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Tesseramento: "casus belli" o altro?

Publie le venerdì 4 luglio 2008 par Open-Publishing

Rifondazione: VII congresso

Tesseramento: "casus belli" o altro?

di Aurelio Crippa

Sento agitare nel “tintinnar di spade” attivato nel Partito, motivi da sempre utilizzati a giustificazione di separazioni, di scissioni (vere o presunte che fossero).

Coinvolti in prima persona anche massimi dirigenti; sullo sfondo il tesseramento 2008, con accuse, sospetti, “portati” alla cronaca dei giornali, tanto da farmi “leggere” in ciò, la volontà di giocare ad una sorta di “sfascio” del Partito.

Non accadeva da anni di vedere un così alto interesse ed impegno per il tesseramento ma, aihmé, la realtà dice dettate unicamente dal “vincere la contesa” (a questo è stato ridotto il Congresso).

Obiettivo: fare iscritte/i (voti) per sostenere, affermare, il proprio documento, e poco importa se la pratica adottata è degenerativa rispetto all’etica, costume, moralità comunista (tutto pare sia lecito, pur di vincere).

Siamo all’abbandono del “Partito altro”, perseguito sino al 2001, ed all’affermarsi di “un altro Partito”.

Sia chiaro: la denuncia di questa pratica degenerativa, deve essere forte e decisa, ferma, indipendentemente da chi ne è autore (va combattuta e sconfitta).

Registrato che anche l’innovazione tesseramento (suo inizio nell’anno corrente) introdotta al V Congresso non ha funzionato, continuo a pensare e ritenere che la “normalità” della sua attuazione stia in un forte impegno iniziale, nel ritesserare iscritte/i, nel contestuale avvio della campagna di proselitismo (nuove adesioni) e di recupero di non più tesserati.

Ho sentito accusare come discriminatorio verso eventuali nuove/i iscritte/i, il chiedere la contestualità dell’agire: se, come in quel caso veniva sostenuto, si procedesse solo a “fare” nuove/i iscritte/i non sarebbe discriminatorio verso i “vecchi” iscritti? (La contraddizione non si sana col dire che questi possono ritesserarsi partecipando al congresso).

Già nel CPN del 18/19 aprile 2008 sono stati sollevati problemi rispetto al tesseramento 2008, motivati dall’assenza nelle Federazioni delle nuove tessere, mentre erano pervenute e si stava facendo un tesseramento (tessera La Sinistra, l’Arcobaleno), decisione mai discussa ed assunta da nessun organismo dirigente del Partito (ho visto accatastati pacchi di queste tessere nei corridoi della Direzione Nazionale).

Il tesseramento a La Sinistra, l’Arcobaleno è stata un’anomalia dai contorni ancora oggi non chiari, ma indice significativo di una scelta, volontà, politica (perché il mancato interesse ed impegno allora, rispetto a quello oggi esistente, per il tesseramento 2008 al PRC?).

In quel CPN abbiamo appreso che, non avendo ancora il dato definitivo del tesseramento 2007, si era proceduto ad inviare ai Regionali, con l’impegno loro a far pervenire la relativa quota alle Federazioni, tessere 2008 pari al 90 % uscente/i 2006, se non ricordo male, addirittura il 100 % per la Lombardia, Marche, Trentino (questo è avvenuto entro la metà di febbraio 2008).

Successivamente, a fronte del dato definitivo 2007 (iscritte/i n. 87.826), nei primi giorni di maggio 2008, sono state inviate altre tessere, in modo tale che ogni Federazione ne avesse un’entità pari al 110/115 % rispetto agli iscritti 2007.

Possiamo ben dire, stando larghi, che già da marzo 2008 esisteva la condizione per il tesseramento – reiscrizione, nuove adesioni – in più favorito dalla campagna elettorale (ad oggi nessun tagliandino tessera 2008 è pervenuto al Nazionale, e siamo a metà anno).

Improvvisamente, metà giugno 2008, la “furia” tesseramento, con annessi e connessi: basta il Congresso a legittimarla? (Se è così il problema è più serio, attiene al tipo di Partito che si prefigura).

Porgo all’attenzione, riflessione, delle/dei compagne/i, alcuni fatti che considero anomalie, non normalità:

 Richiedere a metà giugno 2008, nel pieno dell’avvio dei Congressi di Circolo da parte di alcune Regioni (es. Lazio e Puglia), 2000/1000 tessere per nuove/i iscritte/i

 Presentarsi nei Circoli, con liste di richiesta di nuove adesioni (si sa che questa è individuale)

 Attivare un tesseramento – quota tessera 10 euro – come se fosse una “svendita”, registrando, come ho sentito, da qualcuno dettato esclusivamente dal partecipare al Congresso per far vincere il tale documento

 Registrare aumenti abnormi delle/degli iscritte/i (triplicati, quadruplicati) in alcuni Circoli e particolarmente in tre Regioni (Puglia, Calabria, Campania) tanto da poter dire che, proporzionalmente, abbiamo più iscritte/i che voti.

Questo e altro, non ultimo la concezione che importante è votare, non essere protagonista, partecipare, alla discussione per decidere (una strana concezione della democrazia).

La morale, di questa, che considero “brutta storia”: una vittoria legittimata dalla degenerazione etica e morale, tale potrà essere considerata e spesa dai suoi fautori; ad essere sconfitti non saranno altri, ma il Partito (PRC).
Facciamo in modo che così non sia.