Home > Prc, test della verità ai nuovi iscritti il congresso rischia di finire in tribu

Prc, test della verità ai nuovi iscritti il congresso rischia di finire in tribu

Publie le sabato 21 giugno 2008 par Open-Publishing

Rifondazione: VII congresso

Prc, test della verità ai nuovi iscritti il congresso rischia di finire in tribunale

di UMBERTO ROSSO

Repubblica — 20 giugno 2008 pagina 12 sezione: POLITICA INTERNA
ROMA - L’ ombra del magistrato sul congresso di Rifondazione. Esplode la guerra delle tessere, con congressi annullati e accuse feroci su iscritti-fantasma.

I ferrerriani, che hanno conquistato la maggioranza del partito, annullano i congressi di Arezzo e Ancona, sono pronti a fare altrettanto con molti altri a cominciare da Portici a Napoli e San Basilio a Roma, e lanciano gli "interrogatori" dei nuovi iscritti partendo dai circoli di Bologna e Brescia, per fugare i sospetti di iscrizioni dell’ ultimora e poco trasparenti. Troppo per i bertinottiani guidati dal candidato segretario Nichi Vendola. Che hanno inviato una durissima lettera al capo dei probiviri Cappelloni contro i provvedimenti presi dalla troika congressuale (Grassi e Pegolo per la maggioranza, Bonato per la minoranza), invocando una riunione urgentissima di tutte le mozioni.

Ma un faccia a faccia, convocato ieri fra Paolo Ferrero e Franco Giordano, si è già concluso malamente, fra reciproche accuse. E così nei corridoi tempestosi dei bertinottiani, che denunciano uno stravolgimento del regolamento interno, aleggia il fantasma del ricorso alla magistratura contro gli strappi.

Una guerra di nervi e veleni, che ha come posta in palio la vittoria alla convention convocata il 25-27 luglio a Chianciano. Dove a fare la differenza fra le due correnti, in un partito praticamente spaccato a metà, saranno proprio i nuovi iscritti, registrati soprattutto nelle regioni del sud e schierati in larga parte con Vendola.

Secondo i ferreriani un boom poco chiaro, e da qui la campagna per indagare su alcune situazioni giudicate sospette: i nuovi tesserati andranno politicamente "identificati" uno ad uno. Il compito di condurre gli accertamenti è stato delegato ai comitati federali. Così a Brescia, dove è suonato strano alla maggioranza lo sbarco di alcune decine di operai della Fiom, visto che uno dei leader del sindacato dei metalmeccanici è Maurizio Zipponi, molto vicino a Bertinotti.

Dubbi dei ferreriani sui quasi trecento nuovi tesserati a Portici. Apriti cielo per quella intera sezione di Sinistra democratica che, ad Arezzo, è transitata dal partito di Fava al Prc, «in questo modo si stravolge il risultato del congresso», che difatti nella città toscana è stato ora annullato. Gli uomini dell’ ex ministro indagano anche su quel centinaio di aderenti che ha chiesto di iscriversi a Roma al circolo del quartiere San Basilio.

Tutti quanti saranno sottoposti dunque al test della verità. Perché ti sei iscritto qui? Che esperienza politica hai? Condividi davvero il progetto? «Veri e propri interrogatori - si indignano i bertinottiani - per vagliare purezza politica e ideologica, peggio degli anni bui della sinistra. Sanno di perdere e vogliono far saltare tutto». Gira voce anche dell’ ipotesi di azzerare l’ intero tesseramento 2008.

La maggioranza nega: «Semplici controlli, perché alcune situazioni sono strane. Nessuno vuol bloccare il congresso». Intanto, si "combatte" città per città. Sgambetti e colpi bassi. A Taranto, raccontano i bertinottiani, agli operai dell’ Italsider è stato di fatto impedito il voto non consentendo deroghe sull’ orario. Stessa scena a Bologna dove sarebbe saltato il voto di un gruppo di migranti, fissato d’ imperio alle due del pomeriggio. «Macchè migranti - ironizzano i ferreriani - quelli vivono in provincia di Bologna...».

http://ricerca.repubblica.it/repubb...