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Sull’esito del processo a Leyla Zana, Hatip Dicle, Orhan Dogan e Selim Sadak
Publie le sabato 24 aprile 2004 par Open-PublishingCOMUNICATO STAMPA di LUIGI VINCI
deputato al Parlamento europeo
A NOME DELLA DELEGAZIONE AD HOC DEL PARLAMENTO EUROPEO
sull’esito del processo a Leyla Zana, Hatip Dicle, Orhan Dogan e Selim
Sadak
La Delegazione del Parlamento europeo, presente ad ogni udienza del
nuovo
processo agli ex deputati al Parlamento turco Leyla Zana (premio
Sakharov
del Parlamento europeo), Hatip Dicle, Orhan Dogan e Selim Sadak, ritiene
gravissima la nuova sentenza di condanna emessa dal Tribunale per la
Sicurezza dello Stato.
Questo processo si è svolto in palese violazione delle norme del diritto
internazionale e in spregio alle indicazioni date dalla Corte europea
per i
diritti dell’uomo di Strasburgo nella sua sentenza del 2001, che
condannava
il precedente processo. Sono stati, infatti, gravemente violati i
diritti
della difesa, in particolare non è stato neppure consentito
l’accertamento
della veridicità delle prove addotte dall’accusa.
La Delegazione ritiene che l’esistenza dei Tribunali per la Sicurezza
dello
Stato sia uno dei maggiori ostacoli al processo di democratizzazione e
di
pacificazione interna ed al rispetto dei diritti delle minoranze in
Turchia.
Auspica perciò la loro sollecita abolizione da parte del Parlamento
turco.
Essa auspica che la Corte di Cassazione cancelli in tempi rapidi la
nuova
condanna a Leyla Zana, Hatip Dicle, Orhan Dogan e Selim Sadak.
Essa chiede con forza al Governo della Turchia provvedimenti d’amnistia
per
i detenuti politici.
Questa condanna danneggia gravemente l’immagine e gli interessi della
Turchia, in particolare la sua aspirazione a far parte dell’Unione
Europea.
La Delegazione spera che Parlamento e Governo della Turchia ne siano
pienamente consapevoli, e sviluppino con maggiore determinazione le
riforme
democratiche e la loro implementazione sostanziale, in linea con i
criteri
di Copenaghen.
Ankara, 21 Aprile 2004