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Ucciso da un razzo lo sceicco Yassin. Hamas minaccia Israele: «Faremo centinaia di morti»
Publie le lunedì 22 marzo 2004 par Open-PublishingForze dell’esercito di Israele hanno ucciso a Gaza lo sceicco Ahmed Yassin, il leader di Hamas, il movimento fondamentalista responsabile di numerosi attentati contro la popolazione civile israeliana. Lo sceicco aveva appena completato le preghiere nella moschea Sabra, vicino alla sua residenza, quando uno o più elicotteri israeliani sono comparsi nelle vicinanze e hanno sparato tre missili contro la jeep con la quale era solito spostarsi. Con Yassin sono rimaste uccise anche le sue guardie del corpo.
Il leader di Hamas era miracolosamente sfuggito sei mesi fa a un analogo tentativo di eliminazione da parte della aviazione israeliana. La casa in cui si trovava fu bombardata da un aereo israeliano, ma lo sceicco, tetraplegico e costretto a spostarsi in una sedia a rotelle, riuscì allora a cavarsela con una ferita alla spalla.
L’annuncio della morte di Yassin è stato dato poco dopo dai minareti di Gaza. Migliaia di palestinesi si sono riversati nelle strade della città al grido di "Allah hu-Akhbar" (Dio è grande). Subito un dirigente dell’altra organizzazione fondamentalista di Gaza, Khaled el-Batash, della Jihad Islamica, ha giurato che la morte di Yassin sarà vendicata: «La nostra guerra (con Israele) entra oggi in una nuova fase» ha detto. E anche Hamas ha annunciato «una vendetta senza precedenti».
Un tredicenne palestinese è stato colpito a morte durante una manifestazione di protesta. Secondo fonti sanitarie israeliane, il ragazzino è stato ucciso dall’esercito durante una dimostrazione a Khan Yunis, nel sud della striscia di Gaza. Secondo i medici che lo hanno soccorso, Musaab al-Khalban è stato raggiunto alla testa da uno dei colpi sparati dai soldati di guardia su una torretta del vicino insediamento di Ganei Tal. Altre quattro persone sono rimaste ferite in modo lieve.
Un’esplosione è stata udita, intanto, al valico di Erez tra Israele e la striscia di Gaza. Era stata provocata da un razzo artigianale palestinese chiamato Qassam, che alcuni attivisti di Hamas avevano lanciato dopo la notizia della morte di Yassin.
In seguito, un palestinese armato di ascia ha aggredito e ferito tre persone di fronte a una base militare alle porte di Tel Aviv. Secondo la polizia israeliana, «un palestinese proveniente dai territori» è sceso dall’auto su cui viaggiava e brandendo un’ascia si è avventato contro due uomini e una donna che passavano di fronte alla base militare di Ramat Gan. I tre sono stati feriti in modo lieve e l’aggressore è stato arrestato.
Stando alla stampa israeliana l’ordine di eliminare i dirigenti delle organizzazioni fondamentaliste di Gaza responsabili degli attentati kamikaze contro la popolazione civile israeliana è stato dato la settimana scorsa all’esercito dal premier Ariel Sharon dopo l’attentato di Ashdod, costato la vita a 10 persone, ma che avrebbe potuto avere conseguenze ancora più devastanti se fosse stato colpito un vicino deposito di bromo.
L’uccisione di Yassin è stata condannata dall’Autorità nazionale palestinese che in un primo commento l’ha definita «una operazione codarda e pericolosa». L’Anp ha anche proclamato tre giorni di lutto nei territori palestinesi.
Per timore di ritorsioni da parte dei gruppi del terrorismo palestinese, Israele ha proclamato lo stato di massima allerta su tutto il territorio, e ha deciso la chiusura dei punti di passaggio con la Cisgiordania e con Gaza. Tutti gli obiettivi sensibili nelle principali città israeliane, locali pubblici, scuole, centri commerciali sono ora presidiati dalla polizia. Unità anti-sommossa inoltre sono state messe in stato di allerta nel timore di possibili dimostrazioni da parte della popolazione araba israeliana. Massima allerta anche nelle carceri dove sono reclusi migliaia di miliziani palestinesi.
Uno dei dirigenti di Hamas, Abdel Aziz Rantisi (lui stesso scampato l’anno scorso a un tentativo di assassinio da parte di Israele) si è recato nell’ospedale al-Shifa di Gaza per visitare i feriti e per rincuorare i seguaci di Hamas.
Rantisi ha detto che da tempo Hamas aveva previsto la uccisione di Yassin e che per questa ragione aveva organizzato una leadership parallela, segreta e clandestina: tale leadership - ha aggiunto - ha avuto ordine di prendere in pugno la situazione e di organizzare la ritorsione contro Israele. Stando alla radio israeliana sarebbe stato lo stesso premier Sharon a seguire personalmente l’operazione.
Amos Gilaad, consigliere politico per la sicurezza di Ariel Sharon, poche ore dopo ha detto che non era Yassin, ma «Arafat l’uomo più pericoloso e distruttivo che il Medio Oriente abbia mai visto» e «aspira alla totale distruzione di Israele e mentre si ammanta di pacifismo supervisiona il terrorismo».
L’Unita