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Violenze in caserma G8, dal pm il generale chiamato in causa dagli agenti "pentiti"
Publie le sabato 17 aprile 2004 par Open-PublishingGenovaIl generale della polizia penitenziaria Oronzo Doria è stato ascoltato ieri pomeriggio, per
un’ora e mezza dai pm Vittorio Ranieri Miniati e Patrizia Petruzziello, nell’ambito dell’inchiesta
sulle violenze nei confronti dei manifestanti che sarebbero avvenute nella caserma di Bolzaneto,
durante il G8 genovese, nel luglio del 2001.
A chiedere di essere sentito è stato lo stesso generale Doria, attraverso il suo avvocato Ennio
Pischedda. Si tratta di un suo diritto, visto che l’alto funzionario di polizia risulta indagato e i
magistrati hanno recentemente chiuso formalmente le indagini: prima che venga richiesto il rinvio
a giudizio, dunque, gli interessati possono fornire nuove testimonianze o prove. E’ la quinta
volta che il generale, all’epoca dei fatti colonnello e responsabile del coordinamento dei servizi di
polizia penitenziaria, viene interrogato dai magistrati. Per tre volte era stato convocato come
persona informata dei fatti e la quarta volta come indagato. Il generale Doria ha chiesto di essere
sentito nuovamente per cercare di mettere a fuoco il motivo per cui è stato indagato d’abuso di
autorità su persone detenute.
Secondo l’accusa, non avrebbe impedito la condotta dei suoi subalterni
e avrebbe sottoposto a misure di rigore non consentite dalla legge le persone che erano state
provvisoriam
ente rinchiuse nella caserma di Bolzaneto trasfornata in un centro di prima accoglienza per i
giovani arrestati.
I nomi del generale Oronzo Doria e di Alfonso Sabella (oggi magistrato antimafia a Firenze e
durante il G8 genovese ispettore del dipartimento penitenziario) sono stati tirati in ballo, pochi mesi
fa da due agenti "pentiti". La loro deposizione ha fatto riaprire un’altra tranche di indagini e i
nomi dei due alti funzionari sono stati inseriti tra gli indagati. Da indiscrezioni pare che la
posizione di Sabella sia sulla via dell’archiviazione: ma non quella di Doria. Per questo motivo,
soprattutto, quest’ultimo avrebbe chiesto di essere nuovamente sentito dai pm.
El. V.
secolo xix