati dalla mafia.

      Il padre di Carmine si chiamava significativamente Lenin Mancuso, poliziotto pure lui ed anche lui comunista dichiarato, fu ucciso nel 1979 insieme al giudice Terranova, anche lui comunista.

      Carmine si candida nella Rete di Leoluca Orlando, viene eletto mi sembra al Comune, poi rompe con Orlando e passa al gruppo consiliare di Rifondazione.

      Dopo un pò rompe pure con Rifondazione e finisce in Alleanza Nazionale.

      Dopodichè politicamente di lui si sono perse le tracce, ma è una bella storia significativa pure questa ...

      Spiegamela un pò coi tuoi "schemini" ...

      Vogliamo poi parlare di una tizia della Sicilia del dopoguerra, dirigente delle lotte dei braccianti e compagna del sindacalista Placido Rizzotto, ex partigiano al Nord, ammazzato dalla mafia sulla piazza di Corleone ?

      Dopo 20 anni si scoprì che nascondeva nella sua casa a Roma Luciano Liggio, che era stato condannato proprio per l’omicidio di Rizzotto ....

      Avanti con le riflessioni e le dietrologie, se vuoi ..... magari puoi farti aiutare dai 99 Posse ....

    • Ma se vuoi parliamo anche di Beppe Alfano, il padre di Sonia, ora eurodeputata IdV :

      http://it.wikipedia.org/wiki/Beppe_Alfano

      O magari di Mauro De Mauro :

      http://it.wikipedia.org/wiki/Mauro_De_Mauro

      Tutti e due giornalisti ammazzati da Cosa Nostra e tutti e due icone dell’antimafia, e quindi anche della sinistra nella quale pure erano arrivati a militare, ma tutti e due con un passato pestifero di fascisti, nel caso di De Mauro anche particolarmente odioso ...

      Che dice Zulù sull’argomento ?

  • e possibile che siamo stanchi di subire sempre da parte di chi ci governa di certe ingiustizie, sono stanco di queste persone che ci governano sia destra e sia di sinistra vivere con un stipendio di 1200 euro con fgli diplomati e disoccupati, essere fra quei pochi fessi che pagano le tasse e vedere lo sperpero della classe politica ben vengano questi movimenti che mettono in risalto tutte le problematiche,e un altra cosa che mi fa molto pensare sono le televisioni (DI STATO) che mettono il bavaglio al malcontento popolare non dando risalto al movimento.