Home > Tutti siamo diversamente abili ma tutti abbiamo gli stessi diritti

Tutti siamo diversamente abili ma tutti abbiamo gli stessi diritti

Publie le mercoledì 21 luglio 2004 par Open-Publishing

LETTERA APERTA DISABILI

Il 23 luglio si svolge a Padova una iniziativa delle Associazioni di tutti i cittadini disabili in difesa della parità del diritto al lavoro.

A Padova e Treviso purtroppo questo diritto non è garantito per l’effetto delle delibere varate dalle Commissioni Provinciali. Difatti, con il parere contrario delle stesse associazioni e di alcune organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative, si è deciso di relegare in un ghetto queste fasce deboli di cittadini privilegiando così gli interessi economici degli imprenditori o di alcuni che male interpretano il ruolo della cooperazione sociale piuttosto che affermare il diritto alle pari opportunità anche per questa fascia di cittadini in barba alle leggi e alla carta costituzionale.
Questo prevalere dell’interesse economico è un vulnus inaccettabile per ogni cittadino che per questo deve combattere per far si che le decisioni in contrasto con i principi dell’inclusione e della parità vengano abolite.

Perché la giunta regionale non interviene? Perché lascia proliferare tanti e diversi diritti al lavoro per i disabili quante sono le nostre Province? Quand’è che esercita il suo potere di indirizzo per assicurare a tutti i cittadini uguali diritti? Continuare nella politica dello struzzo significherà farsi complici di un’azione di favore per pochi (e ricchi) datori di lavoro a sfavore di molti (e sfortunati) cittadini che hanno l’unico torto di dover lavorare per assicurarsi un mantenimento civile ed un inserimento sociale.

Ma di fronte alla protervia (ed alla ignoranza) nel perseguire in questi sbagliati obiettivi non basta protestare. Proprio per questo l’azione che le associazioni dei disabili stanno promuovendo va supportata anche dai singoli cittadini che non accettano che vengano negati dei diritti ad altri cittadini perché se ciò avvenisse oggi un domani potrebbe loro essere negato un analogo diritto.

Rivolgo pertanto un appello ai lettori ed ai cittadini perché con loro azioni in appoggio di chi combatte contro le disuguaglianze (lettere ai giornali, volantini nei quartieri e nei luoghi di lavoro, ecc..) si rivedano e si cassino atti discriminatori ed escludenti socialmente.

Io ho iniziato con questa mia lettera. Mi auguro che molti cittadini "di buona volontà" mi seguano. E per agevolare questa positiva azione chiederò alle associazioni dei disabili di aprire la loro azione alla cittadinanza formando un "Comitato promotore contro le delibere che negano il diritto al lavoro dei disabili". Io sono pronto a partecipare. Mi auguro che la richiesta venga accolta, che molti vi partecipino e che alla fine si riesca ad assicurare a tutti la pienezza dei diritti.

Padova, 21 luglio 2004

Giuseppe Turudda della Segreteria Regionale CGIL VENETO

g.turudda@libero.it