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VOGLIONO I MORTI
par Lucio Galluzzi
Publie le sabato 17 novembre 2012 par Lucio Galluzzi - Open-PublishingQuando usavano la legge Reale e il Codice Rocco [una più fascista dell’altra] le forze dell’ordine scendevano nelle piazze e facevano massacri di lavoratori in sciopero, non solo con i manganelli, le botte e a pistolettate, pure con le camionette e i blindati: investivano i manifestanti, senza alcun problema.
I soliti idioti che hanno voglia di contestare e negare la Storia italiana, provino a guardarsi "Il Bianco e Nero", poi ne riparliamo, magari.
La polizia, i carabinieri e chi per essi, infiltrati, camuffati, travestiti, sparavano "sempre in aria", sia ai posti di blocco che nei luoghi di conflitto sociale.

Ma gli agenti non erano mai i colpevoli, era la malaugurata sorte che ammazzava i cittadini.
Sempre lo stesso fato, faceva sì che chi protestava nelle piazze o alle Università, andasse a buttarti contro i manganelli dei poveri militari di Stato, si spaccavano il cranio non per volontà di Tambroni, Scelba, Piccoli, Malfatti, Fanfani, Rumor, Cossiga... e di tutta la Democrazia Cristiana al Governo, si autolesionavano perché da sempre, in Italia, chi dissente ed esprime con rabbia la propria voglia e richiesta di cambiamento è masochista e ama farsi del male fisico, finire all’ospedale e anche all’obitorio.
Infatti nei vari processi che si sono tenuti in questa "liberissima Repubblica delle Banane", mai una volta le vittime di violenze delle Forze dell’Ordine hanno avuto giustizia, semmai il contrario: condannati perché diffamatori e simulatori oppure perseguitati dalle Digos di turno, poi, grazie alle Leggi Speciali, tutti erano "terroristi", "autonomi", "insurrezionalisti" e "banda armata".
Neppure Giorgiana Masi, nel 1977, è stata uccisa dalla polizia agli ordini di Cossiga; infatti, nonostante le prove fotografiche e filmate, le testimonianze di Parlamentari sul luogo [Piazza Navona], negarono sempre che l’assassino fosse un poliziotto travestito da autonomo che sparava ad altezza d’uomo, come facevano i suoi colleghi, camuffati da figli dei fiori e teppistelli.
E’ strano questo Paese e la gente che l’ha governato, da sempre, e che ancora lo governa.
Una Nazione da fiaba dell’orrore, disseminata di morti innocenti, famiglie distrutte, giovani vite spezzate, stragi, bombe, la Falange Armata di tristissima memoria, il rapimento e l’uccisione di Aldo Moro... tutto quanto senza mai colpevoli.
Una Landa desolante dove Mafia e Stato si alleano, fanno saltare in aria Borsellino e Falcone, ma non ci sono responsabili, se vengono identificati, ecco che scatta la Legge fatta ad hoc per salvarli: prescrizione sempre e comunque, impunità, buchi mai colmati nei nostri Codici [che è comodissimo lasciare tali per lor signori].
Andreotti è riconosciuto colpevole di aver trattato, favorendola, con Cosa Nostra, ma è prescritto; loro dicono "assolto", ma non è vero.
Dell’Utri dichiara bellamente che è sceso in politica e si è fatto eleggere per evitare la galera: difatti è ancora senatore.
Un posto, questa Italia, nel quale neonazisti massoni scrivono un piano per realizzare un Golpe totale, riescono a metterlo in pratica con la collaborazione dei Servizi e della politica asservita al male nero, ma tutte le mummie che sono responsabili di questo atto gravissimo, il loro capo soprattutto, sono ancora liberi di vomitare qualsiasi schifezza razzista, chiedere i campi concentramento e la pulizia etnica, inneggiare a Hitler e Mussolini... dagli schermi televisivi.
Così è.
Tanto che i cittadini devo pure, ancora!, sciropparsi quella povera demente della vedova Almirante, invitata in ogni dove a dire il nulla, rivendicando la bontà del suo consorte morto, boia fucilatore di partigiani nella Repubblica di Salò.
Senza che cambi alcunché, l’agente Spaccarotella uccide con pistolettata Daniele Sandri, ma lui, l’uomo in divisa non voleva, è stata una rete in metallo a deviare il proiettile e farlo poi conficcare preciso nel collo del ragazzo.

Che dire poi della Diaz?
Nessun colpevole, tutti o prescritti o non hanno compiuto il reato.
Cioè: sono stati i ragazzi che contestavano il G8 a torturarsi, spaccarsi di sangue, fratturarsi, rompersi i denti contro i caloriferi e soprattutto ad auto ricoverarsi in ospedale.
Tant’è, e lo sappiamo tutti, che i capi che ordinarono e parteciparono/coordinarono quella infame pagina di vergogna internazionale sono stati premiati, con encomio degli allora ministri Maroni e La Russa e ancora comandano forze di polizia e Servizi.
Ormai, qui da noi, non si può più manifestare, la Costituzione, così come volevano i Popoli delle Libertà è sospesa.
Anche il Presidente della Repubblica lo sa, ma se ne fotte, come ha sempre fatto.
La Democrazia è abrogata.
Così scioperare è diventato sinonimo di "delinquere", e ogni volta che lo si fa, i "tutori dell’ordine" difendono il nazifascismo, il padronato schiavista e assassino, i criminali banchieri e mai i cittadini, che sono da malmenare, prendere a calci e pugni, manganellate, insultare, identificare, arrestare.
Non c’è più manifestazione di dissenso che non veda sangue sul selciato, fratture e teste rotte.
Ora sono arrivati al culmine della follia.
Il 14 novembre, durante lo sciopero europeo contro le misure d’Austerity, dal ministero della Giustizia, sono stati sparati dei fumogeni contro i ragazzi sotto, in via Arenula.
Il Ministro Severino era presente al Dicastero, gli spari partivano proprio dalle finestre sopra i locali che lei occupa.
Eppure, lei, non ne sapeva nulla.
L’altra furbissima ministra degli interni, Cancellieri, in pieno dispiegamento di violenze di Stato ha pure avuto la demenza di esprimere "solidarietà agli agenti, perché l’Italia bolliva e hanno agito con dovizia di interventi".
Ora che dai palazzi del loro potere sparano sulla gente, se ne sta zitta a fa finta di nulla.
Il questore di Roma, Fulvio della Rocca, fa sapere che: "Sono dei poliziotti candelotti lanciati, ma li abbiamo fatti sparare a parabola, proprio per non fare del male... ma sono stati lanciati dal basso e poi rimbalzati sul palazzo" [...e si ritorna indietro di 60 anni!]
Questi sono tutti bolliti di cervello.
Dal primo all’ultimo.
Quello che si è visto il 14 novembre in tutta Italia e a Roma, ricorda sempre più da vicino il Cile di Pinochet, gli spari dal Ministero della Giustizia riportano alla follia di Ceaucescu e compagni di merende varie.
Questa situazione nella quale hanno cacciato l’Italia deve finire, ne abbiamo tutti i coglioni pieni.
Non ne possiamo più di incapaci, deficienti, violenti, decorticati, fantocci... che fanno ciò che vogliono, trattando i cittadini come carne da macello.
E’ ora di finirla, una volta per tutte, e anche in fretta.
Non servono le inchieste interne attivate dalla Severino per accertare i fatti, questa gente, tutta non è più credibile, sono pagliacci che non sanno neppure far ridere, solo pena e rabbia.
Non servono le istruttorie aperte dalla Procura: resteranno, come da sempre, tutti impuniti e tranquilli, continuando a fare i macellai.

Men che meno serve Grillo, con i proclami e le belle frasi d’effetto comico, non si cambia proprio nulla e di buffoni ne abbiamo fin sopra i capelli.
Servono dimissioni immediate e subito, di tutta questa gentaglia, chieste a furor di popolo.
Serve che il Parlamento sia di nuovo restituito al suo legittimo ruolo, che questo Presidente della Repubblica se ne vada.
Serve che noi tutti non si smetta un solo minuto di fare informazione e far circolare tutte le notizie e le iniziative per coinvolgere quanta più gente possibile verso una veloce, nuova, vera, forte Resistenza.
Serve che gli italiani si sveglino, ora o mai più.
E’ solo una questione di volontà e in un solo giorno si spazza via tutta l’immondizia che sporca la Nazione.
Basta volerlo.
Lucio Galluzzi
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