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Taranto - "Giornata meravigliosa, oggi splende il sole !"

par working class

Publie le giovedì 2 agosto 2012 par working class - Open-Publishing
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"Si ai diritti no ai ricatti, reddito - salute - ambiente - occupazione": operai, studenti, precari e disoccupati si conquistano il diritto a parlare per scrivendo una nuova storia

2 / 8 / 2012

In tanti a taranto hanno deciso di sfilare a con lo spezzone “Sì ai diritti, No ai ricatti: Salute, Ambiente, Reddito, Occupazione” promosso da un appello del comitato "cittadini e lavoratori liberi e pensanti".

Arrivati in piazza si sono conquistati il diritto di parola per scrivere una nuova storia, libera dai ricatti, fuori dalle complicità e per immaginare e costruire insieme un’altra idea di città.

Vai all’appello

11.42 Taranto - sciolta la manifestazione. Giornata meravigliosa, a Taranto oggi splende il sole!

11.21 Taranto - corteo ripartito, si sono unite migliaia di persone, si continua per le strade del centro della città, tra mega gavettòni d’acqua x resistere ai 40 gradi odierni!

12 11.13 Taranto - cariche in piazza, vola qualche manganellata, il corteo prova a ripartire!

11.02 Taranto - dopo l’intervento da piazza della vittoria il corteo prosegue. I sindacati hanno chiuso la loro manifestazione. Scritto un pezzo di storia di questa città.

10.39 Taranto - si sta scrivendo una nuova storia, tutti insieme, cittadini, operai, precari, studenti!

10.36 Taranto - i rappresentanti del comitato cittadini e operai liberi e pensanti è sul palco dei sindacati,acclamato dalla piazza, i sindacalisti non ci sono più!

10.28 Taranto - tensione alta, manifestazione terminata x cgil cisl e uil dicono dal palco. Andate a lavorare grida la piazza

10.22 Taranto - fermato l’intervento di landini, tensione alta! Arriva il reparto

10.20 Taranto - siamo tutti in piazza, tensione alta, sotto il palco!

10.19 Taranto - spezzone entra in piazza al grido venduti, i fischi sovrastano gli interventi dal palco!

10.15 Taranto - il corteo è in prossimità di piazza della vittoria, tutti determinati a prendere parola dal palco dei sindacati.

10.06 Taranto - lo spezzone supera piazza immacolata e si dirige verso piazza della vittoria dove c’è il palco dei sindacati per poter prendere parola!

9.51 Taranto - si avvicina allo spezzone una delegazione uilm, cacciati al grido ’venduti venduti’!

9.42 Taranto - Lo spezzone è sempre più numeroso e determinato, paghi Riva il disastro causato a questa città

9.22 Taranto - si scrive una nuova storia, che parte da oggi, che parte da uno spezzone autorganizzato senza partiti ne sindacati!

9.14 Taranto - lo spezzone ’si ai diritti no ai ricatti’ chiede a gran voce di poter parlare dal palco di cgil cisl e uil di piazza della vittoria

8.55 Taranto - appena partito il corteo, circa mille persone nello spezzone ’si ai diritti no ai ricatti’ al grido di taranto libera!

8.50 Taranto - tanti gli operai che stanno lasciando lo spezzone dei sindacati per unirsi a ’si ai diritti no ai ricatti’

8.46 Taranto - in tanti tra operai studenti precari disoccupati dietro lo striscione ’si ai diritti no ai ricatti, reddito salute ambiente occupazione’

Portfolio

Messaggi

  • Il vero volto del sindacato tarantino, la vera forza dei cittadini

    Grande giornata di lotta a Taranto, oltre ogni possibilità di mediazione da parte di sindacati mai come ora legati alle logiche becere della concertazione con padron Riva, responsabile della morte di migliaia di lavoratori e semplici cittadini.

    Nonostante il caldo opprimente e gli allarmi della questura sulle presunte infiltrazioni di black bloc, già dalle prime ore del mattino le strade e le piazze di una Taranto mai così militarizzata, si riempivano di operai, pescatori, mitilicoltori, negozianti, studenti, disoccupati e semplici cittadini, determinati a non farsi piegare per l’ennesima volta dal ricatto occupazionale, ultimo e sempreverde scudo della famiglia Riva ad ogni richiesta di messa a norma del mostro Ilva.

    Due i cortei, imponenti, che hanno attraversato in mattinata la città.

    Il primo, indetto dai sindacati confederali Fiom, Film, Uilm, con concentramento al Ponte di pietra, nella Città Vecchia, sfilava ordinato per le vie della città confluendo quindi nella piazza dove era stato allestito il palco da cui avrebbero parlato i segretari confederali, tra cui il contestatissimo Landini.

    L’altro corteo, con concentramento all’Arsenale e indetto dal neonato Comitato Operai e Cittadini Liberi e Pensanti, dal sindacalismo di base, dai collettivi studenteschi, dagli ambientalisti e partecipato dalle tante cittadine e cittadini e tante operaie e operai che non volevano saperne di sfilare con chi, per anni aveva svenduto la salute di un’intera popolazione per quattro soldi a padron Riva.

    Un corteo numeroso, colorato dai fumogeni, dagli striscioni e dalle bandiere rossoblu degli ultras tarantini, volonteroso di marcare una differenza con la via della mediazione e del capo chino, da sempre bandiera del sindacalismo confederale.

    E proprio su questo gli slogan lanciati dal furgoncino volevano insistere: la netta differenza tra una città che non ne vuole più sapere di vedere i propri figli morire dentro e fuori dal mostro Ilva e dagli altri mostri tarantini e che chiede occupazione, diritti e salute, andando a stravolgere completamente il discorso dal piano del ricatto occupazionale a quello dei diritti negati.

    Al giungere del corteo nella piazza del palco ecco uscire la vera natura del sindacato, tarantino e nazionale: dal camioncino il comitato chiede la parola, i sindacati rispondono picche e fanno sparire il microfono.

    Il corteo decide di rimanere, di conquistarsi il diritto di parlare da quel palco, applaudito e fortificato dalla solidarietà della base sindacale, delusa e frustrata da anni di mediazioni, si alzano i fischi, i cori di “vergogna, vergogna”, lo stesso segretario della Fiom, Landini viene contestato e costretto ad abbandonare il palco.

    È a questo punto che gli organizzatori decidono di chiamare la polizia e i carabinieri a difendere un palco ormai diventato espressione di una mortifera minoranza.

    Un operaio dell’Ilva prende la parola dal furgoncino, a nome del Comitato e, tra gli applausi generali, spiega le ragioni della protesta ed subito è chiaro che ciò che dice non piace ai segretari sul palco, ma è il pensiero della base, che stanca di sopportare, si ribella ai ricatti.

    Concluso l’intervento dal camioncino si dichiara la volontà di abbandonare una piazza in cui nessuno si riconosce per muovere verso altre zone della città.

    Il corteo arretra spinto, non solo figurativamente, dalla polizia in antisommossa, che, a camioncino già lontano, decide, improvvisamente e senza ragione, di caricare un folto gruppo di manifestanti rimasti a contestare il comizio, intanto ripreso, ma che andrà avanti solo qualche minuto.

    Quindi il Comitato e le altre realtà se ne vanno e della grande giornata rimane una piazza vuota ad ascoltare l’intervento di solidarietà a padron Riva da parte dei sindacati confederali, ennesima insopportabile beffa ai tanti, troppi giovani, anziani, donne e uomini che i fumi della sua Ilva, dono dello stato, si sono portati via.

    InfoAut

    http://www.infoaut.org/index.php/blog/prima-pagina/item/5300-il-vero-volto-del-sindacato-tarantino-la-vera-forza-dei-cittadini

    • La rivolta di Taranto - VIDEO
      scritto da Gianluca Coviello

      Il Comitato "Cittadini e lavoratori pensanti insieme" ha partecipato alla manifestazione di oggi (2 agosto 2012). Volevano affermare la supremazia della salute sul diritto al lavoro e, per farlo, avevano chiesto per tempo di poter prendere la parola alla manifestazione di CGIL, CISL e UIL. Non hanno ricevuto risposta. Operai, studenti e liberi cittadini erano così tanti, però, che hanno occupato pacificamente Piazza della Vittoria, sono saliti sul palco e, nonostante fosse sparito il microfono, hanno trovato il modo di dire la loro.

      In questa iniziativa non sono coinvolti né i Cobas né i cs. Purtroppo gli organi d’informazione stanno passando notizie molto fantasiose. Sono operai e cittadini che hanno scelto di anteporre il diritto alla salute a quello al lavoro e di dirlo chiaramente.

      VIDEO :

      http://www.youtube.com/watch?v=Pz2G-W-e8g8