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Maurizio Acerbo: la democrazia a rischio smottamento

Publie le venerdì 30 maggio 2008 par Open-Publishing
2 commenti

Rifondazione: VII congresso

di Alessandro Cardulli

“I segnali che vengono dal Governo sono chiari e riguardano i punti nevralgici del paese. Altro che lune di miele, si preparano tempi bui”.
E’ molto netto il giudizio di Maurizio Acerbo, coordinatore del comitato di gestione del Prc, sulla situazione del paese, su questa “luna di miele”, come riportano i giornali dei poteri forti, che indicano la direzione di marcia con provvedimenti ad hoc, come quelli relativi alla sicurezza. A Napoli, rileva Acerbo, siamo in presenza di una vera e propria sperimentazione su come reprimere il dissenso dei conflitti sociali. “Noi- dice - sosteniamo una linea di non violenza che privilegia la disobbedienza, la critica sociale e la protesta democratica. I provvedimenti del governo prevedono il carcere per chi pratica queste forme di lotta. Siamo davvero in presenza di uno smottamento della democrazia.”

Poi chiama in causa la borghesia, le classi dirigenti, la stessa Confindustria, che non sembrano “mostrare anticorpi democratici proprio a fronte di uno smottamento estremamente pericoloso”. Non solo - rincara il dirigente di Rifondazione - basta guardare i regali che il governo ha fatto ai “signori” delle autostrade. Sono il segno che questa borghesia sta svolgendo un ruolo di apprendista stregone, che sta dando spazio ad un regime, ad una involuzione democratica per fare quello che vuole sul piano economico e sociale”.

Su un altro versante Acerbo sottolinea la gravità delle decisione presa dalla questura di Roma che ha ritirato l’autorizzazione già concessa a concludere la parata del Gay Pride a piazza San Giovanni. Guarda caso proprio dopo che il sindaco Alemanno aveva annunciato che il Comune non avrebbe dato il patrocinio alla manifestazione. “Quello che sta accadendo a Roma dove la violenza fascista ogni giorno lascia il suo segno, è un campanello d’allarme per tutte le forze democratiche. La precarietà della situazione - continua Acerbo - dovrebbe essere evidente per tutti mentre anche a sinistra, se così si può dire, c’è chi sdogana pure Almirante.”

Violenza e intolleranza trovano il loro terreno fertile nella cultura della campagna politica che la destra ha fatto durante il periodo elettorale e che continua a fare: pugno duro, carcere per chi protesta, hanno risvegliato gli istinti peggiori, l’odio per chi è diverso da te, il razzismo. “Parte da qui la necessità - sottolinea il coordinatore nazionale del Prc - di un “ salto di qualità nelle iniziative che le forze democratiche devono prendere, superando la sindrome della botta elettorale. La non opposizione del Pd limita la capacità di contrastare l’operato del governo sul piano istituzionale. Rende l’opposizione inefficace”.

Tuttavia, il governo è stato sconfitto alla Camera, ha dovuto ritirare l’emendamento “salva Rete4” e c’è stato ostruzionismo. “Si è trattato - sentenzia Acerbo - di un autogol. Non c’è stata una opposizione di forze organizzate che si ritrovano in una battaglia comune affrontando il problema molto grave che riguarda lo stato della comunicazione. Sono certo che torneranno alla carica.

Del resto la destra sta facendo il suo mestiere non è intenzionata a cambiare questo stato di cose. Le difficoltà che la sinistra incontra sono tante e non riguardano solo la mancanza di una rappresentanza parlamentare. Il cedimento del Pd sul piano della opposizione parlamentare provoca anche un calo rispetto alla possibilità di determinare una risposta nella società , di costruire una opposizione sociale. E’ questo il problema cui si trova di fronte la sinistra. Il nostro congresso -conclude Acerbo - deve vivere dentro questa problematica, costruendo risposte urgenti e necessarie, perché la posta in gioco è molto alta, si chiama democrazia.”

Messaggi

  • Parlate tanto di democrazia, ma se la destra ha trovato le praterie, ciò è avvenuto grazie alle mancate risposte date dalla sinistra quando governava Roma con Veltroni e l’italia con Prodi. Avete perso ogni credibilità. Andate a lavorare.

    • Il compagno Acerbo, primo firmatario della cosiddetta mozione Ferrero ( che peraltro anch’io ho intenzione di votare al prossimo congresso) dovrebbe però spiegarci come fa, uno come lui, a rimanere nella impresentabile maggioranza di Del Turco alla Regione Abruzzo.

      Le ultime vicende relative ai falsi rilievi che davano per potabile l’acqua avvelenata della zona di Pescara - insieme ad altri scandali, a cominciare da quello della Sanità o alla questione della creazione del Centro Oli dell’ Eni nel Chietino - gridano veramente vendetta ....

      Credo che la mancata chiarezza sulla natura ormai "di destra" del PD sia la principale contraddizione su cui s’è giocata la disfatta elettorale della cosiddetta "sinistra radicale" ....

      Eppure, anche da parte di chi combatte la deriva in senso "Bolognina 2" di Vendola, Bertinotti, Migliore ecc. poi non ci si comporta di conseguenza nella pratica di tuttti i giorni nelle istituzioni e nei territori.

      Così temo non si andrà da nessuna parte ....

      K.