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Londra, la protesta sale sul Big Ben

Publie le lunedì 22 marzo 2004 par Open-Publishing

Forum Sociale

Migliaia in corteo, due attivisti di Greenpeace eludono la polizia con uno show-beffa

Londra

Nel cuore di una delle città più blindate del mondo dove migliaia di telecamere e poliziotti scrutano ogni movimento sospetto, questa mattina due giovanotti vestiti con tute ed elmetti hanno scalato indisturbati il monumento più famoso della capitale britannica, il Big Ben. A Londra è cominciata così, con un’allarmante beffa alle misure di sicurezza, la giornata di protesta contro la guerra in Iraq che ha visto decine di migliaia di persone sfilare in corteo per il centro.

Gli audaci scalatori del campanile del palazzo di Westminster, sede del Parlamento, sono militanti di Greenpeace, i fratelli Harry e Simon Westway, di 26 e 24 anni. L’incredibile semplicità con cui hanno portato a termine la loro impresa ha messo gravemente in imbarazzo Scotland Yard e suscitato preoccupati commenti del mondo politico.

I fratelli Westway sono arrivati poco dopo le 06:00, hanno scavalcato un muro e un’inferriata e si sono avviati verso il campanile. E’ suonato l’allarme, ma quando i poliziotti sono arrivati avevano già cominciato a scalare il Big Ben. A quel punto sono intervenuti altri militanti di Greenpeace per rassicurare gli agenti che si trattava solo di una protesta pacifica e non di un’azione terroristica.

Aiutandosi con delle corde i due manifestanti sono arrivati fino a circa 30 metri di altezza, su un cornicione appena sotto l’orologio e lì sono rimasti per sette ore. Volevano aprire uno striscione, ma c’era troppo vento e poco dopo le 13:00 sono scesi. Mentre la polizia si leccava le ferite e fermava i due manifestanti, in un’altra parte della città, Hyde Park, cominciava il corteo indetto da "Stop The War Coalition", dagli antinuclearisti del Cnd e dall’Associazione dei musulmani. E cominciava anche l’inevitabile balletto delle cifre: per gli organizzatori i partecipanti erano 100.000, per la polizia solo 25.000.

Il corteo, aperto da un grande striscione sostenuto da militanti di sinistra come il laburista ribelle George Galloway e da esponenti di varie comunità etniche e religiose, ha raggiunto Trafalgar square, gridando slogan contro il premier Tony Blair, accusato di essere un bugiardo ed un criminale di guerra, e chiedendo la fine dell’occupazione dell’Iraq e il ritiro delle truppe britanniche.

La manifestazione si è conclusa con un comizio. Fra gli oratori anche il leader del sindacato dei ferrovieri Rmt, Bob Crowe il quale ha detto che il popolo britannico è stato tradito dal governo. «Non se ne deve andare solo Blair, ma tutto il suo gabinetto che ha sostenuto la guerra», ha detto il dirigente sindacale. Il parlamentare laburista Jeremy Corbyn, uno dei più feroci critici di Blair e delle sue politiche, ha reso omaggio al popolo spagnolo che, ha detto, «ha smascherato le bugie del suo primo ministro ed ha cacciato il governo».

Daniela Romiti
(Ansa)

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