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Tanzi chiede perdono.. ma i soldi?

Publie le domenica 16 gennaio 2005 par Open-Publishing

Dazibao


di Giancarlo Pacchioni

Tanzi chiede perdono.

Queste le parole di Tanzi: “Chiedo perdono a tutti coloro che per condotte a me attribuite nel tentativo di realizzare un progetto e un sogno industriale hanno sofferto e subito danni"

Realizzare un progetto e un sogno industriale è sinonimo di rubare?

Dichiara anche di essere disposto a collaborare per l’individuazione delle responsabilità.
Perfetto ma i soldi?

I risparmiatori, tra cui intere famiglie alle dipendenze della Parmalat, hanno investito (e conseguentemente perso) tutti i loro risparmi. Tutti coloro i quali hanno visto sparire nel nulla i soldi di una vita credo che siano stanchi di tante chiacchiere.

Tanzi invece di pronunciare parole vuote, invece di rilasciare dichiarazioni di circostanza, invece di prendere tempo (magari sperando nella prescrizione), sarebbe giunta l’ora che lei dica dove sono i soldi....

Lei è disposto a fare nomi, ma non numeri di conto?

La sua richiesta di perdono è sincera... Come può parlare di perdono se non intende restituire i soldi?

Poi una ultima considerazione. Una rom dopo aver rubato in un mercato un pezzo di formaggio è stata condannata in tempi per altro rapidi ad anni di carcere...

E Tanzi? Attualmente è in libertà, certo deve essere ancora condannato, ma ho un sospetto: la sua permanenza in carcere sarà complessivamente inferiore a quella della giovane rom....

Che strano modo di intendere la giustizia...

Una bella condanna (per i truffatori e per i politici corrotti) sarebbe quella di obbligarli a vivere in un quartiere popolare con la pensione minima (che non è stato innalzata a tutti come aveva sottoscritto nel contratto con gli italiani il caro Silvio) o con lo stipendio di un operaio tessile....

HASTA LA VICTORIA SIEMPRE.

Giancarlo Pacchioni