Home > Via le truppe italiane dall’Iraq, ORA!

Via le truppe italiane dall’Iraq, ORA!

Publie le domenica 11 aprile 2004 par Open-Publishing

La tragica escalation della guerra e dell’occupazione militare dell’Iraq, con la repressione
armata di manifestazioni popolari contro l’occupazione, che ha già provocato numerose vittime civili,
con l’assedio alla città di Falluja, dove ci sono centinaia di morti, richiede la massima
assunzione di responsabilità nelle iniziative di opposizione alla guerra.

Tale escalation ha coinvolto anche le truppe italiane, confermandone con drammatica chiarezza la
partecipazione alla occupazione e alle attività belliche, ben lungi dal carattere pacifico e
umanitario della missione, che il governo italiano si ostina a ribadire oltre ogni evidenza: per questo
chiediamo in primo luogo il loro immediato ritiro, sulla base della Costituzione italiana che
prevede al suo articolo 11 il ripudio della guerra, e invitiamo tutte le nostre strutture alla più
forte mobilitazione in questo senso.

Non c’è pace né democrazia possibile attraverso le bombe, in un paese occupato militarmente e
spogliato economicamente, in cui le condizioni di vita sono in un anno drammaticamente peggiorate,
mancando il lavoro, l’elettricità, l’acqua e le vittime civili continuano ad aumentare. L’occupazione
deve immediatamente cessare e gli eserciti occupanti devono lasciare il paese, perché l’Onu possa
garantire la transizione nelle condizioni che consentano agli iracheni di decidere liberamente del
proprio futuro.

Denunciamo e respingiamo il tentativo, di cui il bombardamento della moschea di Falluja è un
esempio, di sprofondare l’Iraq e il mondo tutto in uno scontro di civiltà. Per questo abbiamo
partecipato alla delegazione del Comitato "Fermiamo la guerra" che stamani si è recata alla Moschea di Roma
per un incontro con i rappresentanti del Centro islamico e culturale, a cui è stata portata,
insieme a una bandiera della pace, la posizione e solidarietà del Comitato, la volontà di continuare a
costruire convivenza e dialogo nel nostro paese, dove c’è una significativa presenza di migranti
di religione musulmana. Invitiamo a partecipare alle analoghe iniziative che verranno prese in
altre città italiane.

Per i motivi detti, sollecitiamo tutte le strutture a coinvolgere nella mobilitazione lavoratori
e lavoratrici, attraverso l’affissione della locandina in tutti i luoghi di lavoro e l’assunzione
nelle fabbriche e nei territori di tutte le possibili iniziative di sostegno alla campagna per
l’immediato ritiro delle truppe italiane dall’Iraq.

Invitiamo altresì alla partecipazione alle iniziative che verranno prese anche in questi giorni
pasquali in diverse città e alla manifestazione che si terrà a Brescia il 17 aprile, prevista
inizialmente contro la fiera delle armi leggere Exa 2004, che assumerà anche il carattere di
manifestazione per la pace e per il ritiro immediato delle truppe italiane dall’Iraq; invitiamo alla
partecipazione alle manifestazioni del 25 aprile, promosse dall’Anpi, caratterizzando la celebrazione
della festa della Liberazione nazionale dal fascismo e dal nazismo, anche come momento di
manifestazione contro la guerra e per l’immediato ritiro delle truppe italiane dall’Iraq, secondo la
Costituzione, che ha la sua origine proprio in quella data.

La Segreteria nazionale della Fiom-Cgil