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VIA, A CALCI IN CULO

par Lucio Galluzzi

Publie le sabato 8 settembre 2012 par Lucio Galluzzi - Open-Publishing

Canta il Battiato, mediando citazioni: "l’evoluzione sociale non serve al popolo, se non è preceduta da una evoluzione di pensiero."
Continuando poi quanto già aveva dichiarato Carmelo Bene, riafferma la povertà totale italiana in fatto di promozione d’Arte e Cultura, dice: "la politica non si deve interessare dell’Arte, deve dare i soldi e poi se ne occupino gli altri... noi siamo i più arretrati... Berlino ha nove orchestre sinfoniche, è una città, ditemi voi quante orchestre sinfoniche ci sono in tutta Italia e poi facciamo i conti..."
E’ vero la Cultura nel nostro Paese è stata completamente abbandonata, stuprata giorno dopo giorno, sostituita con quasi vent’anni di interessi privatissimi dei politici in tutti i possibili ambiti della Conoscenza, Spettacolo e Istruzione.
Nessuno Stato civile al Mondo, soprattutto in Europa, ha tagliato fondi alla Scuola Pubblica e al Patrimonio Artistico durante questa "crisi" globale: l’Italia sì.
Eppure siamo tra le Nazioni più ricche in fatto di Cultura, sia per tradizioni storiche, testimonianze archeologiche, musei, enti lirici, teatri, sperimentazioni, danza, figurativa.
Eravamo anche lo Stato con la Scuola Primaria migliore al mondo.
Venivano a studiare il nostro sistema scolastico dal Giappone, Svezia, USA... le scuole elementari di Reggio Emilia, Bologna, Parma, premiate a livello internazionale insieme a tutte le altre eccellenze dell’Istruzione italiana.
Poi sono arrivate le escort, che chissà perché bisogna chiamarle così e non puttane, e con loro tutto l’esercito dei miracolati, risollevati dalla polvere di fallimenti e anonimato, rinvigoriti sessualmente da ruffiani e papponi, coca e festini, mafia, tangenti e soprattutto massoneria e idiozia fascista della più becera specie.
Sono arrivati questi criminali patentati contro ogni libertà e hanno iniziato il saccheggio, con ogni mezzo.
Incompetenti, ignoranti, macchiette squallide da comparsa comandata, sono stati messi a ministeri, commissioni, sotto commissioni.
Tutti hanno avuto la loro ciotola di frattaglie e un po’ d’acqua fresca, compresa la maledetta ’opposizione’, il PD, che altro non è se non la garanzia senza scadenza alla continuità di questo Sistema mortuario e assassino.
Ci ricordiamo tutti di quella poveretta della Gelmini, cacciata per "incompetenza manifesta" dal suo precedente ’incarico politico locale’, va a dare l’esame di Stato a Reggio Calabria perché a Brescia "mi avrebbero sicuramente bocciata", così la mettono a fare la ministra dell’Istruzione, Università e Ricerca.
Siccome non bastava il disastro vergognoso della sua nomina ad un dicastero strategico per il prestigio della Nazione, i papponi e puttanieri le affiancano come Consiglieri di Fiducia due personaggi come Renato Farina e Giorgio Clelio Stracquadanio.
Due tizi che con la la Scuola e l’Istruzione c’entrano come Nicole Minetti e Sara Tommasi alla Vergine Maria.
Renato Farina, "Betulla" nome in codice da spia della CIA, è stato radiato a vita dall’Ordine dei Giornalisti per aver fornito informazioni ai Servizi Segreti USA per portare a termine il rapimento dell’imam Abu Omar: grave tradimento della deontologia professionale e processato per il suo reato.
Su Stracquadanio è superfluo ogni commento, un tizio che invita ad offrire il proprio corpo se si è belli, per entrare in politica e fare carriera e "se guadagni 500 euro al mese sei uno sfigato" non merita neppure una virgola in più.
Questi due figuri erano coloro che ’consigliavano’ la Gelmini su cosa fosse opportuno fare per distruggere meglio la scuola pubblica, esecutori fedeli degli ordini dell’Illuminato Tremonti: la MariaStella ha sempre difeso a spada tratta i due cialtroni, tanto non sapeva e non sa quello che dice.
Ai Beni Culturali c’era un ’poeta’ giullare di Corte, quello che ha scritto i versi d’amore a Cicchitto recitandoli da Vespa, quel Bondi, talmente pacioso e trasparente da essere stato abbandonato e denunciato dalla moglie per percosse e violenze, condito a suon di Sgarbi e altri camerieri devoti.
Brunetta alla Funzione Pubblica e Sacconi al Lavoro: due sfigati veri, loro sì, dediti all’insulto e alle minacce intimidatorie.
Così capitava che gli insegnanti di Scuola Pubblica venissero chiamati "fannulloni", "sindacalizzati da licenziare", "mangiapane a tradimento" e gli studenti che protestavano diventavano "delinquenti abituali", "merda rossa", "terroristi da arrestare"...
Taglio dopo taglio intanto crollava Pompei, chiudevano Musei e Pinacoteche, Biblioteche Filosofiche, Enti Lirici e di Danza: Carla Fracci arrivava a scagliarsi pubblicamente contro il neonazista Alemanno, perché come sindaco di Roma non l’aveva mai ricevuta per ascoltare, da lei, Patrimonio di Tutta l’Umanità, quale disastro la corte dei miracolati stava perpetrando sulla Cultura della Nazione.
Carla Fracci che deve rapportarsi con Alemanno?
E’ successo anche questo, purtroppo.
E’ stata la scena più dolorosa alla quale è stata esposta l’Arte italiana.
Di contro, fuori, per strada e nelle piazze, tutti zitti, tutto vuoto, tutti con la testa chinata, al lavoro, con i sindacati a far finta di nulla e a convincere sempre di più il Paese che lo Sciopero Generale è reato contro la Maestà Sovrana.
Taglio dopo taglio l’Istruzione italiana è diventata maceria, le nostre Scuole non sono più eccellenza mondiale, dicono.
Pure i libri di testo adottati, e solo quelli che il Ministro autorizza, sono stati "epurati" delle parti scomode, parti di Storia Contemporanea e Moderna ’cassate’ perché non ’interessanti’; materie come Storia dell’Arte e Geografia in via di dismissione perché ’poco organiche’ alla programmazione didattica, non servono in pratica.
L’atto più grave e da reato costituzionale della politica contro la Scuola Pubblica e la Cultura, l’ha compiuto la soubrette Gabriella Carlucci, diventata deputata per meriti come Iva Zanicchi; in un disegno di Legge da lei proposto [traduzione: qualcuno gliel’ha passato e le ha ordinato di presentarlo], si dice che: "i libri di testo, soprattutto quelli di Storia, che contengono critiche al Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, non possono essere adottati dai docenti...".
E’ questo lo Stato della Scuola Pubblica, Istruzione, Cultura e Arte in Italia.
La colpa non è loro, è solo nostra.
Esclusivamente nostra.
Mandarli via, ma calci in culo, uno dopo l’altro, riprendendoci dignità e tutto quello che ci rubavano.
Ora, questa ’meraviglia’ di efficientismo professorale del Governo Monti ha mai una sola volta speso una parola a favore della Cultura?
Ha messo urgentemente in cantiere uno straccio di legge, anche piccola, per cominciare a porre rimedio al crimine contro la Conoscenza?
No, non può farlo, altrimenti la Corte dei Miracolati, che lo ricatta, si rivolterebbe, purtroppo per noi non nella tomba, e lo farebbero ’cadere’.
Meglio occuparsi di telefonate tra compagni di merende, crocifissi nelle aule, alleanze della provvidenza vaticana, assassinare di tasse, ammazzare indirettamente disoccupati e precari, negando, sempre di più, la sovranità del popolo.
Mandarli via, ma a calci in culo, uno dopo l’altro, sindacati compresi.
Non c’è altra soluzione.

Lucio Galluzzi

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