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La campagna di mobilitazione di Sbilanciamoci e Rete italiana per il disarmo per fermare l’acquisto (e la produzione) da parte dell’Italia dei cacciabombardieri JSF-F35 chiede al Pres. del Consiglio B e al Sottosegretario Letta di essere ricevuta lunedì 21 dicembre per una “consegna simbolica” delle firme raccolte a sostegno della richiesta.
Dopo mesi di mobilitazione e un grande sostegno (pur nel doloroso silenzio di tutti i principali mezzi di informazione) la campagna che chiede al nostro Governo di non partecipare ulteriormente al progetto per la costruzione dei cacciabombardieri F35
“Piuttosto dei 101 caccia che costeranno 15 miliardi sarebbero regali natalizi più graditi agli italiani asili, pannelli solari e sussidi. Chi è stato recentemente oggetto di violenza fisica come il Presidente B dovrebbe capire meglio il dramma legato allo spreco di così tante risorse nella costruzione di macchine che sono il più perfetto e tecnologicamente avanzato modo di portare violenza su grande scala. Senza dimenticare che anche quando non sparano le armi creano impatti negativi perchè drenano risorse ad usi più socialmente positivi”.
Oltre a ciò il conteggio dei costi (vd www.disarmo.org/nof35), è effettuato solo per difetto.
Ciò sta preoccupando addirittura il Pentagono che è arrivato a chiedere a Lockheed Martin, capocommessa del programma, di compartecipare ai costi oltre il budget.
Noi crediamo si tratti di una decisione irresponsabile sia per la politica di riarmo sia per le risorse destinante a un programma sovradimensionato nei costi ed infine per la sua incoerenza con le autentiche missioni di pace in cui dovrebbe essere impegnato il nostro Paese (si tratta di un aereo di attacco che può trasportare anche ordigni nucleari).
In un momento di grave crisi economica in cui non si riescono a trovare risorse per gli ammortizzatori sociali per i disoccupati e vengono tagliati i finanziamenti pubblici alla scuola, all’università e alle politiche sociali, destinare 15 miliardi di euro alla costruzione di 131 cacciabombardieri è una scelta sbagliata e incompatibile con la situazione sociale del paese.
Siamo in un momento di grave crisi economica e finanziaria che colpisce le famiglie e i lavoratori e richiede massicci interventi contro la povertà e la disoccupazione. È necessario trovare risorse economiche per la ricostruzione dell’Abruzzo. Un solo cacciabombardiere costa come 300 asili nido o come l’indennità annuale di disoccupazione per 15mila precari.
L’art.11 della Costituzione ripudia la guerra come mezzo di risoluzione delle controversie di crisi.
Chiediamo di bloccare la costruzione dei cacciabombardieri e di utilizzare le risorse stanziate – pari a circa 15 miliardi di euro – per finanziare ad es.:
La ricostruzione in Abruzzo
La produzione di 8 milioni di pannelli solari per l’energia pulita
La messa in sicurezza metà delle scuole italiane
Un assegno di disoccupazione per tutti i precari che perdono il posto di
lavoro
Noi riteniamo, anche sulla base dell’analisi delle leggi finanziarie degli ultimi anni, che con 15 miliardi si possano operare scelte molto più importanti. Ad es. si possono costruire 3000 asili nido, impiantare 10 milioni di pannelli solari, dare a tutti i collaboratori a progetto la stessa indennità di disoccupazione dei lavoratori dipendenti, allargare la cassa integrazione a tutte le piccole imprese.
Chiediamo che il Governo faccia una scelta di pace e di solidarietà bloccando il programma e destinando le risorse alla società, all’ambiente, al lavoro, alla solidarietà internazionale.
Messaggi
1. 101 cacciambombardieri, 18 dicembre 2009, 14:05, di viviana
Correggo il titolo: i cacciabombardieri ad armi atomiche sono 131.
Poi vorrei rispondere a chi non vuole correzioni alla gigantesca spesa militare itaiana e taccia i pacifisti da ingenui,. I pacifisti sembrano sempre ingenui o stupidi ai guerrafondai, intanto si è visto a forza di guerre dove siamo arrivati. Kennedy iniziò lo smantellamento dell’arsenale atomico, questo progetto lo ripristina. Intendiamo forse anche usare le 10 centrali nucleari in costruzione per le bombe nucleari di cui questi caccia avranno bisogno?
Gli anni di esecuzione del progetto sono solo 3, e in 3 anni non saremo nemmeno usciti dalla crisi economica attuale
Poi queste spese non comprendono nemmeno quelle per la produzione e manutenzione futura.
Infine le spese in armi dell’Italia rispetto alla sua capacità economica sono state sempre spropositate. L’Italia è 8a per spese militari nel mondo, una crescita incompatibile con la crisi attuale
Su questo progetto dei 131 caccia atomici, persino gli USA sono in forte dubbio tanto che il progetto è stato giudicato eccessivo dallo stesso Obama
Quando un paese si dichiara pacifico non ha bisogno di tante armi soprattutto atomiche, a meno che ciò non serva al governo per mettersi in buon occhio con gli Stati uniti che da queste spese milutari sono spesso i maggiori avvantaggiati.
Infine, se per mantenere simili spese militari si devono fare tagli pesantissimi alle funzioni interne, in 1° luogo alla sicurezza e alla giustizia o alla scuola, mi sembra davvero troppo
Nota che ho criticato duramente anche Prodi per un impegno simile. Nel 2007, l’Italia con 33 miliardi di dollari manteneva l’8° posto
nel mondo per spese militari, ma con una spesa pro-capite di 568 dollari superava per il 4° anno consecutivo la Germania (447 dollari
pro-capite. Rapporto Sipri 2008)
La Finanziaria taglia 8 miliardi in 3 anni alla scuola, evade l’impegno preso per il 3° mondo, rifiuta i 2 miliardi sottoscritti per lo sminamento, taglia sanità e giustizia, fa crescere la spesa in armi di 4 miliardi, taglia un miliardo alla polizia.
Questa non è ingenuità. Sono fatti.
viviana