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Haidi G.Giuliani : "Perchè sostengo il documento 1 Acerbo - Ferrero - Grassi - Mantovani"

Publie le venerdì 13 giugno 2008 par Open-Publishing
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Rifondazione: VII congresso

Tanti mattoni per ricominciare a ricostruire

di Haidi G.Giuliani

"Perchè sostengo il documento 1 Acerbo - Ferrero - Grassi - Mantovani"

Care compagne e cari compagni,

sto vivendo con grande sofferenza, come credo la maggior parte di voi, questo dibattito congressuale. In parte per gli avvenimenti da cui scaturisce : gli errori, le orribili votazioni a cui siamo stati costretti durante la scorsa legislatura, le molte sconfitte e non solo elettorali ; in parte per il modo in cui si è deciso di affrontarlo. La scelta di andare al Congresso per mozioni contrapposte, infatti, sta lacerando quanti e quante, con o senza tessera, ancora si riconoscono in Rifondazione comunista. E inquina il confronto, i rapporti personali, la serenità di giudizio con cui, al contrario, dovremmo affrontare un momento tanto difficile nella storia del pezzetto di Mondo in cui viviamo.

Di momenti difficili, in realtà, chi è nato prima della Costituzione ne ha vissuti parecchi. Ma nemmeno negli anni più bui ci siamo sentiti, io credo, così allo sbando. E’ un sentimento pericoloso, che può demotivare le persone, ricacciarle nel privato, all’interno di una cerchia ristretta.

Occorre reagire.

Quando abbiamo aderito alla mozione Acerbo ci è stata rivolta l’accusa di essere quelli rinchiusi nel recinto, appesi a categorie che appartengono al passato, incapaci di riscattarci, di liberarci da simboli e grandi padri.

Io credo, al contrario, che il nostro sia un percorso che parte proprio dall’analisi più cruda della realtà presente.

Ho letto le cinque mozioni, condividendo più o meno ampie parti di ognuna. E arrovellandomi su due questioni : la prima l’ho già detta, riguarda la voluta contrapposizione, sterile, dannosa, funzionale soltanto all’affermazione di gerarchie di partito ; la seconda riguarda la base. Di cui, negli ultimi anni, ci si è riempiti tanto la bocca. Benchè non sia mai stata chiamata ad esprimersi sulle decisioni prese, in solitudine, dagli alti vertici. Un compagno ha calcolato che il solo documento Vendola corrisponde a ventiquattro articoli medi di un quotidiano come il Manifesto. La base, appunto, potrà leggere, valutare, confrontare con agio? O piuttosto non le verrà chiesto, una volta di più, di votare per sentito dire, in base al fascino di questo o quell’oratore?

E’ impossibile pensare di poter vincere il berlusconismo utilizzando i suoi stessi strumenti !

Occorre conoscere e saper organizzare i mattoni per rinforzare le fondamenta se vogliamo ricominciare a costruire ; proprio perché noi alle case comuni della sinistra ci crediamo davvero ; ma, come abbiamo visto, è solo la partecipazione consapevole di tante compagne e di tanti compagni, resi forti da un linguaggio comune, che potrà realizzarle.

Al lavoro.

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